Sommer, Calhanoglu e Thuram decisivi: l'Inter riparte dagli uomini più discussi

Dopo gli errori contro la Juventus che hanno fatto seguito a qualche indecisione di troppo nel finale della passata stagione, in molti lo avrebbero già voluto vedere in panchina. Chivu invece ha deciso di andare controcorrente e ha confermato tra i pali Sommer, con lo svizzero che ha risposto alla “vecchia maniera”.

Parata decisiva a tu per tu su Godts al 40’ del primo tempo, quando il risultato era ancora sullo 0-0. Intervento decisivo che prova a cancellare definitivamente le critiche.

Nel difficile avvio di stagione dell’Inter, Hakan Calhanoglu è quello che provato più volte ad accendere la luce, riuscendoci eccome. La sua doppietta contro la Juventus non è servita ai fini del risultato, ma ha confermato la sua importanza nel mondo nerazzurro: una centralità che va un ben oltre le incomprensioni dei mesi scorsi con Lautaro e quel desiderio di cambiare maglia.

Contro l’Ajax il turco si è ripetuto, ma questa volta in versione assist-man: sue le due pennellate da calcio d’angolo che hanno portato ai goal di Thuram.

Marcus Thuram è partito forte, fortissimo. Con la doppietta di testa contro l’Ajax sono cinque i goal messi a segno nelle prime cinque partite ufficiali tra campionato e Champions. 

Il francese ha usato ancora la testa – tre dei cinque goal arrivati con questo fondamentale, per anni uno dei suoi punti deboli – per provare a cancellare definitivamente le critiche e le ironie per i sorrisi nel dialogo con il fratello Khephren durante Juventus-Inter.

Sempre rimanendo sui singoli, per Chivu sono arrivate risposte positive anche da De Vrij: l’olandese, mai in campo in questa stagione, è stato schierato titolare al centro della difesa e ha offerta una prova solida e affidabile. Dimarco ha dato segnali di crescita, mentre Pio Esposito conferma non solo di avere un potenziale enorme, ma di essere già pronto all’occorrenza.