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Sunil ChhetriGetty/GOAL

Sunil Chhetri, ll talento dietro Messi e Ronaldo: solo loro hanno segnato più reti

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Qualche appassionato di Bollywood qui? Sì? Buongustai. No? Non sapete che vi perdete. Lasciate perdere le solite serie tv viste e riviste, di dubbia qualità e con una regia scadente. Le solite storie, i soliti volti, le solite città. Che noia. Tutto il contrario della filmografia indiana, la più ampia al mondo, capace di mettere in scena drammi epocali, pellicole in costume e film biografici che vi aiuteranno ad allargare la mente.

Tra questi, le storie che raccontano l'amore del futuro paese più popoloso al mondo per il cricket, di gran lunga lo sport nazionale. Sceneggiature originali (The Zoya Factor) si mischiano a racconti del passato (83), storie vere rielaborate per far rima con le onnipresenti canzoni e danze presenti in ogni (OGNI) film indiano.

Il cricket si traduce in spettatori, produzioni ad alto budget, ma non è l'unico sport portato sul grande schermo e ahinoi, direttamente su quello televisivo. Basti pensare ad una pellicola come Dangal - il maggiore incasso di tutti i tempi nel paese asiatico - che racconta la prima medaglia d'oro nella lotta libera femminile ai Giochi del Commonwealth.

Da un po' di tempo si sta investendo anche nei film calcistici, basti pensare al recente Jaadugar, in cui un mago con l'odio per il calcio deve riuscire a vincere suo malgrado un torneo locale per conquistare la bella Disha. Un buon esempio che mostra come l'India sia sempre più appassionata al calcio e alle sue storie particolari, alla rivalsa che tanti protagonisti mondiali hanno affrontato per arrivare al top.

Sembra scontato che in futuro verrà scritto un film sulla vita di Sunil Chhetri, cannoniere all-time della Nazionale indiana, capace di segnare un numero di reti inferiore ai soli Cristiano Ronaldo e Leo Messi.

La sua storia ha tutto: infanzia particolare, ingresso folgorante nel pallone, caduta e risalita. Un perfetto film di Boolywood che parte negli anni '90.

  • CRICKET E RUPIE

    No, Sunil non aveva nessuna intenzione di giocare a calcio. Amava il cricket, come un miliardo di suoi connazionali. Voleva essere come Sachin Tendulkar, uno dei più forti battitori di tutti i tempi. Acquistare un kit per giocare insieme ai coetanei andava oltre le finanze della sua famiglia. Mazza, guanti, protezioni per gli arti. Troppo costoso. Ma Cheetri non ne vuole sapere, disperato. Cercava di ottenere rupie in tutti i modi. Tutti:

    “Mio padre andava in bicicletta fino alla fermata dell'autobus e mi dava il resto esatto" ha raccontato a BFC TV. "Ero un imbroglione, a volte tenevo i soldi in tasca e non compravo i biglietti. Ero solito rubare soldi. Ho chiesto a mia madre se era possibile avere 50 dollari, ma disse che era impossibile. Ero così disperato che ho rubato i 50 dollari. Alla fine è venuta a saperlo, ovviamente. Mi ha legato a una sedia e mi ha dato il pestaggio della mia vita per 2 ore.

    Dopo quelle 2 ore, è andata nella sua stanza e ha iniziato a piangere. Poi mi sono davvero spaventato. Mi ha tenuto in braccio e ha detto: "Mi dispiace così tanto, non possiamo soddisfare i tuoi bisogni e in questo modo stiamo facendo di nostro figlio un ladro". E' qualcosa che mi ha davvero scosso e cambiato le cose. Lì ho capito che non potevo comportarmi come un ragazzino malizioso e stupido".

    Quando si è bambini i sogno vanno e vengono. Un giorno l'astronauta, quello dopo lo scienziato. Man mano ci si rende conto delle proprie possibilità e della realtà. Il padre di Cheetri non può permettere di spendere un quarto del suo stipendio mensile in un kit da cricket. Per sua fortuna i desideri dei giovani cambiano velocemente e Sunil, in realtà, vuole solo divertirsi. Il calcio è poco popolare, ma costa poco. Pochissimo. Un pallone, stop. Per le scarpe ci si arrangia, la porta può essere creata ovunque. A Sunil, però, mancano i coetanei con cui confrontarsi.

