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Retegui Spalletti Kean ItalyGetty

Spalletti apre alla coppia Retegui-Kean in Nazionale: "Sì, possono giocare insieme"

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Manca sempre meno ai quarti di finale della Nations League, che vedranno l'Italia affrontare la Germania in match di andata e ritorno il 20 e il 23 marzo.

Un appuntamento da non fallire per i ragazzi di Luciano Spalletti, alle prese con il nuovo infortunio rimediato da Gianluca Scamacca ma anche con l'ottimo rendimento fatto registrare da Mateo Retegui e Moise Kean, rispettivamente primo e secondo nella classifica dei marcatori di Serie A.

Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', il commissario tecnico ha aperto proprio all'idea di schierare contemporaneamente in campo i due attaccanti, soprattutto a gara in corso nel tentativo di destabilizzare gli avversari di turno.

  • RETEGUI E KEAN DIVERSI TRA LORO

    "Centravanti diversi. Per caratteristiche: Retegui è una prima punta di posizione, Kean di movimento, quasi seconda punta per certe variazioni sul tema. E ovviamente sto solo provando a sintetizzare. Però sicuramente vedo un parallelo fra i due: entrambi in questa stagione si stanno completando, a livello di crescita personale".

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  • KEAN MIGLIORATO, RETEGUI 'SOLDATO'

    "Hanno trovato l'ambiente ideale per crescere? Non c’è dubbio, ma ci hanno messo del loro, sono stati bravi. Soprattutto a Firenze non vivacchi tranquillo se non fai il tuo dovere. Di sicuro Kean, che in Italia vediamo da più tempo, è maturato molto. Retegui, da quando l’ho conosciuto, mi ha sempre dato l’impressione di essere anche un buon 'soldato'".

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  • COESISTENZA POSSIBILE

    "Se possono giocare insieme? Sì, possono: anche per quello che ho detto prima, a proposito del fatto che stanno vivendo una stagione di maturazione calcistica e completando il loro repertorio abbastanza per diventare due punte top. Poi, dipende dal tipo di partita da giocare".

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  • CONTRO LA GERMANIA POSSIBILE MOSSA A GARA IN CORSO

    "Germania col baricentro alto? Appunto, altro che basso: ci salterà addosso. E dunque Retegui e Kean insieme sono più un’arma da partita iniziata. Ma con i cinque cambi ci sono più chance di variare in corsa e a questa opzione si dà ancora poca importanza. Oggi il concetto di titolari e riserve è più relativo. Esagero? A volte il 'titolare' è quasi meglio farlo giocare nell’ultima mezzora".

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