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Ralf Rangnick Austria Euro 2024 GFXGOAL

Sorpresa Austria: come Rangnick l'ha trasformata nella nazionale sensazione degli Europei

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Il 22 maggio del 2022, Ralf Rangnick partecipava alla sua ultima conferenza post partita come manager ad interim del Manchester United. In sala stampa, al Selhurst Park di Londra dopo una sconfitta per 1-0 contro il Crystal Palace, c'erano un sacco di posti vuoti.

La mancanza di interesse era tale che che l'addetto stampa dello United era stato costretto a chiedere fi far silenzio ad alcuni tecnici, che chiacchieravano ad alta voce mentre sistemavano una telecamera per riprendere la successiva conferenza di Patrick Vieira, manager delle Eagles.

Rangnick era stato scelto per un ruolo di consulenza all'Old Trafford in seguito alla nomina di Erik ten Hag come successore permanente di Ole Gunnar Solskjaer, un incarico che avrebbe combinato con quello di ct dell'Austria.

Tuttavia, solo sette giorni dopo, il Manchester United annunciava l'addio del tedesco con un breve comunicato apparso sul proprio sito ufficiale.

  • Ralf Rangnick Man Utd Getty Images

    "OPERAZIONE A CUORE APERTO"

    Riflettendo sul periodo trascorso alla guida dello United, le opinioni su Rangnick rimangono diverse. Per alcuni è un indovino che ha identificato correttamente i problemi del club, senza paura di farli sapere a chi era sopra di lui. Per altri, è stato soltanto disastroso tatticamente.

    Rangnick ha spesso evidenziato pubblicamente i problemi che INEOS sembrava dover affrontare nelle fasi iniziali della comproprietà. Verso la fine del proprio mandato, forse dopo aver conosciuto la reale portata dei problemi, ha ribadito continuamente questo messaggio, raccomandando tra le altre cose che il club venisse sottoposto a un intervento chirurgico "a cuore aperto".

    "Non c'è nemmeno bisogno di un paio di occhiali per vedere e analizzare i problemi - diceva - Non basta apportare piccole modifiche, cose estetiche. In medicina diremmo che questa è un'operazione a cuore aperto. Se tutti se ne rendono conto, se le persone vogliono lavorare insieme, allora ha senso, ma credo che non bastino due o tre anni per cambiare le cose".

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  • Ralf Rangnick Man Utd 2021-22Getty Images

    LA DELUSIONE UNITED

    Se Solskjaer è stato esonerato dopo una sconfitta per 4-1 contro il Watford, risultato che ha lasciato lo United ottavo, fuori dalla Carabao Cup dopo il ko del settembre 2021 contro il West Ham, ma sulla buona strada per passare il girone di Champions League, alla fine del mandato di Rangnick i Red Devils sono usciti agli ottavi di Champions, dalla FA Cup contro il Middlesbrough e hanno chiuso sesti in Premier League.

    L'aspetto più deludente, forse, è che Rangnick, arrivato con un'ottima reputazione per il suo calcio ad alto pressing, ha fatto pochissimi progressi nell'implementazione di quel DNA di cui parlava continuamente. Flirtando tra diversi approcci, lo United era tutt'altro che coeso, spesso salvato dalla genialità individuale di Cristiano Ronaldo, che in seguito avrebbe detto del tedesco: "Non è nemmeno un allenatore".

    Di conseguenza, anche se le sue interviste sincere erano una boccata d'aria fresca per i tifosi, Rangnick non è riuscito a convincere in panchina. Ciò non ha impedito ai tifosi austriaci di emozionarsi al momento della sua nomina. Ed è un'emozione che, forse sorprendentemente, si è rivelata giustificata.

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  • Ralf Rangnick AustriaGetty Images

    IL PUNTO DI SVOLTA

    Quando Rangnick è subentrato, le critiche nei confronti dell'Austria erano massime. Dopotutto Arnautovic e compagni non erano riusciti a qualificarsi per i Mondiali del 2022, le presenze allo stadio erano in calo e il calcio giocato con Franco Foda non era attraente.

    Forse consapevole di ciò, Rangnick si è sforzato di coinvolgere il pubblico, trasferendosi in Austria e parlando in maniera affabile nella sua prima conferenza stampa. Anche se, alla fine, il fattore più importante nel cambiamento d'umore intorno alla squadra maschile ha riguardato i cambiamenti apportati in campo.

