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Sommer Martinez Donnarumma gfxGOAL

Sommer in orbita Galatasaray: perché l'Inter deve tenerlo, perché deve lasciarlo andare e chi può essere il sostituto

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L'indiscrezione uscita un paio di giorni fa ha trovato conferma nelle ore successive: il Galatasaray sta pensando a un doppio colpo dall'Inter e, oltre ad Hakan Calhanoglu, è interessato anche a Yann Sommer.

Il portiere svizzero è entrato nelle mire del club turco, che nelle scorse settimane ha salutato la bandiera Muslera dopo la bellezza di 14 anni. Al momento una vera e propria trattativa non è stata messa in piedi, ma sembra essere molto più probabile di quanto si possa credere.


L'Inter sarebbe infatti disposta a lasciar partire Sommer, due anni dopo averlo prelevato dal Bayern per farne l'erede di Onana. Specialmente se sarà lo stesso giocatore a manifestare il desiderio di provare una nuova avventura agli sgoccioli della carriera.

Come andrebbe letta la possibile perdita di Sommer? E chi potrebbe essere il suo sostituto? L'analisi del possibile trasferimento dell'ex Bayern in Turchia.

  • PERCHÉ CEDERE SOMMER

    I fattori che fanno propendere l'Inter verso la cessione di Sommer, o che comunque mantengono aperta la porta in Via della Liberazione, sono sostanzialmente due: uno è di natura anagrafica, l'altro di natura contrattuale.

    Il fattore di natura anagrafica è sotto gli occhi di tutti: Sommer ha 36 anni. O meglio: a dicembre ne compirà 37. E se è vero che i portieri sembrano godere di un elisir calcistico di lunga vita (vedi Fabio, del Fluminense, un gatto al Mondiale per Club), è altrettanto nota la volontà di Oaktree e della dirigenza di svecchiare la rosa in vista delle prossime stagioni.

    L'altro fattore, come detto, è invece legato al contratto di Sommer. Al momento di accordarsi con l'Inter, nell'estate del 2023, lo svizzero ha firmato per tre anni. Dunque fino al 30 giugno del 2026. Ciò significa che, se non verrà ceduto oggi, domani - ovvero tra un anno - sarà libero di accasarsi dove vorrà a parametro zero senza che l'Inter incassi un solo euro. A meno che non rinnovi, naturalmente.

    Cederlo in questa finestra di mercato, al contrario, consentirebbe all'Inter di racimolare quantomeno un indennizzo. Che non sarebbe formidabile, considerando appunto l'età del personaggio in questione, ma meglio di nulla.

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  • PERCHÉ TENERE SOMMER

    Perché tenere Sommer, invece? Chiaro: per il suo rendimento. Che continua a essere altissimo, nonostante la chiusura dell'annata sia stata tutt'altro che positiva, con quella mancata uscita che ha permesso a Cano di timbrare l'1-0 per il Fluminense al Mondiale per Club.

    Sommer si è mantenuto su livelli altissimi per tutta la stagione. Ha sfornato parate da grande portiere, a volte addirittura sensazionali: chi se le scorda quelle su Yamal nella semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona? Senza dimenticare i voli su Solet e Lucca contro l'Udinese in campionato, interventi altrettanto miracolosi anche se, alla fine, non decisivi per la conquista dello Scudetto.

    Se è vero che l'input societario è quello di ridurre la media anagrafica nerazzurra - e gli innesti di Sucic e Luis Henrique devono essere letti anche in questo senso - è altrettanto vero che tutto questo non si può ignorare. Sommer è e resta un grande portiere. E merita di esibirsi ancora sui più grandi palcoscenici.

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  •  josep martinezGetty Images

    L'OMBRA DI MARTINEZ

    Chi prenderebbe poi il posto di Sommer, nel caso l'interesse del Galatasaray si intensificasse e l'ex portiere del Bayern prendesse effettivamente il primo aereo per Istanbul? Occhio alla candidatura di Josep Martinez, il suo secondo.

    Anche per questo lo spagnolo è stato preso dal Genoa un anno fa, al culmine della sua prima annata in Serie A con la casacca rossoblù: per consentire all'Inter di tenersi le spalle coperte in caso di ribaltoni in porta. Per avere, insomma, un elemento affidabile già in casa e scansare a pié pari la pressione di doverne per forza cercare uno altrove.

    Martinez si è comportato bene nelle rare occasioni in cui è stato chiamato a sostituire Sommer nella scorsa stagione: vuoi per il turnover, vuoi per qualche guaio fisico del titolare. L'ex genoano ha collezionato una decina di presenze tra tutte le competizioni e ha mantenuto la porta inviolata in più della metà: sei volte. Anche lui ha chiuso male, subendo tre reti dal Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ma il discorso generale non cambia.

    Martinez sarebbe pronto per raccogliere l'eredità di Sommer? Anche questa è un'analisi che in Viale della Liberazione andrebbe approfondita con calma. L'unica certezza è che Chivu si trova già in casa un secondo portiere di tutto rispetto.

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  • LE VOCI SU DONNARUMMA

    Il grande sogno, in caso di partenza di Sommer, sarebbe però un altro: Gianluigi Donnarumma. Le voci su un possibile ritorno a Milano del capitano azzurro non si sono mai spente da diversi mesi a questa parte, nonostante nulla abbia mai fatto pensare concretamente a un affondo nerazzurro.

    Donnarumma piace al presidente Beppe Marotta, che già alla Juventus aveva pensato all'ipotesi di soffiarlo al Milan. Lo stesso dirigente è stato punzecchiato più volte dai giornalisti sull'argomento, senza mai esporsi in maniera pesante ma lasciando sempre quella porticina aperta, come per qualsiasi giocatore degno di attenzione.

    "Ormai è consuetudine che ai grandi club vengano accostati dei giocatori che potrebbero essere in regime di svincolo a fine stagione - diceva ad esempio Marotta a dicembre - In questo momento noi abbiamo una rosa competitiva che risponde appieno a quelli che sono i nostri obiettivi: non abbiamo ansie particolari del dover colmare dei buchi. Però è normale che la nostra attività, soprattutto quella di Ausilio e Baccin, sia di sondare le ipotesi e le opzioni del mercato che possono essere congeniali al nostro modello. Così come ci muoviamo noi, lo stesso fanno anche le altre squadre. Da qua a dire che stiamo concretamente negoziando qualcosa, no di sicuro".

    Le voci su Donnarumma nascono anche da una situazione contrattuale simile a quella di Sommer: anche Gigio va in scadenza tra meno di un anno, il 30 giugno del 2026. E quel "non so, vediamo" pronunciato dopo la finale di Champions League a una domanda sul rinnovo è suonato come un campanello d'allarme. Facendo, di contro, alzare ancor più le antenne nella Milano nerazzurra.

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