Segnali di Milan da Hojlund: prima apertura al trasferimento, cosa manca per vederlo in rossonero

Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, Hojlund sta maturando l’idea di lasciare lo United. Nonostante l’idea iniziale fosse quella di rimanere al Manchester per giocarsi le sue carte anche dopo l’arrivo di Sesko, nelle ultime ore la situazione è cambiata.

Questo perché i Red Devils, in un colloqui avuto con l’agenzia che cura i suoi interessi, gli hanno ribadito che per lui non c’è più spazio.

Negli ultimi giorni il Milan ha intensificato i contatti con il calciatore e ha registrato un’apertura da parte del centravanti: a Hojlund, infatti, la prospettiva di indossare il rossonero piace. Un segnale molto importante.

Il Milan vorrebbe chiudere la trattativa in pochi giorni per evitare l’inserimento di altri club che magari giocano la Champions: accelerata che potrebbe arrivare in caso di “sì” definitivo di Hojlund. Il Milan intanto lavora con lo United per trovare un’intesa: l’accordo sulla formula, prestito oneroso con diritto di riscatto, c’è già, ma non ancora sulle cifre.

Il Milan vorrebbe pagare il prestito 3-4 milioni e fissare il riscatto intorno ai 30-32 milioni, lo United chiede di più: 7-8 per il prestito per un affare complessivo di 40/45 milioni di euro bonus compresi. La forbice c’è, ma la volontà del calciatore potrebbe fare la differenza.

Nonostante i primi segnali di apertura da parte di Hojlund, il Milan lavora anche per non farsi trovare impreparato nel caso in cui l’affare non dovesse andare in porto. Quali sono le possibili alternative?

Nell’elenco ci sono Boniface del Bayer Leverkusen e Nicolas Jackson del Chelsea, senza dimenticare che al momento della cessione di Camarda al Lecce i rossoneri si sono informati sul prezzo di Krstovic, valutato 30 milioni bonus compresi. Vlahovic piace sempre tanto, ma al momento i suoi costi – cartellino e ingaggio – sono fuori dai parametri del club.