    Dopo un traballante girone di Nations League, i metodi di Rangnick hanno iniziato ad avere un impatto nel novembre 2022. Durante la pausa per le nazionali, l'Austria ha vinto in amichevole sull'Italia. E poi si è qualificata agli Europei finendo solo un punto sotto al Belgio, l'unica squadra contro cui ha perso nel girone delle qualificazioni.

    Una volta ufficializzato il viaggio in Germania, gli austriaci hanno cambiato marcia, vincendo tre delle quattro amichevoli successive, contro la Germania, la Turchia (6-1!) e la Serbia.

  • Austria 2024Getty Images

    IL CAMBIO DI ROTTA

    Ad attirare l'attenzione ancor più dei risultati stessi, forse, è stata la revisione dello stile di gioco dell'Austria da parte di Rangnick. 4-2-3-1, gegenpressing, passaggi verticali, transizioni rapide: Rangnick ha proposto tutto questo e la squadra, come appare chiaramente, ha accettato.

    Dopo un pareggio ottenuto contro la Francia alla seconda partita in carica di Rangnick, il capitano David Alaba ha detto: "Forse siamo stufi di giocare un certo tipo di calcio, come abbiamo sempre fatto negli anni precedenti".

    Il fatto che Rangnick sia riuscito a mettere in pratica il proprio stile – che richiede ai giocatori di seguire istruzioni piuttosto complesse e faticose – nonostante il poco tempo a disposizione per entrare in contatto con la sua squadra, è degno di grandi elogi.

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  • Vincent Kompany Bayern Munich 2024Getty Images

    IL NO AL BAYERN

    Anche il Bayern è rimasto impressionato dal lavoro svolto, sia dentro che fuori dal campo, da Rangnick. Anche se alla fine è stato Vincent Kompany a diventare il successore di Thomas Tuchel sulla panchina dei bavaresi.

    A un certo punto sembrava proprio Rangnick l'allenatore con più chances di guidare il Bayern. Alla fine, però, è stato lui a rifiutare l'incarico, anche se con riluttanza.

    "Sono l'allenatore dell'Austria - ha detto Rangnick per motivare la propria decisione - Questo compito mi dà molta gioia e sono determinato a continuare sulla strada che abbiamo iniziato. Voglio sottolineare che non si tratta di un rifiuto al Bayern, ma piuttosto di una decisione presa per la mia squadra e per i nostri obiettivi comuni. Siamo completamente concentrati sugli Europei. Faremo tutto il possibile per arrivare lontano".

  • Ralf Rangnick AustriaGetty Images

    LA MALEDIZIONE DELLE OUTSIDER

    Prima dgli Europei, molti esperti consideravano l'Austria la possibile sorpresa. Invece di sminuire le aspettative, Rangnick parlava così al sito dell'UEFA: "Con la rosa al completo, siamo una squadra molto difficile da battere. Siamo in grado di competere con qualsiasi avversario di alto livello".

    Se è vero che molte potenziali outsider hanno deluso, la squadra di Rangnick è stata pienamente all'altezza delle aspettative. Fin dall'inizio, l'Austria ha espresso uno stile coraggioso e dinamico. Contro la Francia ha perso solo 1-0 per una sfortunata autorete di Wober, ma si è presto rialzata con un eccellente 3-1 alla Polonia.

    Il capolavoro è stato completato all'ultimo turno contro l'Olanda, battuta per 3-2. Il ct olandese Ronald Koeman ha tentato di sviare l'attenzione dal risultato dei propri avversari descrivendo la prestazione della propria squadra come "spaventosa", ma resta il fatto che la creatura di Rangnick ha raccolto e sta continuando a raccogliere sempre più consensi.

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  • Marko Arnautovic of Austria celebrates scoringGetty Images

    SOGNI

    E così, grazie anche al pareggio della Francia contro la Polonia, l'Austria ha chiuso in testa il Gruppo D. Un'impresa ancora più importante se si considerano le assenze per infortunio: Alaba in primis, ma anche il centrocampista Xaver Schlager e l'omonimo Alexander, portiere di riserva.

    Nonostante tutto, Rangnick è riuscito a mettere la sua squadra nelle condizioni di fare qualcosa di davvero importante. La avversaria degli ottavi sarà con ogni probabilità una tra Turchia e Repubblica Ceca, due nazionali battibili. L'Austria, inoltre, si trova nella parte migliore del tabellone: non potrà infatti affrontare Spagna, Germania, Portogallo o Francia fino alla finale.

    Rangnick, intanto, continua a sognare: “Vogliamo andare il più lontano possibile". Visto il modo in cui sta giocando, l'Austria sembra davvero ben attrezzata per continuare a fare strada nella competizione.

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