    Il calcio è lontano anni luce dall'essere interessante nuovo sport di decenni prima, nè la nuova frontiera dello sport indiano nel nuovo millennio. Cheetri ha voglia di crescere come sportivo, anche sfidando il terribile caldo estivo di Delhi. Umidità alle stelle e afa oltre ogni limite per gli occidentali:

    "Nessuno voleva a giocare con me nella calura estiva di Delhi. Intorno alle 16:00 in estate, è impossibile che le persone escano. Mi lamentavo perché non avevo nessuno con cui giocare e mia madre è venuta con me a giocare. Per tutti i 10-15 giorni delle vacanze estive, giocavo a foot tennis con mia madre, ed è stato fantastico. In quel momento pensavo fosse normale. Ma quando mi guardo indietro, mi rendo conto che non lo è. Non voleva che non facessi o non godessi qualcosa solo perché non avevo amici. Succedeva spesso, giocare a pallavolo o a calcio con mia madre era comune".

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  • IL VOLTO DELL'INDIA

    Del resto la signora Cheetri, nepalese, aveva militato nella Nazionale femminile del suo paese d'origine. Lo stesso padre, ufficiale del Corpo degli ingegneri elettronici e meccanici dell'esercito indiano, si destreggiava con il pallone nella squadra dell'Esercito. Insomma, sangue e dna al microscopio erano pregni di palloni da calcio. Per questo i tornei locali a Delhi si trasformarono presto nel massimo campionato nazionale, visto l'ingaggio da parte del Mohun Bagan nel 2002: al primo provino, subito dentro. Nella squadra più antica d'Asia.

    Per Chhetri è l'inizio di una scalata insperata, nonostante i geni calcistici. Lo sport praticato dai genitori è sempre stato visto come un passatempo e non come un lavoro con cui portare del cibo in tavola. La velocità e la tecnica del ragazzo sono però troppo esplosive e illuminanti. Il Bagan non vuole lasciarsi sfuggire un piccoletto (170 cm) che ricorda quei folletti europei e sudamericani. Il contratto triennale è l'immediata consapevolezza che può fare strada, cambiando la percezione degli stranieri sul calcio locale.

    Sunil Chhetri India 84 goals vs Hong KonhAIFF Media

    Ala sinistra imprendibile, palla al piede, corsa senza sosta. Con la maglia dei club Chhetri rientra sul destro e serve i compagni, ma in Nazionale sono gli altri a giocare per lui. Duttile tatticamente ad un livello tale da cambiare radicalmente stile di gioco con la sua rappresentativa. Con risultati eccelsi, visto l'esordio con goal nel match pareggiato 1-1 contro il Pakistan, a soli vent'anni.

    E' l'inizio del record che nel 2022 nessuno sembra in grado di poter coprire, almeno nel presente. Troppo avanti Sunil, in una carriera che ha dato speranza al calcio locale. Volto e voce dell'India calcistica, staccatasi dagli ingaggi di Del Piero, Nesta e star sul viale del tramonto per attirare i tifosi. I fans hanno risposto presente all'arrivo degli stranieri, con interesse. L'amore, però, è riservato ai connazionali.

    Chhetri Sunil è il Shah Rukh Khan del calcio, personalità di Bollywood e attore più pagato al mondo. E' una categoria a parte, sopra ogni calciatore indiano del presente e del passato. Una personalità che a 38 anni continua ad essere il principale volto del suo paese. Notevole da un certo punto di vista, limitante dall'altro, vista l'assenza di uno o più eredi all'orizzonte. Il problema è un sistema indiano in cui è difficile mettersi in mostra, complicato internamente ma soprattutto esternamente.

    Basti pensare come l'India abbia avuto fino al 2022 due 'Serie A', la Super League e la I-League, con quest'ultima appena divenuta ufficialmente seconda serie. Gli scout stranieri sono stati spaventati a lungo da questa indecisione, dalla mancanza di un unico torneo d'elite in cui fare spesa. Al pari di una fisicità e di una dedizione totale al calcio diversa nel pallone occidentale.

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  • KANSAS, LONDRA, LISBONA E BANGALORE

    Anche Chhetri non è riuscito inizialmente a coniugare talento e ruolo da calciatore professionista in toto. La dieta, le tecniche di allenamento: scoperte solamente dopo aver lasciato l'India per il calcio occidentale. Non dalla porta principale, ma da un campionato di medio livello in espansione come la MLS. L'esperienza al Kansas in prova fu notevole nel pre-campionato, ma non portò ad un effettivo tesseramento per l'obbligatoria chiamata in vista della Coppa d'Asia 2011. Questa interruppe per la seconda volta nel giro di un anno la speranza di giocare all'estero.

