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Sandro Tonali Milan 2022-23Getty Images

La Gazzetta dello Sport - L'ammissione di Tonali: avrebbe scommesso sul Milan

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Dopo la serata in cui Fabrizio Corona è stato ospite di "Avanti Popolo" su Rai 3 per parlare dell'inchiesta calcio-scommesse, nei quotidiani italiani spuntano stralci delle deposizioni alla procura dei diretti interessati, Nicolò Fagioli e Sandro Tonali.

Nello specifico, 'La Gazzetta dello Sport' si concentra sull'ex rossonero, che nella giornata di lunedì avrebbe ammesso alla procura federale di aver puntato sul Milan, anche se le sue giocate non avrebbero incisivo sul risultato finale delle partite (o Milan vincente o esiti di match in cui lui non era il campo).

Ascoltato già domenica dal procuratore federale Chinè, Tonali si è mostrato collaborativo: il calciatore è pentito e vuole aiutare le indagini. Ma l'aver scommesso sui rossoneri rappresenta un'aggravante non da poco.

  • L'INTERROGATORIO DI TONALI

    Ieri Tonali è stato interrogato per circa tre ore, come riporta la Rosea, dalla Procura della Repubblica di Torino. Giuseppe Chinè lo ha incontrato in una località segreta e lui ha detto tutta la sua verità: l’ex Milan si sarebbe autodenunciato all’organo di giustizia sportiva, avrebbe ammesso di aver scommesso anche sul calcio - in caso contrario, per il Codice di giustizia sportiva, non ci sarebbe nessuna violazione - oltre ad ammettere di aver fatto puntate sul Milan.

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  • LE SCOMMESSE SUL MILAN DI TONALI

    Scommettere sulla propria squadra è un capitolo a parte: si tratta di giocate particolarmente rischiose perché potrebbero portare al reato di illecito sportivo. L’articolo del Codice che lo regola, il numero 30, nello specifico parla di:

    "atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione".

    Da quanto emerge al momento, però, non sarebbe però questo il caso di Tonali: il giocatore del Newcastle avrebbe giocato sul Milan vincente o comunque su altri esiti con lui fuori dal campo. Le sue puntate, insomma, sembrerebbero non aver in alcun modo inciso sulla sua prestazione in campo, quindi niente illecito sportivo.

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  • TONALI VUOLE PATTEGGIARE: CHE COSA RISCHIA

    La violazione contestata a Tonali, dunque, al momento resta nella giurisdizione dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, quello che punisce i giocatori che scommettono sul calcio: la pena minima è di tre anni.

    A questo punto, il centrocampista di Premier League vorrebbe seguire il percorso fatto da Fagioli, con un patteggiamento in tempi brevi. Ma tra i due casi ci sono delle differenze: se venissero confermate le puntate sui rossoneri, la sanzione iniziale della Procura sarebbe più alta e necessariamente superiore ai tre anni, ma alla fine sempre con pena dimezzata grazie al patteggiamento; inoltre, sarà fondamentale che la versione del calciatore fornita a Chinè coincida perfettamente con quanto emergerà dagli atti della Procura di Torino dopo l'analisi di telefono e tablet sequestrati giovedì a Coverciano, ancora al vaglio.

    La squalifica finale, dunque, sempre secondo la 'Gazzetta dello Sport' si può ipotizzare sulla base di 12 mesi di squalifica sul campo e 6 di prescrizioni alternative, come lo juventino, visto che anche Tonali ha dichiarato di essere affetto da ludopatia. Intanto si attende il famoso patteggiamento, per il quale i tempi dovrebbero essere piuttosto brevi.

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  • C'È ANCHE L'INDAGINE PENALE

    In corso, però, non c'è solo l'indagine della procura sportiva ma anche quella penale, dato che ieri Tonali è stato a lungo ascoltato al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Torino, pronto a collaborare con la pm Manuela Pedrotta che coordina l’inchiesta sul giro di scommesse su piattaforme online illegali.

    Il calciatore, come aveva chiesto, è stato accompagnato in Procura dal suo legale Marco Feno e ha risposto alle domande della pm alla presenza degli uomini della squadra mobile. Al termine dell’interrogatorio Tonali, intorno alle 18.40, ha dribblato i giornalisti uscendo da un passaggio secondario.

    L’ipotesi di reato è di esercizio abusivo dell’attività di scommesse (articolo 4 della legge 401 del 1989), per cui il calciatore rischia un’ammenda. Dopo aver raccolto la sua deposizione, gli inquirenti potranno confrontare ciò che ha detto con ciò che hanno trovato su telefonino e tablet e, in caso di discordanze, potrebbero decidere di risentirlo. L'obiettivo dei pm è ricostruire il giro di scommesse illegali: vogliono capire se ci sono connessioni con chi organizza o se Tonali sia stato solo uno scommettitore.

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