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Sheriff Tiraspol GFXGOAL

Alla scoperta dello Sheriff Tiraspol: capitale sportiva della Transnistria

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Transnistria. Non è un errore da tastiera da smartphone, ma il nome dello Stato cuscinetto tea Moldavia e Russia.

Nazione ufficialmente non riconosciuta dalle Nazioni Unite, ma che negli ultimi anni sta rivendicando il proprio posto nel mondo. Anche grazie allo sport.

Alfiere delle istanze autonomiste della Transnistria è lo SheriffTiraspol, da anni padrone indiscusso del calcio moldavo con un occhio - anzi tutti e due - ammiccanti verso l'amica Russia.

  • CHE COS'E' LA TRANSNISTRIA

    Il nome significa letteralmente "Al di là del Dnestr", fiume che scorre tra il confine orientale della Moldavia e che fa da confine geografico naturale con l'Ucraina. Come molti dei territori annessi dall'URSS, ha rivendicato la propria indipendenza al momento della dissoluzione del blocco sovietico, dichiarandosi stato autonomo nel settembre del 1990, un anno prima di quanto fece la stessa Moldavia.

    Spinte autonomiste sfociate in una guerra che dal marzo a luglio del 1992 vide contrapposti l'esercito russo a quello moldavo, e culminate con la creazione di uno stato cuscinetto tra Russia, Moldavia e Ucraina: la Transnistria.

    Pur facendo parte della Moldavia a livello geografico, la regione si è sempre considerata un'entità a se stante, a partire dall'impostazione politica. La Transnistria ha un proprio Governo e una propria moneta, entrambe non riconosciute dalla comunità internazionale.

    A frenare il percorso di indipendenza dello stato ex sovietico è stata però proprio la Russia. Malgrado i pareri favorevoli di Unione Europea, Stati Uniti e Ucraina a un processo di autonomizzazione volto a riconoscere alla Transnistria la propria territorialità, l'interesse russo di mantenimento dello status quo e di una regione cuscinetto a sé favorevole al confine estremo orientale con l'Europa ha di fatto bloccato gli sviluppi autonomisti.

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  • LO SHERIFF...

    Cuore pulsante della Trasnistria è la città di Tiraspol, capitale del Paese sul piano politico tanto su quello sportivo. Lo Sheriff gioca nel campionato moldavo e da diversi anni fagocita le avversarie, vincendo 21 campionati sui 31 disputati dal momento dell'istituzione della competizione

    Ma da qualche tempo ha iniziato ad affacciarsi anche nel panorama europeo con sempre maggiore vigore. Per anni la squadra di Tiraspol ha preso sempre parte ai turni preliminari delle coppe europee senza particolare successo. Poi nel 2021 la svolta: la prima storica qualificazione alla fase a gironi della Champions League e la clamorosa vittoria in casa del Real Madrid.

    Quest'anno invece lo Sheriff giocherà l'Europa League, affrontando per la seconda volta nella sua storia una squadra italiana. La Roma di José Mourinho sarà la seconda formazione nostrana a recarsi in Transnistria dopo l'Inter nel 2021.

    Un'occasione, oltre che per far bene e ottenere maggiore prestigio in ambito internazionale, anche per spostare i riflettori della comunità europea sulla regione.

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  • E LO SCERIFFO

    La squadra di calcio della città fa parte dell'universo della Sheriff, una holding da oltre 4 miliardi di dollari praticamente plenipotenziaria in Moldavia.

    Il gruppo è attivo in diverse attività industriali: dai carburanti alla televisione, passando per il settore alimentare e l'editoria fino ad arrivare alla lavorazione del tabacco.

    Una holding che rappresenta il cuore finanziario della Moldavia e che fa riferimento a VictorGusan. Un personaggio controverso, con un passato nel KGB e che come molti altri magnati provenienti dall'est Europa ha approfittato della dissoluzione del gigante sovietico per mettere le mani sugli asset strategici del proprio Paese.