    La seconda? Già, visto il mancato trasferimento in Premier League nel 2009. Dopo l'iniziale interessamento del Celtic, non concretizzatosi, si fece avanti il QPR: triennale con il club londinese, tutto fatto. Al 99,99%. L'irrisorio ultimo pezzo a volte può essere fatale. A Chhetri venne infatti negato il permesso della FA inglese in virtù della propria nazionalità: i rigorosi standard della federazione rifiutarono un giocatore proveniente da una nazione lontana dalle prime posizioni del ranking FIFA:

    "Non è la fine del mondo, continuerò a lavorare duro per il mio paese" dirà allora.

    L'unica esperienza all'estero effettiva sarà quella nello seconda quadra dello Sporting Lisbona, con cui giocherà alcune gare della stagione 2012/2013. Mesi duri, giudicati da Chhetri i più difficili della sua vita. Iniziare in Europa a 28 anni? Troppo tardi per Sunil, incapace di gestire il ritmo partita, troppo veloce rispetto a quello indiano. Panchine su panchine in biancoverde, tra l'altro con il team B: chiede di essere ceduto già a gennaio, tornando nel proprio campionato. Quello in cui diventerà il giocatore più pagato, dimenticando con i suoi 250.000 euro annuali i tempi in cui non poteva permettersi un kit da cricket da 12 euro.

    Al Bengaluru ha vinto sia la I-League, che ora risulta essere la seconda serie, sia la Super League finalmente divenuta unico primo livello del sistema calcistico indiano. I 38 anni compiuti non lo spaventano, anzi. Continuerà almeno fino al 2023, quando scadrà il contratto con il club sposato nel 2017:

    “Può sembrare strano, ma non sono mai stato così in forma. È un po' strano quando lo dico, ma è vero. Penso che la conoscenza e la disciplina siano le più alte della mia vita in questo momento, in termini di assunzione di rischi, in termini di dieta e in termini di allenamento. E' probabilmente per questo che sono così in forma".

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  • MESSI? NESSUN PARAGONE

    L'India non ha partecipato nemmeno ai Mondiali del 2022, ma il calcio locale, con la decisione relativa alla Super League, è in continua evoluzione e crescita. Chhetri guida i giovani, cercando di far capire l'importanza di una dieta (è vegano e concede raramente strappi alla regola) e di un allenamento al massimo livello. Cerca di trovare nuovi Sunil, ma attualmente solo lui fa notizia. Soprattutto per essere il terzo giocatore con più reti segnate in Nazionale, dietro solo a Cristiano Ronaldo e Messi.

    Torniamo così all'inizio della nostra storia, aggirata per troppo tempo. Chhetri non è solo quel giocatore indiano paragonato a Messi e Ronaldo, ma un calciatore che fugge all'idea che i suoi connazionali hanno del calcio, nato troppo presto, in un movimento indiano non ancora pronto per combattere con le nazioni asiatiche e soprattutto internazionali. Lui è la base da cui partire, consapevole di non essere nè la Pulce nè CR7, ma di essere il corrispettivo.

    Guai, ovvio, ad esagerare: le mancate possibilità all'estero, oramai trascinate da rammarico e rimpianto, sono ormai se e ma. Nessuno può sapere cosa sarebbe successo con l'ingaggio del QPR o del Kansas. Nel suo piccolo Chhetri ha segnato 93 reti in 145 partite con la Nazionale indiana, tra amichevoli, Coppa d'Asia e varie qualificazioni, sfumate, ai Mondiali. E' dietro a Cristiano Ronaldo e Messi, superato più volte in graduatoria. Ha una media superiore, ma oggettivamente in gare più alla portata. Eppure è lì, terzo tra i giocatori in attività, tallonato dall'emiratino Ali Mabkhout, Romelu Lukaku e Robert Lewandowski.

    Nonostante giochi la Coppa d'Asia 2024 da titolare a 39 anni, è attaccato alla realtà, non vive nel mondo dei sogni. Sa di cosa è capace Messi, ma come miliardi di persone non ha ancora scoperto da che pianeta proviene:

    "Si parla molto di me e Messi, anche nel mio gruppo WhatsApp di famiglia, e dico a tutti la stessa cosa. La verità è che non c'è assolutamente paragone tra me e lui. Sono un suo tifoso, come tutti gli altri" ha confessato a 'khelnow.com'. "Ci sono migliaia di giocatori migliori di me, se incontrerò Leo dirò solo di essere un suo fan, non lo disturberò. Se lo incontro sarò felice, altrimenti starò comunque bene. Quando sono triste, guardo i video di Messi e mi rende felice. Una stretta di mano e via".

    Chi è pronto a scrivere una bella sceneggiatura? Bollywood presenta: 'Come Leo, oltre Messi: Sunil Chhetri'. Popcorn pronti.

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