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Andoni Iraola Pep Guardiola Man City GFX 16:9GOAL

Il successore ideale di Guardiola? Iraola potrebbe essere il profilo adatto per dare inizio a una nuova era

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La pausa internazionale di marzo è tradizionalmente il momento in cui i club iniziano a programmare i loro piani per la prossima stagione: il Chelsea ha già ufficialmente ingaggiato Geovany Quenda e Dario Essugo, mentre il Real Madrid ha raggiunto un accordo con Trent Alexander-Arnold. Alcuni stanno già cercando anche nuovi potenziali allenatori, e un nome in particolare sta suscitando molto entusiasmo: Andoni Iraola.

Il basco è considerato il principale candidato per la panchina del Tottenham nel caso in cui dovesse salutare Ange Postecoglou, ma è anche accostato al Real Madrid nell'ottica di una possibile sostituzione di Carlo Ancelotti. È facile capire perché ci sia molto interesse per Iraola.

Il 42enne ha reso il Bournemouth una delle squadre più interessanti da guardare in Premier League, se non in Europa, dandogli la possibilità di lottare per qualificarsi per la prima volta in assoluto per le competizioni continentali, con una remota chance di insinuarsi nella corsa per la Champions League. Ed è uno specialista nel mettere in difficoltà le squadre più forti: la sua squadra ha battuto quattro delle "Big Six" in questa stagione, surclassando anche il Nottingham Forest per 5-0 e battendo il Newcastle per 4-1 in trasferta.

Oggi sarà impegnato nel quarto di finale di FA Cup contro il Manchester City e, con i 'Citizens' ad arrancare nella peggiore stagione dell'era Guardiola, è lecito chiedersi se il City non debba iniziare a considerare seriamente Iraola come potenziale successore del catalano in un futuro non troppo lontano.

  • Man City BournemouthGetty

    TROPPO INTENSO PER IL CITY

    Una delle vittorie più impressionanti del Bournemouth in questa straordinaria stagione è stata quella che l'ha reso la prima squadra a battere il City in campionato in 11 mesi. Il risultato finale è stato uno striminzito 2-1, ma Guardiola era in 'estasi' per la prestazione avversaria, ammettendo che la sua squadra non poteva competere con i 'Cherries'.

    "Non siamo riusciti a tenere il passo con l'intensità", ha detto. Anche Iraola non aveva dubbi sul fatto che la sua squadra avesse meritato di vincere, dichiarando: "Una cosa è battere il City, ma un'altra è giocare meglio. Abbiamo giocato senza paura".

    Il Bournemouth cercherà di replicare quella prestazione nel quarto di finale di FA Cup, con in palio un posto a Wembley per quella che sarebbe la prima semifinale nella storia del club.

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  • Manchester City v Plymouth Argyle - Emirates FA Cup Fifth RoundGetty Images Sport

    LA SCONFITTA CHE HA SCATENATO UNA CRISI ESISTENZIALE

    Prima che il City arrivasse al Vitality Stadium a novembre, aveva vinto sette delle prime nove partite della Premier League ed era in testa alla classifica: quella sconfitta, però, ha innescato una sconvolgente spirale discendente di risultati, con sei k.o. e due pareggi nelle successive nove uscite. E a gennaio Guardiola sembrava alle prese con una crisi esistenziale in merito alla direzione del calcio attuale. "Oggi il calcio moderno è il modo in cui giocano Bournemouth, Newcastle, Brighton e Liverpool", aveva detto l'allenatore del City a TNT Sports. "Il calcio moderno non è posizionale".

    Il Barcellona di Guardiola ha guidato la rivoluzione del calcio di possesso del pallone, noto anche come gioco posizionale: in questa stagione, però, alcune delle squadre di maggior successo della Premier League sono quelle che vedono meno la palla. Prendiamo il Nottingham Forest, che ha la percentuale di possesso più bassa del campionato (39,5%) eppure è terzo in classifica a +6 sul City, sempre più vicino alla qualificazione in Champions League.

    Il City è ancora in testa in questa speciale classifica con il 60,8%, mentre il Liverpool, leader incontrastato della Premier League, si attesta al 57,2%. Ma diverse altre squadre con un elevato possesso palla stanno avendo una stagione disastrosa: il Southampton, ultimissimo con appena nove punti, è al decimo posto in questa graduatoria. Il Tottenham è quarto, ma è quattordicesimo nella classifica della Premier. Il Manchester United invece è settimo nella classifica del possesso e tredicesimo in quella che conta di più, sulla buona strada per ottenere il suo peggior piazzamento dal 1990.

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  • Brighton & Hove Albion FC v AFC Bournemouth - Premier LeagueGetty Images Sport

    ALL'AVANGUARDIA DI UN NUOVO MOVIMENTO

    Il Bournemouth è al 15° posto per possesso palla, ma è tra le squadre migliori per quanto riguarda le metriche chiave relative agli attacchi veloci. I 'Cherries' sono in testa alla classifica per quanto concerne la contropressione, e sono anche i migliori per numero di tiri dopo un alto turnover (recupero del pallone entro 40 metri dalla linea di porta avversaria) e conclusioni da transizioni.

    Il Bournemouth ha terrorizzato il City a novembre con i suoi contropiedi, anche se i suoi due goal sono arrivati da azioni più lente. Ha inoltre confermatoquesta peculiarità nel recente pareggio per 2-2 contro il Tottenham, quando Milos Kerkez ha corso lungo il campo partendo dalla propria area e ha crossato per Marcus Tavernier che ha segnato. Mentre il City è noto per la sua propensione a riciclare il possesso e a ripartire quando riconquista la palla, il primo pensiero del Bournemouth quando la recupera è quello di attaccare il più velocemente possibile.

