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Igor Tudor JuventusGetty Images

Tudor e il futuro della panchina della Juventus: "Si deciderà prima del Mondiale per Club, se non ho futuro non vado negli USA"

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La Juventus ha ottenuto la qualificazione alla prossima Champions League e ora può guardare con serenità al futuro, inclusa la partecipazione al Mondiale per Club negli Stati Uniti.

Il successo sul Venezia per 3-2 certifica il ritorno nella competizione europea più prestigiosa da parte dei bianconeri, che ora possono programmare la stagione che verrà consapevoli di giocare la 'Coppa dalle grandi Orecchie'.

Ma dopo le dichiarazioni del direttore tecnico Cristiano Giuntoli, nel post gara Igor Tudor ha parlato ai microfoni di DAZN e Sky Sport proprio del suo futuro e della possibilità di restare alla guida della squadra in estate in occasione del Mondiale per Club.

Nonostante il rinnovo automatico scattato con la qualificazione alla Champions, la società si è lasciata un'opzione: nel contratto è prevista una clausola che le permetterà di risolvere il rapporto con Tudor pagando una penale.

  • L’ABBRACCIO CON LOCATELLI

    “È normale con quello che c'era in ballo che una squadra giovane la sentisse. In tutte le riunioni che ho fatto in settimana ho cercato di aiutare loro e di farla sembrare una partita qualsiasi. Mi sono piaciuti tanto, sono andati forte, non è facile quando vai sotto. Siamo stati calmi, nel modo giusto, continuando a giocare, facendo le nostre cose. Complimenti a loro, che si sono messi a disposizione dal primo giorno, a lavorare, in modo perfetto. Non era facile, tre partite fuori casa contro dirette concorrenti, è un bel traguardo, sono felice e contento".

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  • CHAMPIONS MERITATA

    “Due-tre anni fa con il Verona qua eravamo tre a zero per loro all’intervallo e abbiamo vinto 3-4. Una partita pazzesca. Poi oggi di nuovo tante emozioni, adrenalina pazzesca visto cosa c'era in ballo. Ci siamo conquistati meritatamente quello per cui eravamo venuti qua a Venezia".

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  • LA SUA JUVE

    "Sì, dal primo giorno si lavora sempre su tutti i concetti, poi le partite sono sempre diverse. Una settimana ti viene meglio una cosa, la seconda ti viene meglio un'altra cosa. Abbiamo fatto quasi tutte le partite almeno senza 1-2 titolari, quello ci è mancato. Abbiamo avuto due rossi, tanti infortuni, Koopmeiners e Gatti hanno giocato poco, Yildiz non c'era 4 partite. Abbiamo trovato enormi difficoltà e a maggior ragione veramente complimenti a tutti, perchè ce la siamo mertata, guadagnata sul campo".

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  • “SE NON RESTO, NIENTE MONDIALE PER CLUB”

    “Futuro? Si saprà presto, poi è giusto così, che uno prima che vada là sappia qual è il suo futuro. Perchè se uno va là e non ha futuro, non è giusto neanche che vada, ma non per me, soprattutto per il club, Sembra che uno vada là e fa il Mondiale, poi non c'è il prossimo anno, cioè non è una cosa corretta per nessuno, in quel senso. Presto si saprà. Giuntoli? Non ne abbiamo parlato. Siamo stati concentrati su questo fine campionato, non distrarsi, non abbiamo parlato. Se ne parlerà presto".

    Tudor vuole conoscere il futuro prima del Mondiale.

    "Ma è chiaro, questa è una cosa naturale, normale, corretta, per tutti quanti, per il club, per i giocatori e per l'allenatore. Non si può fare altrimenti, penso sia una cosa logica”.

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  • ALZARE L’ASTICELLA

    "Prima di tutto serve che siamo tutti al completo. Perché io in queste nove partite che ho fatto, ogni gara mancavano almeno due titolari. Questa squadra con Bremer e con Koopmeiners, quando è al completo con Cabal, è una squadra che secondo me è seria che potrebbe competere con tutti. Se mi chiedi un’opinione con due o tre pezzi mirati a quello che la Juve deve fare sempre: vincere. Con 2/3 giocatori mirati, giocatori che danno un po’ di esperienza e peso perché la squadra per vincere ci vuole un po’ di gente di una certa età. Si vince con squadre di 27/28 anni, non l’ho inventata io questa cosa qua. Siamo un po’ verdi, giovani. C’è qualità e con un buon lavoro e 2/3 giocatori mirati si può vincere". 

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