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TudorGetty Images

Tudor carica la Juventus: "Ci danno terzi, quarti o quinti, questa cosa deve toccare il nostro orgoglio"

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Igor Tudor ha parlato alla vigilia della sfida amichevole che vedrà la Juventus affrontare il Borussia Dortmund in amichevole al Signal Iduna Park.


Dopo il 2-2 contro la Reggiana, i bianconeri scendono in campo per la seconda amichevole estiva che chiude il ritiro estivo della formazione bianconera in terra tedesca a Herzogenaurach.

Di seguito ecco le parole del tecnico bianconero riportate da La Gazzetta dello Sport.

  • LA JUVE

    "Se restasse questa? Sarebbe più pronta, perché c’è un anno alle spalle", le sue parole. "E non è da sottovalutare: ora siamo molto simili a ciò che eravamo a fine annata. Vedremo quello che accadrà. Io sono sempre contento. Perché alleno la Juve. Posso dirvi quello che ho detto ai ragazzi quando è finito il Mondiale. Ho fatto una riunione con loro, parlando così: ora riposate, poi torniamo a lavorare più forte. Per mettere più voglia e altre cose da fare. Non voglio partire con l’obiettivo del quarto posto. E vedo dove ci posizionano nelle griglie di partenza…".
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  • LE PREVISIONI

    "Ci mettono al terzo, quarto posto. Qualcuno quinto, nelle previsioni. Personalmente, mi motiva tanto. Ma bisogna anche vedere che la Juventus, da cinque anni, non è arrivata né prima, né seconda. E va preso con grande motivazione, certo: poi c’è il campo".


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  • IL MESSAGGIO ALLA SQUADRA

    "Io dico a me e a loro: va bene tutto, ma quando arrivo al campo è come andare sul ring. Bisogna vincere. Io voglio farlo pure quando si gioca a carte, quando c’è il calcetto con gli amici, la partita di basket. Cerco quest’approccio. Il resto sono proclami: so che piacciono, ma la penso diversamente. Comunque, in loro ho massima fiducia".


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  • "NON PARTIAMO PER IL TERZO O QUARTO POSTO"

    "Siamo una squadra bella, giusta, organizzata, tosta. Difficile da battere. Questo è il punto di partenza. Ritengo che siano tutti motivati da ciò che si dice. E che tutti siano competitivi: è una roba che tocca l’orgoglio. Naturalmente, c’è il risultato. Ora non voglio annunciare: “Noi siamo da scudetto” oppure “Andiamo a vincere!”. Ma posso dire questo: c’è sempre da dimostrare sul campo. Non partiamo per il quarto o terzo posto".


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  • SERIE A DIFFICILE

    "Ci sono gli avversari, ecco. Io mi aspetto un’annata molto difficile, con dei tecnici forti. A volte non succede, a volte sì: è il calcio. Stavolta sarà complicato".


  • A CHE PUNTO È LA JUVE

    "Sempre difficile farne una. Credo si sia fatto un gran lavoro e un buon Mondiale. Questa Juve ha una sua identità, bravura nel fare le cose nelle due fasi. E una buona mentalità. Abbiamo costruito qualcosa e abbiamo finito per bene: questo ci ha dato più consapevolezza e coraggio, che non sono da sottovalutare".


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  • IL RUOLO DI KOOPMEINERS

    "In questi allenamenti sta provando da mediano. A Dortmund iniziano Locatelli e Thuram, ma Koop giocherà dal primo minuto contro l’Atalanta e più arretrato. Per Parma decideremo. Se è stato lui a chiedere di arretrare? No, non è partita da lui. Ma Teun è un giocatore di livello, può stare ovunque per me. E può stare più dietro perché abbiamo un Conceiçao che merita di partire dal 1’, sull’asse con Yildiz e dietro l’attaccante. Koopmeiners ora lo provo davanti alla difesa come fatto con Khephren e Manuel, poi può giocare pure a sinistra. Un po’ come Nico: può stare più alto e più basso. Se diventerà il nostro acquisto in mezzo? Spero di sì, perché è un giocatore di qualità. Per lui è stato un anno di ambientamento: è arrivato a settembre senza preparazione ed è stato “buttato” subito in campo. Poi ha avuto due o tre infortuni, l’ultimo con me: out per tre mesi. Penso fortemente possa essere un valore aggiunto".


  • "GIOCARE COL MERCATO APERTO"

    "Si gioca con il mercato aperto ed è una roba da impazzire tutti. Spero finisca, che venga abbattuta la formula. Per me è inaccettabile".


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  • KOLO MUANI

    "Io non sento nessuno. Kolo è un giocatore del Psg. C’è fiducia nel club, che sta lavorando su ogni aspetto, entrate e uscite. Sì, è importante Kolo, ma ora è a Parigi. Sono importanti i due attaccanti che abbiamo noi, David e Vlahovic".


  • DAVID

    "Lo dirà il rettangolo verde. Quello che io ho visto in lui, ecco, è che ha qualità. Lo trovo un ragazzo lucido e intelligente, in area di rigore arriva prima degli altri. Come Trezeguet? Un po’ diverso, David aveva un primo tocco pazzesco. Comunque, è uno molto concentrato, applicato e allora lo vediamo con il Borussia. Sarà titolare anche lui".


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