Wenger vuole che la UEFA prenda in considerazione un sistema che permetta a sei squadre dello stesso campionato di qualificarsi per la Champions League, con l'ovvia conseguenza che sembrerebbe una Superlega europea in tutto tranne che nel nome, ma questo era il punto fin dall'inizio. Gli organizzatori vogliono il maggior numero possibile di grandi squadre in Champions League, perché è l'unico modo per soddisfare i presidenti e i proprietari più potenti e, quindi, scongiurare il rischio di un altro tentativo di scissione.
Non dimentichiamo che la ridicola espansione della Champions League di quest'anno era finalizzata esclusivamente ad aumentare il numero di partite, perché questo significa più soldi per i club più ricchi del continente. Anche la creazione di due "posti europei basati sui risultati" era solo un modo per garantire che l'Inghilterra, e molto probabilmente anche la Spagna, avessero quasi sempre almeno cinque squadre in Champions League.
Non c'è assolutamente nulla che suggerisca, quindi, che la UEFA possa improvvisamente fare marcia indietro dopo anni passati ad alimentare il divario tra ricchi e poveri nel calcio europeo. L'obiettivo è sempre stato quello di fornire all'élite il maggior numero possibile di reti di sicurezza, e il posto in Champions assegnato ai vincitori dell'Europa League è una di queste. Nell'attuale clima economico del calcio, eliminarla significherebbe purtroppo uccidere la competizione, poiché è certo che la maggior parte delle squadre di alto livello smetterebbe immediatamente di prenderla sul serio.
In fin dei conti, una finale tra Spurs e United è un risultato soddisfacente per la UEFA dal punto di vista del marketing, dato che dovrebbe essere una partita divertente tra due squadre famose che lottano per salvare la rispettiva stagione. Tuttavia, dovrebbe anche essere motivo di preoccupazione, poiché l'evento tutto inglese non passerà certo inosservato a personaggi come il presidente del Real Madrid Florentino Perez, che da tempo invidia il potere finanziario della Premier League e rimane una delle forze trainanti della proposta Super League.
Di conseguenza, potrebbero esserci altre turbolenze all'orizzonte, perché anche se una finale tra la sedicesima e la diciassettesima classificata della Premier League potrebbe rivelarsi un'anomalia divertente, avrà sicuramente sconvolto molte persone, e non perché si tratta degli Spurs, come sostiene Postecoglou. O anche il tanto denigrato Manchester United, un club che tanti tifosi rivali amano odiare. È più che altro il fatto che la loro debolezza rappresenta una dimostrazione inquietante della forza della Premier League.
Un anno dopo che Gasperini ha affermato che l'Atalanta ha dato speranza alle squadre "più piccole" fornendo loro un esempio da seguire, lo scontro tra United e Spurs suggerisce che le squadre di medio livello europee stanno ancora lottando per competere anche con i club inglesi peggio gestiti.