Simons, Bynoe-Gittens e i migliori talenti della Youth League 2021-22

Un infortunio ha costretto Bynoe-Gittens a saltare le prime quattro partite di questa edizione della Youth League, ma una volta che è tornato in campo lo ha fatto da dominatore.

Il talento diciassettenne ha segnato sei goal in cinque partite con la maglia del Borussia Dortmund. Ha realizzato una doppietta ed ha trasformato il penalty decisivo nella sfida con il Manchester United degli ottavi di finale che si è conclusa ai calci di rigore.

L’esterno inglese, arrivato nel 2020 dal Manchester City, ha anche già fatto il suo debutto in prima squadra.

Quando la Dinamo Kiev è stata sorteggiata in un girone che comprendeva anche Barcellona, Bayern Monaco e Benfica, sono stati in molti a pronosticare una sua prematura eliminazione. In realtà, la compagine ucraina è riuscita a spingersi fino agli ottavi di finale e lo ha fatto grazie alle ottime prestazioni di Diallo.

Ha segnato cinque goal nelle prime quattro partite, realizzando due doppietta: una nella vittoria esterna per 4-0 sul Bayern e un’altra nel 4-1 interno contro il Barcellona.

Il suo exploit gli sono valsi i paragoni con Sadio Mané e grandi squadre come Manchester City, Borussia Dortmund e Barcellona l’hanno già messo nel loro mirino.

Ha segnato cinque goal e sfornato sette assist nelle otto partite giocate nel torneo. Se si parla di numeri complessivi, nessuno ha fatto meglio di lui.

L’attaccante diciannovenne ha marcato oltre trenta goal con l’Under 19 del Borussia Dortmund nella stagione 2021-22 e per la sua capacità di trovare la porta, ma anche di aprire spazi per i compagni, è già stato paragonato ad Harry Kane.

Il giovane nazionale svizzero ha sbagliato un rigore decisivo contro l’Atletico Madrid nei quarti di finale, ma nessuno può comunque togliergli un posto tra i migliori giocatori di questa edizione della Youth League.

Se quella del PSG è stata una delle squadre più belle e divertenti da guardare nel corso del torneo, lo si deve anche alla velocità e ai dribbling di Gassama.

Sistemato da esterni di sinistra, il talento diciottenne ha segnato cinque goal e fornito due assist, spingendo la sua compagine fino ai quarti di finale.

Per lui si parla già dell’interesse contratto di società di Premier League e Bundesliga e la sensazione è quella che il ragazzo sia pronto a trasferirsi pur di trovare spazio in prima squadra.

Essendo uno dei giocatori più ‘anziani’ del torneo, vederlo in cima alla classifica dei marcatori non rappresenta probabilmente una grande sorpresa. In questa Youth League comunque, Hansen ha confermato con le sue prestazioni di avere grande talento.

In sole quattro presenze ha segnato sette goal e sfornato quattro assist ed è entrato in tutte le azioni da rete del 5-2 con la quale la compagine danese si è imposta sul campo del Trabzonspor.

Quando il Mditjylland è stato eliminato dal Benfica, lui aveva già lasciato il club per trasferirsi al Nordsjaelland, dove si è fin da subito guadagnato il suo spazio in prima squadra.

Iturbe si è allenato per la prima volta con la prima squadra dell’Atletico Madrid quando aveva appena quattordici anni e in questa edizione della Youth League ha ampiamente dimostrato perché è considerato l’erede di Jan Oblak.

L’estremo difensore diciottenne ha subito solo sei goal nelle prime sette partite del torneo, prima che il Salisburgo si scatenasse in semifinale rifilando un netto 5-0 ai Colchoneros.

Il momento più alto per lui nel corso della competizione, è coinciso con un rigore parato a Bradley Fink. In quella partita, che si è chiusa sulla’1-0, ha effettuato altri interventi molto importanti.

Anche se i suoi numeri complessivi (due goal e due assist) possono far pensare che Kameri non sia stato tra i giocatori più decisivi di questa edizione della Youth League, i fatti invece dicono che è stato il miglior giocatore in assoluto di una squadra che è riuscita a spingersi fino alla finale.

Capace di giocare sia da trequartista che largo a sinistra, il gioiello diciottenne è risultato fondamentale con i suoi movimenti e la sua capacità di creare occasioni.

In semifinale, contro l’Atletico Madrid, ha segnato un gran goal e sfornato un assist.

Sono in molti a pensare che a Massimiliano Allegri manchi nella sua rosa un elemento come Miretti ed è per questo motivo che in tanti lo vorrebbero impegnato con frequenza in prima squadra in questo finale di stagione.

