
Serie A, il Pagellone del calciomercato: Napoli fa la voce grossa, Milan in confusione, Inter timorosa, Juventus sul gong, Como no-limits
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ATALANTA 5,5
La gestione di Lookman, rimasto a Bergamo da separato in casa, rischia di condizionare completamente la stagione nerazzurra. La cessione di Retegui è un capolavoro finanziario, ma l'investimento su Krstovic non è da sottovalutare. Sono arrivate alternative di buon livello come Zalewski e Musah ma l'undici titolare non sembra essere superiore a quello dello scorso anno.
BOLOGNA 6,5
Sono andati via due pilastri come Beukema e Ndoye, venduti a ottime cifre, ma Sartori ha sempre la risposta pronta: Vitik e Heggem hanno già dato segnali incoraggianti, Rowe ha qualità interessanti. L'innesto di Zortea non va sottovalutato, le scommesse Immobile e Bernardeschi alzano il tasso d'esperienza internazionale della rosa.
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CAGLIARI 5,5
Solo in extremis è arrivato un vero sostituto di Piccoli, un numero 9 di riferimento come Belotti, ma le operazioni Esposito e Folorunsho potrebbero rivelarsi estremamente fortunate. Con Palestra il Cagliari ha cercato di replicare il colpo Zortea, da tenere d'occhio il turco Kilicsoy. La sensazione però è che manca qualcosa per vivere una stagione senza grossi patemi.
Getty ImagesCOMO 8
Per il secondo anno consecutivo il Como è protagonista assoluto del mercato italiano: sono arrivati talenti corteggiati da mezza Europa come Baturina e Jesus Rodriguez, giovani di sicuro avvenire come Jacobo Ramon e Addai, giocatori di livello internazionale come Morata, Kuhn e Diego Carlos, ma soprattutto sono rimasti Nico Paz e Diao, nonostante le super offerte arrivate dalla Premier League. Asticella alzata, rosa profonda e con tante alternative di qualità. Circa 100 milioni investiti per puntare a un posto nelle prossime Coppe Europee.
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CREMONESE 7
Aver regalato Jamie Vardy al calcio italiano vale almeno mezzo punto in più, ma la Cremonese, al di là del colpo da cinema sul gong, si è mossa con concretezza consegnando a un allenatore affidabile come Nicola rinforzi mirati per la lotta-salvezza come Baschirotto, Bondo, Terracciano, Pezzella, Audero, Payero e Sanabria. Occhio a Zerbin, partito fortissimo con la maglia grigiorossa, e agli ultimi arrivi Sarmiento, che prometteva benissimo al Brighton, e Faye, difensore mancino transitato da Barcellona.
FIORENTINA 7,5
Commisso ha mantenuto le promesse, rinnovando Kean e De Gea, riscattando Gudmundsson e trattenendo tutti i pezzi pregiati, da Dodo a Comuzzo fino a Gosens. E per alzare il livello della rosa non ha badato a spese, portando a Firenze Piccoli, Sohm, Nicolussi Caviglia e Fazzini, dopo aver inaugurato la campagna acquisti con un campione assoluto come Edin Dzeko. Le richieste di Pioli sono state accontentate, ci si aspetta che la Viola possa ambire a lottare per un posto in Champions League.
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GENOA 6
Oltre 50 milioni di attivo, grazie soprattutto alle cessioni di De Winter e Ahanor, e una squadra che sulla carta appare rinforzata rispetto allo scorso anno: Ostigard può comporre con Vasquez una coppia affidabile, trequarti totalmente rivoluzionata con giocatori di livello internazionale come Gronbaek e Stanciu, un talento come Valentin Carboni da coccolare e valorizzare. Tanto passerà dalla vena realizzativa di Colombo, chiamato a non far rimpiangere Pinamonti: stagione importantissima per l'ex Milan.
INTER 5,5
Due grandi obiettivi non centrati (Lookman e Kone), un cambio a sorpresa in difesa sul gong (Akanji per Pavard), circa 75 milioni di euro spesi per tre alternative tutte da testare (Bonny, Diouf, Luis Henrique), un colpo messo a segno con largo anticipo che promette benissimo (Sucic): ci si aspettava tutt'altro mercato dall'Inter nell'estate dei cambiamenti, della separazione con Inzaghi, del post Monaco di Baviera. Si pensava potesse arrivare qualche cessione eccellente ma necessaria per bilancio ed equilibri, ringiovanire la difesa, aggiungere fantasia e imprevedibilità alla fase offensiva: niente di tutto questo.
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JUVENTUS 6,5
Dopo settimane di stallo, la Juve ha centrato due colpi importanti sul gong con Zhegrova e Openda, che rendono la prima linea bianconera una delle più complete e assortite del campionato. Aggiudicarsi uno degli svincolati eccellenti dell'estate, David, non è roba da poco, restano però dubbi sul pacchetto arretrato e sulla profondità della rosa sugli esterni. Il vero colpo? Il rientro di Bremer.
LAZIO SV
Poco da dire: un'estate da spettatori, col mercato bloccato dalla Figc per non aver rispettato l'indice di liquidità. Per questo Sarri dovrà trovare nuove risorse all'interno del parco-giocatori già di proprietà: da qui il rilancio di elementi che erano finiti in secondo piano come Dele-Bashiru o la valorizzazione di giovani come Provstgaard e Cancellieri.
