Hibbert lascia l'Everton e sparisce. Niente corsi di allenatori o muscoli mostrati in vacanza. Nessuna dirigenza o addio ufficiale. Quando il suo contratto scade, finisce anche quelle comparsate limitate nella vita pubblica.
Non ha mai nascosto che il suo grande problema fu quello di non essere stato informato dell'imminente mancata confermata. Avrebbe potuto salutare i tifosi e programmare ciò che aveva in mente da tempo. Tutto all'improvviso, invece. Ma l'addio dalla scena pubblica era già messo in conto.
Nei suoi tre decenni da essere umano a Liverpool, Hibbert ha avuto come principale fuga dal mondo calcistico e delle pressioni mediatica la pesca. Mattanza, sport, hobby. Ognuno la vede come vuole. Tony lo renderà lavoro.
Si trasferisce nel comune francese di Louzy, 1.200 abitanti. Si è innamorato della cittadina dopo aver cercato in lungo e in largo nel territorio transalpino la sua nuova casa. Con la moglie al suo fianco, la scelta è caduta a ovest. All'opposto rispetto a Villiers-en-Prayeres, dove Hibbert inizia la sua nuova vita lavorativa.
Tony acquista un'attività, un lago dove ospitare i pescatori che non desiderano altro che gettare l'esca e farsi fotografare con trofei (sigh) ancora vivi. Grandi carpe.
Al Lac De Premiere, Hibbert crea un ristorante da 120 posti, un bar e svariati servizi per chi vuole passare una settimana all'insegna del turismo ittico.
L'attività d Hibbert chiuderà nel 2018, prima di riaprire ed attirare pescatori e tifosi, desiderosi di andare oltre il ritiro e la riservatezza di Tony.
Tra Louzy e Lac De Premier ci sono circa 5 ore di macchina. Hibbert non è sempre presente al lago e per questo può permettersi di vivere a lunga distanza. Quando è necessario si reca nel villaggio ad est, ma anche ad est c'è da fare. Per esempio, toccare di nuovo il pallone.
Nel 2022 Hibbert è ancora un giocatore ritirato, ma con un passatempo che in una vita passata chiamava lavoro. Nella sua via abita un dirigente dell'ES Louzy,
club francese di decima serie. Una chiacchiera tira l'altra e Tony chiede di far parte del club
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Ogni tanto allena la squadra Under 13, ogni tanto partecipa alle gare. Sì, segna anche qualche goal. Ufficiale, non ufficiale. Che importa? Come se a qualcuno importava che la rete contro l'AEK non fosse all'interno di un match di Premier League.
"Non voleva media" ha raccontato Jérôme Archambeau, presidente dell'Etoile Sportive de Louzy, a 'So Foot'. "Era chiaro, nitido e preciso. Lo scopo del suo arrivo era cambiare lo scenario e trovare la pace. Non voleva entrare nel più completo anonimato, ma non voleva neanche finire in prima pagina su tutti i giornali".
Da quando Hibbert viene annunciato, il mondo dell'ES Louzy cambia. Telefonate dai più svariati media britannici e francesi, richieste da parte dei tifosi dell'Everton, interviste, maglie. Di nuovo quella dannata notorietà: "Quando abbiamo pubblicato un post su Facebook con il suo arrivo, siamo stati molestati da ogni dove. Lui come me. Non ce la facevamo più" continua Archambeau, costretto ad eliminare il post dell'annuncio.
Ad un anno di distanza, Hibbert sembra scomparso dalla rosa dell'Es Louzy. Del resto gli anni sono 42 e l'attività Lac de Palmier va a gonfie vele.
Di Tony Hibbert si è sempre saputo poco. Se non che il goal non era il suo forte. In fuga, mentre tutti cercavano di scovarlo, di conoscere il suo mondo. Nascosto, quasi sempre. Felice, probabilmente.