Il suo modello e Kevin De Broyne e non è quindi un caso che sia particolarmente bravo a giocare tra le linee e a creare occasioni per i suoi compagni di squadra.

Nel torneo, che per la Juventus si è interrotto in semifinale, ha segnato due goal, entrambi contro squadre inglesi: uno contro il Chelsea e l’altro contro il Liverpool.

Moreira è stato lasciato in panchina nella partita d’esordio che il Benfica ha perso 4-0 contro la Dinamo Kiev. Da allora la cosa non è più ripetuta.

Ha giocato da titolare tutte le altre gare ed è stato tra i trascinatori di una squadra che, per la quarta volta, è riuscita a spingersi fino alla finale.

E’ stato il vero ‘fattore X’ dell’attacco dei lusitani. Ha segnato quattro goal e fornito quattro assist ed il suo contributo è stato fondamentale nei quarti contro i connazionali dello Sporting.

C’è una cosa che racconta meglio di qualsiasi cosa quanto bene abbia fatto Cisse Sandra in questa Youth League: non ha potuto prendere parte all’ultima partita della fase a gironi contro il PSG, perché si stata preparando a sfidare il PSG del ‘grandi’, quello di Messi e Mbappé, in Champions League.

Ha segnato cinque goal in sei partite, tra i quali spiccano i due contro il Manchester City che hanno permesso alla compagine belga di imposti per 5-3.

Da allora ha segnato anche nel suo match d’esordio in prima squadra e sebbene a quella rete non ne siano seguite altre, ha continuato a fare esperienza e a collezionare sporadiche apparizioni.

Figlio dell’ex difensore di Inter, Milan e Croazia, Roko sembra destinato a seguire le orme del padre e quindi ad arrivare a giocare ai più alti livelli del calcio europeo.

Un goal in finale gli consentirebbe di laurearsi capocannoniere del torneo, visto che sin qui in Youth League ha messo a segno sette reti in otto gare.

Per quelle che sono le sue caratteristiche, è stato paragonato a Dusan Vlahovic ed Erling Haaland e la sensazione è che sarà titolare in prima squadra nella prossima stagione.

Probabilmente il miglior giocatore in assoluto in termini di costanza di rendimento nel corso di tutta la competizione.

Simons è stato schierato da ‘falso nove’ ed ha segnato quattro goal accompagnati da sei assist in sette partite. Per quanto fatto, si è guadagnato un posto nella rosa della prima squadra guidata da Mauricio Pochettino.

L’ex prodigio del Barcellona potrebbe anche lasciare il PSG la prossima estate e questo perché cerca maggiore spazio tra i ‘grandi’. Giocare contro i suoi coetanei non rappresenta più una sfida per lui.

La Juventus dovrà cercare il sostituto di Paulo Dybala la prossima estate, ma a detta di molti sarà il suo connazionale Soule a raccoglierne tra qualche anno l’eredità.

Il talento diciannovenne ha tutte le carte in regola per diventare un trequartista di prim’ordine in futuro e i due goal, accompagnati da tre assist, messi a segno in questa edizione della Youth League, rappresentano solo un minimo esempio di ciò che può fare.

E’ stato già convocato un paio di volte in Nazionale maggiore e, sebbene abbia sbagliato il penalty decisivo nella semifinale con il Benfica finita ai rigori, può guardare a quanto fatto con grande soddisfazione.

L’MTK Budapest non è riuscito a superare il secondo turno del percorso campioni della Youth League, nonostante questo però, a Vencsa sono bastate quattro partite per meritarsi un posto tra i dieci migliori marcatori della competizione.

Ha infatti segnato cinque goal, ai quali vanno aggiunti anche due assist.

E’ stato prelevato dal Lommel, società belga di proprietà del City Football Group, e quindi tutto lascia pensare che, qualora il suo percorso di crescita dovesse andare avanti in questo modo, un giorno ci sarà il Manchester City nel suo futuro.

Forse il gioiello più splendente di questa edizione della Youth League. Ha giocato tutte le partite da titolare, nonostante non avesse ancora compiuto sedici anni prima della sfida persa contro il Salisburgo nei quarti di finale.

Ha giocato contro avversari tre o quattro anni più grandi di lui, ma lo ha fatto da leader vero del centrocampo e questo grazie alla sua straordinaria capacità di recuperare palla e servire in maniera illuminante i compagni.

Il Bayern Monaco si è già messo sulle sue tracce, ma il PSG spera di poter trattenere questo ragazzo che sembra avere tutte le carte in regola per diventare un top player nel suo ruolo.