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LECCE 5
Stavolta serve davvero una "corvinata" per far svoltare la stagione al Lecce, impoverito dalle cessioni di due giocatori-chiave come Krstovic e Baschirotto: Stulic ha buoni numeri ma è tutto da verificare in Italia, tra Siebert e Tiago Gabriel (arrivato a gennaio ma praticamente quasi mai visto lo scorso anno) si cerca un partner affidabile per Gaspar. E poi c'è Camarda, che ha bisogno di giocare ma che rischia di dover crescere in fretta per essere un 9 da lotta-salvezza.
GOALMILAN 5
Quasi 170 milioni incassati dalle cessioni, una rifondazione profonda che lascia però un senso evidente di confusione, di incompletezza, di impotenza. Il Milan ha perso Reijnders e Theo e non è riuscito a centrare i due obiettivi dichiarati del mercato per colmare le due lacune più evidenti della rosa: un difensore centrale di livello europeo e un centravanti 'alla Giroud'. Lo smacco Archie Brown, la telenovela Boniface, i corteggiamenti senza effetto a Hojlund e Akanji (arrivati sì in Italia, ma altrove), l'illusione Vlahovic, il braccio di ferro perso con il Club Brugge per Jashari, le dichiarazioni di Tare su Gimenez e Dovbyk: non un mercato da Milan. Modric è un lusso anche a 40 anni ma Allegri è stato accontentato solo con Rabiot, a poche ore dal gong. Il voto può cambiare solo se Nkunku torna quello di Lipsia...
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NAPOLI 8
Fatte le dovute proporzioni, il Napoli ha deciso di intraprendere la stessa strada del Liverpool: non cullarsi sugli allori dopo un titolo ma alzare ulteriormente il livello della rosa investendo senza indugi. De Bruyne è il colpo-copertina ma il vero attestato di forza è arrivato dopo l'infortunio di Lukaku: pianificare (tra prestito e riscatto) una spesa da 50 milioni a pochi giorni dalla fine del mercato è roba da top club. Con Beukema, Lang, Lucca, Gutierrez e Elmas anche le rotazioni in ottica Champions sono più gestibili per Conte.
PARMA 5,5
Una serie di innesti esotici (attenzione a Ordonez, di cui in Argentina si parla un gran bene) e il colpo di coda che può indirizzare la stagione, l'innesto di un attaccante concreto e affamato come Patrick Cutrone, subito decisivo all'esordio. Ma il Parma ha soprattutto ceduto benissimo: più di 80 milioni ricavati da Man, Sohm, Bonny e Leoni, con quest'ultimo ceduto solo alle condizioni dettate da Cherubini e Krause. Rischia però di aver impoverito troppo la rosa.
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PISA 6,5
Tra i mercati più stuzzicanti ed enigmatici della Serie A: sono arrivati giocatori affidabili e già testati come Aebischer Nzola, elementi di grandissima esperienza ma dal chilometraggio decisamente elevato come Cuadrado e Albiol, e talenti che possono accendere la fantasia dei tifosi nerazzurri come Calvin Stengs e Lorran. A Gilardino il compito di mixare gli ingredienti con sapienza e in tempi rapidi.
Getty ImagesROMA 6
Un mercato sufficiente quello dei giallorossi, impreziosito dall'avere resistito all'assalto dell'Inter per Manu Kone, che in questa squadra sposta decisamente gli equilibri. Tra i nuovi acquisti il colpo più intrigante è sicuramente Evan Ferguson, che ha già mostrato in queste prime uscite di poter essere il 9 ideale per il gioco di Gasperini. Non tutto è andato come previsto: il corteggiamento a Sancho è andato troppo per le lunghe e ha lasciato un vuoto sulla trequarti, in difesa Ghilardi potrebbe non bastare e davanti la gestione di Dovbyk è un rischio grosso. La rosa sembra comunque attrezzata per poter lottare per le prime quattro posizione.
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SASSUOLO 6
Non sarà una stagione facile per il Sassuolo ma la società è riuscita a resistere ai tentativi per Lauriente e Pinamonti per consegnare a Grosso una squadra competitiva per la lotta salvezza. L'esperienza di Matic può essere importante, in difesa l'investimento su Idzes è sicuramente una delle operazioni più interessanti di questo mercato.
TORINO 5,5
È vero che sono arrivati giocatori di valore come Asllani, Ngonge, Simeone e Anjorin ma gli addii di Ricci e Milinkovic-Savic sono pesanti da assorbire: in particolar modo in porta il downgrade sembra evidente. Baroni dovrà paradossalmente fare i conti con l'abbondanza in attacco, con Zapata, Simeone e Adams a dividersi i minuti nel ruolo di centravanti: non un compito semplicissimo per l'ex tecnico della Lazio.
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UDINESE 5,5
L'Udinese ha perso in poche settimane i tre giocatori più importanti della squadra, rendendo ancor più difficile il lavoro di Runjaic: se per sostituire Bijol sono arrivati due giovani interessanti come Bertola e Goglichidze, davanti la coppia Lucca-Thauvin ha lasciato un vuoto ancor più difficile da colmare. Buksa e Bayo sembrano più delle alternative che dei possibili titolari, mentre per Zaniolo, colpo a sorpresa sul gong, Udine sembra l'ennesima ultima chance.
VERONA 5
Tante, troppe incognite e scelte discutibili nella caotica campagna acquisti veronese: la difesa è stata smantellata, con le cessioni importanti di Coppola, Ghilardi e Tchatchoua, ci si aspettava qualche innesto di maggiore qualità a centrocampo, mentre in attacco potrebbero arrivare piacevoli sorprese dal brasiliano Giovane e soprattutto dal nigeriano Gift Orban. Ma sulla carta la strada verso la salvezza appare decisamente in salita.
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