Pubblicità
Pubblicità
Spalletti HDGOAL

Spalletti deve fare la sua Italia: alla ricerca di modulo e uomini

Pubblicità

Il debutto dell'Italia a Euro 2024 è fissato il 15 giugno contro l'Albania. Ma a meno di tre mesi da quella data i lavori in casa azzurra sono ancora in corso.

Luciano Spalletti, d'altronde, di tempo per fare la sua Italia ne ha avuto davvero troppo poco.

Chiamato d'urgenza al capezzale di una Nazionale ferita dall'improvviso addio di Roberto Mancini, il nuovo Ct ha centrato (non senza fatica) la qualificazione.

Adesso però c'è da trovare la formula giusto per affrontare al meglio un torneo a cui ci presentiamo pur sempre da campioni in carica. Seppure un po' ammaccati e decisamente meno scintillanti.

  • LA SCELTA DEL MODULO

    Seguendo le indicazioni del campionato, Spalletti contro il Venezuela ha cambiato vestito alla sua Italia abbandonando la difesa a quattro per quella a tre.

    I risultati, a dire la verità, non sono stati molto incoraggianti. Anzi. Al cospetto di un attaccante sicuramente non di primissima fascia come Rondon, infatti, la nostra Nazionale ha fatto acqua da tutte le parti.

    L'assenza di Acerbi, escluso dalla lista dei convocati per il caso Juan Jesus, ha pesato. Così come il turno di riposo concesso all'altro interista Bastoni. Ovvero due che nelle idee del Ct sarebbero titolari inamovibili.

    Il ritorno del 4-3-3 nel finale di gara ha restituito ordine ed equilibrio, oltre a portare al goal vittoria firmato da Retegui. La sensazione, insomma, è che l'Italia al momento si riconosca nel suo vecchio abito e non sia pronta a cambiarlo così rapidamente come immaginato da Spalletti.

  • Pubblicità
  • ALLARME DIFESA

    Inutile nasconderlo, l'eventuale squalifica di Acerbi e la conseguente possibile esclusione da Euro 2024, rischia di rappresentare un grosso problema non solo per l'Inter ma anche per la Nazionale.

    La penuria di leader nel reparto arretrato è sotto gli occhi di tutti. E neppure difensori in rampa di lancio come Buongiorno e Scalvini sembrano in grado di sopperire del tutto.

    Tanto che, ad oggi, l'unica certezza è rappresentata dall'altro interista Bastoni che dovrebbe essere un titolare inamovibile a Euro 2024 sia con la difesa a tre che con quella a quattro.

    Mentre, almeno tra i pali, non c'è nessun dubbio: il numero 1 sarà Donnarumma, con Vicario secondo di sicuro affidamento.

    Sugli esterni, almeno lì, le soluzioni non mancano: da Di Lorenzo e Dimarco passando per Darmian, Cambiaso e Udogie. Esperienza, spinta e gioventù al servizio della Nazionale.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • CIAK, SI GIRA

    A chi sarà affidata la regia dell'Italia a Euro 2024? La prestazione di Locatelli contro il Venezuela, ancora una volta, non ha convinto. Il centrocampista, d'altronde, sta faticando parecchio anche alla Juventus. Ecco perché affidare a lui le chiavi dell'Italia sembra rischioso. Forse troppo.

    L'Italia ha girato decisamente meglio negli ultimi minuti, quando a prendersi la scena è stato di nuovo Jorginho. Nonostante i 32 anni di età e qualche passaggio a vuoto, insomma, questa Nazionale non può fare a meno della sua qualità in mezzo al campo. Magari evitando di fargli tirare i calci di rigore.

    Insieme a lui un altro posto sicuro è quello di Barella, mentre toccherà a Spalletti trovare spazio per Lorenzo Pellegrini, letteralmente rinato alla Roma grazie a De Rossi.

    Frattesi, nonostante l'ottimo bottino di reti in azzurro, al momento sembra solo la prima possibile alternativa.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • IL RUOLO DI CHIESA

    E poi c'è l'attacco, ormai da anni tasto dolente per la nostra Nazionale. La doppietta contro il Venezuela ha permesso a Retegui di scalare parecchie posizioni nelle gerarchie come nuovo numero 9 azzurro. Anche perché la concorrenza si sta di fatto auto-eliminando tra rendimento in campo (Immobile-Kean) e atteggiamenti fuori dal campo (Scamacca).

    Il vero rebus per Spalletti però ora rischia di diventare Federico Chiesa, ovvero quella che doveva essere una delle poche certezze su cui costruire la Nazionale di Euro 2024. Lo juventino sta attraversando un periodo di preoccupante quanto evidente involuzione, tra equivoci tattici e problemi fisici.

    Nonostante questo il Ct continua a coccolarlo, ben consapevole di come avere Chiesa al top da giugno sia condizione necessaria ma non sufficiente per cercare di fare più strada possibile in Germania.

    L'attacco azzurro, perso definitivamente Berardi per infortunio, sarà costruito comunque intorno a Chiesa con i vari Zaniolo, Zaccagni e Politano nel ruolo di possibili alternative.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0