    Su di lui si sa poco altro ma è legata a un suo possibile soprannome la denominazione del gruppo industriale. Secondo una versione mai ufficialmente confermata ma mai del tutto smentita, il soprannome di Gusan ai tempi del KGB sarebbe stata quella di "Sceriffo". Sheriff, appunto, dal quale avrebbe tratto il suo nome la sua holding e in seguito anche la squadra di calcio.

    Soprannomi o meno l'oligarca Gusan è uno degli uomini più potenti della regione e considerato da molti l'eminenza grigia del Governo della Transnistria, al punto da esserne il vero e proprio Presidente ombra e uomo che indirizza le decisioni politiche di Vadim Krasnoselsky, attuale Capo di Stato.

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  • DOVE GIOCA LO SHERIFF

    A ospitare le gare casalinghe del club di Gusan è lo SheriffStadium, inaugurato nel 2002 dopo un biennio di costruzione e da oltre vent'anni scenario dei successi interni ottenuti dalla compagine cittadina.

    Il paradosso dello stadio è che pur trovandosi in un territorio che si sente indipendente, ha ospitato alcune gare della nazionale moldava. Un paradosso tra i tanti che ogni giorno rendono al tempo stesso affascinante e contraddittorio il mondo del calcio.

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  • ALLENATORE ITALIANO

    Nella parabola europea dello Sheriff c'è anche un po' di Italia. A guidare il club di Tiraspol è RobertoBordin, ex centrocampista del Napoli che una volta lasciato il calcio giocato ha deciso di dedicarsi alla carriera di allenatore.

    Pur accumulando diverse esperienze da vice in Italia tra le diverse categorie del nostro calcio, Bordin ha trovato l'America trasferendosi in Moldavia.

    La prima esperienza allo Sheriff risale al 2016, ai tempi in cui la squadra non aveva ancora ottenuto la visibilità internazionale della quale andava alla ricerca da tempo.

    Sotto gli occhi dello sceriffo Gusan, l'italiano ha vinto tre campionati e 2 coppe di Moldavia tra il 2016 e il 2023, inframezzando le due esperienze alla guida dello Sheriff con quella sulla panchina del Nefti Baku e con la nazionale moldava.

    Bordin ha ora la possibilità di tornare ad allenare in Italia, aprendo le porte del proprio stadio alla Roma il prossimo 21 settembre nella gara inaugurale del girone G di Europa League. Una bella occasione per mettere in mostra se stesso, il suo club e probabilmente l'intera Transnistria.

  • UN QUARTO D'ORA DI CELEBRITA'

    Pressoché sconosciuto fino a due anni fa, lo Sheriff ha ottenuto il suo wharoliano quarto d'ora di celebrità battendo niente popo di meno che il RealMadrid in Champions League nel 2021.

    I limiti tecnici dei moldavi sono emersi poi più avanti nella competizione, condannandoli a un'eliminazione annunciata in partenza.

    Ma quei tre punti corsari ottenuti al Bernabeu hanno contribuito all'accrescimento del loro pedigree europeo. E delle smanie indipendentiste del Governo di casa.

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  • AMBIZIONI FUTURE

    Con una copertura finanziaria praticamente paragonabile agli Stati imprenditori della penisola Araba affacciatisi da una decina di anni sulla scena calcistica europea, lo Sheriff ora punta a ritagliarsi il proprio spazio nel mondo.

    La missione del club, oltre che sportiva, è anche e soprattutto politica. Tramite un'abile operazione di sportwashing, lo Sheriff punta ad emendare le controversie legate al suo proprietario, accusato tra le varie cose anche di spionaggio internazionale e di aver goduto per anni del sostegno russo tramite agevolazioni fiscali e forniture di materie prime praticamente a costo zero per aumentare l'influenza economica della Transnistria al fine da renderla impermeabile ad eventuali spinte europeiste.

    Il calcio è in grado di rendere accettabile e presentabile, ma soprattutto riconoscibile, una nazione molto più di quanto possano fare anni e anni di mediazioni diplomatiche.

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