Ancora stallo per Jashari al Milan: il centrocampista torna ad allenarsi con il Club Bruges

Dopo giorni di silenzio, Jashari è tornato a farsi vedere: martedì mattina si è presentato al Belfius Basecamp, quartier generale del Bruges.

Non lo faceva da settimane, complice un’assenza concordata per favorire eventuali sviluppi di mercato.

Niente gruppo, almeno per ora: il classe 2002 ha svolto solo lavoro individuale e non sarà disponibile per la Supercoppa belga del 20 luglio. L’idea è quella di reintegrarlo gradualmente, anche se tutto lascia pensare che si tratti solo di una misura temporanea in attesa che si sblocchi la situazione con il Milan.

Jashari ha già scelto: vuole il Milan. Lo confermano i segnali delle ultime settimane e il no recapitato a due club inglesi - West Ham e Nottingham Forest - pronti a soddisfare le richieste del Bruges.

Il centrocampista svizzero ha dato l’ok a un quinquennale da 2.8 milioni netti più bonus, aspettando solo il via libera tra i club. I rossoneri lo considerano il tassello finale per completare il centrocampo, in un mercato che ha già visto l’arrivo di Ricci e Modric, ma la pazienza rossonera non sarà eterna.

E se il Bruges continua a fare muro, il Milan potrebbe fare un passo indietro e tornare a valutare altri candidati.

L’offerta del Milan è sul tavolo da giorni: 32.5 milioni di base fissa, 2.5 di bonus facilmente raggiungibili, altri 3 legati a obiettivi più complessi. Totale: 38 milioni.

Il Bruges, però, non arretra: ne chiede 35 netti più 5 di bonus, una cifra che rappresenterebbe la cessione più ricca nella storia del club.

Da qui lo stallo. I dirigenti rossoneri, con Tare in prima linea, sperano in una flessione delle richieste, magari favorita anche dalla volontà del giocatore. Ma il tempo stringe e l’attesa rischia di diventare un problema.

Un segnale ulteriore dello scenario in evoluzione arriva dallo stesso Bruges, che ha già iniziato a guardarsi intorno.

Il nome in cima alla lista è quello di Aleksandar Stankovic dell’Inter, profilo giovane ma di prospettiva, ideale per una realtà come quella belga.

Una mossa che può essere letta in due modi: o una strategia per alzare il prezzo di Jashari, oppure la conferma che il club si stia preparando alla sua partenza. In entrambi i casi, il Milan è avvisato: l’operazione si farà solo alle giuste condizioni.