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Retegui Spalletti Kean ItalyGetty

Spalletti disegna l'Italia del futuro: "Al lavoro per il futuro, Kean e Retegui possono giocare insieme"

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Reduce dall'esperienza non entusiasmante agli Europei del 2024, ma spinto da una ripresa convincente in Nations League, Luciano Spalletti prova a immaginare quella che sarà la nazionale italiana del domani.

Intervistato da Sky Sport, il Commissario Tecnico azzurro ha risposto ad alcuni interrogativi relativi al ruolo di diversi calciatori italiani che si stanno mettendo in mostra in Serie A e all'estero.

Ecco quindi che idea di Italia ha in mente Luciano Spalletti in vista dei prossimi incontri previsti nella seconda metà di marzo.

  • LA SFIDA ALLA GERMANIA

    Giovedì 20 marzo l'Italia affronterà la Germania in Nations League. Un match valido per l'accesso alla semifinale della competizione europea. Questa l'idea di Spalletti sulla sfida ai tedeschi.

    "Non vedo l'ora di affrontare la Germania. E' una partita con un fascino incredibile e dobbiamo giocarla senza pensare ad altri discorsi, ma soltanto alla crescita del nostro gruppo. Abbiamo qualità per crescere tanto in futuro, ma ci sono tante cose che possiamo ancora tirare fuori. Siamo convintissimi di avere una nazionale forte, un gruppo che può fare risultati importanti in futuro e andiamo dritti per questa strada. Credo fortemente che ci sia un'altra storia per noi, che non ha niente a vedere con l'ultimo Europeo".

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  • KEAN E RETEGUI INSIEME?

    Sia MoiseKean sia MateoRetegui si stanno mettendo in mostra in Serie A con Fiorentina e Atalanta e al momento occupano le prime due posizioni della classifica marcatori del nostro campionato.

    Sulla possibilità di vederli in nazionale insieme in campo, il CT si è detto possibilista.

    "Kean e Retegui possono giocare insieme nella mia Nazionale. Siamo molto contenti di entrambi. Sono entrambi numeri 9, ma diversi. Uno più d'area di rigore, un altro che attacca di più la profondità; è una cosa che può succedere, soprattutto contro squadre che giocano con un blocco squadra molto basso: lì per forza bisogna mettere un attaccante in più o un esterno con caratteristiche più offensive. Per fare calcio offensivo le due piazzole degli esterni determinano, fanno la differenza. Per cui si può pensare anziché avere uno che va per il cross, inserire uno alla Politano che si butta anche dentro".

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  • CALAFIORI, CAMBIASO E BARELLA DI ALTISSIMO LIVELLO

    Il Commissario Tecnico si è espresso anche su altri elementi che comporranno, salvo imprevisti, la rosa dei convocati in vista della Nations League e dei prossimi impegni degli azzurri.

    "Maradona, Ronaldo, Messi servono per vincere? I talenti, i grandi calciatori, è vero che possono dare la soluzione in poco tempo, però il talento non è solo quello, che è fortissimo. C’è anche un difensore come Calafiori che può diventare uno di questo livello qui. Cambiaso ha fatto vedere quanto vale e poi è arrivato anche l’interessamento di grandi squadre. Barella è un giocatore talentuoso per quello che fa vedere nelle sue scorribande, non riesci a fargli un recinto. Gruppo di base? Da un punto di vista di preoccupazioni c’è sempre la stessa, vedere giocatori giocare spesso di quelli che si hanno nel mirino è importante. Se non li vedi difficilmente puoi aspettare cose cariche di tensione come la nazionale".


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  • "BOVE? LA NORMATIVA ASSOMIGLI ALLA SUA VOLONTÀ"

    Infine Spalletti si è espresso anche su Edoardo Bove e la possibilità di rivedere la normativa che al momento gli impedisce di giocare in Italia.

    "A me piacerebbe che la normativa assomigliasse alla sua volontà e dargli la possibilità di dargli quello che fa piacere".

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