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Inter 2021 vs Inter 2024Goal

Scudetto di Conte VS Scudetto di Inzaghi, il confronto: da Hakimi a Darmian, da Brozovic a Calhanoglu, da Lukaku a Thuram, quale Inter è la migliore?

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Da Antonio Conte a Simone Inzaghi, una linea tricolore che ha riportato lo Scudetto all'Inter tra cambiamenti, conferme e un'impronta di gioco che è rimasta uguale ma si è evoluta nei suoi interpreti.

L'Inter 2021, quella di Hakimi e Lukaku, o l'Inter 2024, quella di Lautaro e Calhanoglu?

Le abbiamo messe a confronto, ruolo per ruolo, scegliendo la versione migliore tra le due Inter scudettate.

  • Handanovic SommerGetty

    HANDANOVIC VS SOMMER

    Nonostante lo Scudetto vinto, l'annata 2020-21 è stata quella che ha posto le basi della fine del ciclo di Handanovic tra i pali della porta dell'Inter. Tante critiche, alcune francamente ingiuste, per quello che comunque è stato uno dei migliori portieri della storia nerazzurra.

    In tal senso, se analizziamo le due annate, il duello non può che vincerlo Sommer: arrivato a fari spenti, tra lo scetticismo per l'età e il confronto con Onana, ma capace di sovvertire ogni tipo di pregiudizio con una costanza di rendimento da top assoluto.

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  • Skriniar PavardGetty

    SKRINIAR VS PAVARD

    31 partite da titolare e tre goal decisivi: al di là del valore assoluto, lo Skriniar dell'Inter di Conte è stato sicuramente più impattante rispetto a Pavard, condizionato in questa annata anche dagli infortuni. Nella fase cruciale della stagione, quella delle 11 vittorie consecutive, lo slovacco non ha saltato un minuto.

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  • De Vrij AcerbiGetty

    DE VRIJ VS ACERBI

    Acerbi è uno degli insostituibili di Inzaghi, totem di una difesa impenetrabile, ma il De Vrij dello Scudetto 2021 è stato un qualcosa di colossale. Miglior difensore della Serie A per distacco, semplicemente 'The Wall'.

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  • Alessandro BastoniGetty

    BASTONI 2021 VS BASTONI 2024

    Lo Scudetto 2021 ha rappresentato la consacrazione per un 21enne Bastoni, ma quello del 2024 ha fotografato la sua definitiva maturazione come giocatore e leader del gruppo nerazzurro. Oggi Bastoni non è solo un perno dell'Inter ma anche della Nazionale. Evolutosi con Inzaghi in un difensore 'box to box'.

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  • Hakimi DarmianGetty

    HAKIMI VS DARMIAN

    Duello impari nonostante la straordinaria applicazione e duttilità di Darmian, il top player dietro le quinte per Inzaghi. L'Hakimi nerazzurro era un treno che non conosceva fermate. Forse il vero uomo Scudetto insieme a Lukaku.

  • Nicolò BarellaGetty

    BARELLA 2021 VS BARELLA 2024

    Quella 2021 è stata forse sin qui la migliore versione di Barella in nerazzurro. Eletto non a caso miglior centrocampista della Serie A. L'ultimo Barella, invece, si è preso forse qualche pausa di troppo a cui non eravamo abituati.

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  • Brozovic CalhanogluGetty

    BROZOVIC VS CALHANOGLU

    Fa sorridere pensare che il Calhanoglu di oggi abbia iniziato il suo percorso proprio come sostituto d'emergenza di Brozovic. E che quell'adattamento si sia trasformato in una svolta clamorosa per lui e per l'Inter. Non ce ne voglia 'Epic Brozo', a sua volta trasformato da Conte finalmente in un giocatore imprescindibile, ma questo Calhanoglu fa storia a sé.

  • Eriksen MkhitaryanGetty

    ERIKSEN VS MKHITARYAN

    Anche qui non vogliamo soffermarci sul valore assoluto dei giocatori ma sull'impatto effettivo avuto sull'Inter. E in tal senso Mkhitaryan vince a mani basse: perché se il danese ha finito in crescendo, dopo un lungo periodo di adattamento, l'armeno non ha avuto bisogno di adattarsi a un nuovo ruolo che si è fatto calzare a pennello sin dal primo giorno in cui è arrivato all'Inter. Uomo ovunque di Inzaghi.

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  • Perisic DimarcoGetty

    PERISIC VS DIMARCO

    La carriera di Ivan Perisic parla per lui. Sotto questo aspetto è praticamente impossibile fare un paragone tra lui e Dimarco, ma nell'universo nerazzurro le cose cambiano. In quell'universo Dimarco è simbolicamente superiore a Perisic. Perché è l'uomo del popolo, specie dopo quest'ultimo Scudetto, che corona la sua migliore stagione in carriera. Per questo motivo al di là dell'aspetto simbolico va sottolineata la costanza di rendimento, questa spesso sconosciuta al croato.

  • Lukaku ThuramGetty

    LUKAKU VS THURAM

    Forse il dibattito dell'anno in casa nerazzurra dopo l'addio di Big Rom quest'estate. Tutti però sono d'accordo sul fatto che il Lukaku 20/21 era un qualcosa di ingiocabile. Devastante con i suoi 24 goal in campionato, immarcabile per qualunque difesa. Il Lautaro di quest'anno, e per certi versi anche di più.

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  • Lautaro MartinezGetty

    LAUTARO 2021 VS LAUTARO 2024

    Il primo vero grande Lautaro all'Inter si è visto proprio nell'anno dello Scudetto di Conte e della famosa 'