Avendo attirato l'attenzione al Celta e delle giovanili spagnole, era inevitabile che i top club d'Europa facessero capolino.
Lo hanno fatto nell'inverno del 2020, quando i club della Premier League erano ansiosi di completare i trasferimenti prima dell'entrata in vigore delle nuove regole sulla Brexit, che avrebbero reso più complicato portare giovani talenti promettenti in Inghilterra.
Il Manchester United e il Chelsea sono stati tra coloro che hanno 'ammiccato' a Bajcetic e alla sua famiglia, mentre anche nella Liga notevole era l'interesse di Valencia, Atletico Madrid e Siviglia.
Il Liverpool, però, ha bruciato la concorrenza. I Reds hanno pagato 250mila euro per portarlo ad Anfield a febbraio 2021.
"La famiglia era convinta che il Liverpool fosse un club che si prendesse cura dei giovani nel modo giusto - ha detto Otero a 'The Athletic' l'anno scorso - Altri grandi club spagnoli lo volevano, ma hanno scelto il Liverpool per l'Academy. Speravamo che potesse diventare un giocatore d'élite al Celta, ma è arrivata una grande offerta e il Celta non può essere considerato a quel livello".
Bajcetic ha iniziato nella squadra U16 del Liverpool, ma alla fine della stagione 2020/21 era presenza fissa nella squadra U18 di Marc Bridge-Wilkinson, giocando principalmente come difensore centrale.
"È stato difficile lasciare tutti i miei amici, la mia famiglia e il posto in cui ho vissuto per tutta la vita - ha detto al sito dei Reds in estate - Ma qui amo il calcio ed è un sogno".
È stato nella stagione successiva, quella 2021/2022, che il suo nome ha iniziato a far parlare. "Abbiamo preso una stella", ha detto a NXGN una fonte dell'Academy del Liverpool all'inizio di quell'annata. Bajcetic stava impressionando settimana dopo settimana sia in difesa che a centrocampo.
Ha giocato in Youth League contro avversarie del calibro di Atletico Madrid, Milan e Porto e nel novembre 2021, poche settimane dopo il suo 17esimo compleanno, è stato fatto allenare con la prima squadra del Liverpool.
Fu lì che attirò l'attenzione di Klopp e del suo staff. Pep Lijnders ricorda di essere stato colpito dal suo equilibrio.
"Jurgen ha subito detto che poteva diventare il nostro nuovo numero 6 - ha scritto Lijnders nel suo libro, Intensity - Ero così felice perché cercavamo da tempo un profilo del genere in quel ruolo".