    Iraola ha spiegato di recentea Sky Sports : "La prima cosa che cerchiamo di fare quando recuperiamo la palla è servire il numero nove. Perché di solito è il momento in cui l'avversario è meno ben posizionato e si possono trovare spazi migliori".

    Il calcio sta andando nella stessa direzione: secondo Opta, questa stagione ha la più alta percentuale di tiri in contropiede mai registrata (10,2%), nonché la più alta percentuale di goal (7,1%). Se il City non si adatterà a questa nuova realtà, questa stagione straziante cesserà di essere un'anomalia nella sua epoca d'oro e si ripeterà.

  • Tottenham Hotspur FC v AFC Bournemouth - Premier LeagueGetty Images Sport

    CALCIO ESILARANTE

    Il Bournemouth non è solo una squadra concreta, ma anche divertente da guardare, proprio come l'ex club di Iraola, il Rayo Vallecano. E mentre i tifosi del City saranno per sempre in debito con Guardiola per il successo che ha portato a loro, la scomoda verità è che in molti sono frustrati dal 'tiki taka' e preferirebbero uno stile di gioco più veloce ed emozionante.

    Iraola ha iniziato la sua carriera da giocatore con l'Athletic Club proprio quando l'era Guardiola al Barcellona stava per finire, affrontandolo però in diverse occasioni: i catalani vinsero ogni singolo incontro, incluse due finali di Coppa del Re, ma Iraola si vendicò contro i blaugrana da allenatore, quando il suo Rayo Vallecano vinse entrambe le sfide di Liga alla prima stagione di ritorno nella massima serie. In quattro partite di Liga contro il Barcellona, Iraola ne vinse tre e pareggiò una.

    E prima che i due si incontrassero come tecnici per la prima volta nel 2023, Guardiola disse di Iraola: "In Spagna è uno dei giovani allenatori dal futuro assicurato e allenare in Premier League è una soddisfazione incredibile per lui". Iraola non solo è riuscito ad arrivare in Premier League, ma ha avuto pure successo. E fa parte della nuova avanguardia tattica.

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  • Kevin De Bruyne Manchester City 2024-25Getty Images

    IL CITY HA BISOGNO DI NUOVA LINFA

    Una delle più grandi capacità di Guardiola è quella di individuare una tendenza emergente nel calcio e il suo City ha saputo adeguarsi ai tempi, diventando più fisica e potente. In effetti, una delle mosse più sagge dell'allenatore negli ultimi anni è stata quella di eliminare i tradizionali terzini e i difensori centrali di campo come Josko Gvardiol e Nathan Aké e sostituirli con altri giocatori.

    Uno dei suoi più grandi errori, però, è stato pensare che la sua squadra sarebbe stata in grado di continuare a vincere con gli stessi giocatori. Lo ha ammesso quando ha riconosciuto di aver resistito all'offerta del club di fare più acquisti la scorsa estate, quando sono arrivati solo Savinho e Ilkay Gundogan. "Ho fatto molto affidamento su questi ragazzi e ho pensato di poterlo fare di nuovo. Ma dopo gli infortuni forse avremmo dovuto cambiare qualcosa".

    Ma non sono stati solo gli infortuni a frenare il City in questa stagione. La squadra di Guardiola è diventata sempre più vecchia e meno in grado di far fronte al ritmo sempre più serrato del campionato. Bernardo Silva e Gundogan ne sono gli esempi più eclatanti, mentre Kevin De Bruyne ha visto il suo impiego sempre più limitato dagli infortuni e dall'usura fisica di un decennio trascorso a giocare ai massimi livelli.

    Il City ha affrontato il problema dell'invecchiamento della rosa a gennaio, abbassando significativamente l'età media con l'acquisto di Vitor Reis (19 anni), Abdukodir Khusanov (21), Nico Gonzalez (23) e Omar Marmoush (25). Sembrava che il City avesse bisogno di gambe più giovani e fresche per adattarsi alle mutevoli condizioni del campionato, ma potrebbe anche aver bisogno di un nuovo stile di gioco.

  • IraolaGetty

    ANTICIPARE I TEMPI

    Il Liverpool ha avuto così tanto successo in questa stagione perché è riuscito a dominare il possesso palla ed è stato anche spietato nelle transizioni. Ha fatto registrare il secondo miglior dato sulle conclusioni da transizione, dietro solo al Bournemouth, ma è stato più abile nel sfruttare le occasioni in ripartenza. La squadra di Arne Slot ha segnato 31 goal in contropiede, 10 in più di qualsiasi altra squadra del campionato. È anche in testa alla classifica per quanto riguarda la percentuale di tiri in questa situazione di gioco (11%).

    È difficile immaginare Guardiola abbandonare completamente il calcio di possesso, dato il suo background, o addirittura pensare a un City con una nuova filosofia, dato che i giocatori della sua Academy sono istruiti nel gioco posizionale. La combinazione fatta di attacchi rapidi e un sacco di possesso palla del Liverpool sembra essere il modo migliore per tentare di riconquistare il titolo la prossima stagione, oltre che la strada da seguire a lungo termine.

    Guardiola è stato messo alla prova come mai prima d'ora, ma si è più che guadagnato il diritto di tentare una ripresa nella prossima stagione. Un salto così significativo potrebbe essere prematuro per Iraola ma, se l'attuale tendenza verso un gioco di transizione veloce dovesse continuare a fare proseliti, allora diventerebbe il candidato perfetto per prendere il testimone da Guardiola tra un anno o due, col fine di garantire la presenza di un City all'avanguardia nel cambiamento tattico della Premier League.

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