Da Bremer a Felipe Anderson: la Top 11 della 32ª giornata di Serie A

Il Monza strappa un punto di spessore al Dall'Ara contro il Bologna e gran parte del merito è riconducibile all'ennesima grande prestazione del suo portiere, impreziosita soprattutto dalle due grandi parate su Orsolini.

Gara di alto livello per il centrale colombiani, mai in imbarazzo in fase difensiva, ma anche valore assoluto quando è chiamato ad impostare. Solido.

Atteso alla prova da grande ex nel Derby della Mole, si allinea al trend stagionale inscenando una gara pressoché perfetta. Ingaggia un duello roccioso con Zapata e ne esce alla grandissima. Baluardo.

Parte in sordina nel lunch match del Maradona, poi sale di tono e si disimpegna con alcuni buoni interventi, su tutti quello provvidenziale per negare il 2-1 ad Osimhen dopo lo scavetto su Turati.

Giganteggia sulla corsia di destra al Maradona, creando diversi scompensi al Napoli. Limita il potenziale di Kvaratskhelia, ma non solo. Sforna il pallone buono per il 2-2 di Cheddira, griffando il quinto assist della sua stagione. Poi mette Seck a tu per tu con Meret, ma il portiere del Napoli salva tutto.

Si conferma una sentenza dagli undici metri. Il suo calcio di rigore, che vale il provvisorio 2-1, avvicina sensibilmente l'Inter alla conquista del 20° Scudetto della sua storia.

Ancora una volta decisivo da subentrato. Entra nel finale e mette a soqquadro la difesa dell'Inter: segna il 2-2 e poi, di testa, sfiora il clamoroso tris nel finale. Un acuto che può fare la differenza nella corsa salvezza dei sardi.

Dopo quasi un'ora di gioca senza sussulti, si inventa un gran goal che riaccende il Verona e accentua le difficoltà dell'Atalanta. Una rete pregevole che fa da apripista alla rimonta scaligera.

Autentico dominatore del match interno contro la Salernitana, il brasiliano - che dall'anno prossimo giocherà nel Palmeiras - griffa una doppietta d'autore che dà ossigeno alla Lazio.

Rianima le speranze salvezza del Frosinone con una doppietta dal peso specifico enorme al Maradona contro il Napoli. Prima si avventa sulla dormita di Meret, poi concede il bis in ripartenza. 5 goal nelle ultime 7 partite e Frosinone letteralmente aggrappato alle sue giocate.

Prestazione da urlo per l'attaccante francese contro il Milan. Semplicemente immarcabile da parte della difesa rossonera, il classe 1998 ha bucato due volte Sportiello e anche se non è arrivata una vittoria, la sua doppietta tiene accese le speranze di permanenza in Serie A.

(3-4-3): Di Gregorio; Lucumì, Bremer, Romagnoli; Zortea, Calhanoglu, Viola, Lazovic; Felipe Anderson, Cheddira, Laurienté.