L'annuncio delle dimissioni di Roberto Mancini hanno irrimediabilmente condizionato il Ferragosto di tutti, immersi in uno stato vacanziero che, però, alimenta facilmente il dibatto pubblico a sfondo calcistico.
Così, in poche ore, ci si è trovati a parlare in maniera "lontana" degli Europei del 2024, con qualche citazione al disastro della qualificazione per i Mondiali (mancata), ma in un'altra chiave. Quella del "sostituto".
Tra le tante domande che si son posti tutti, inerenti al "perché" della decisione di Mancini, c'è anche quella sul nome che andrà a guidare la Nazionale italiana in futuro: quello di Luciano Spalletti, quasi senza dover fare chissà quale sondaggio, convince. Per diversi motivi.
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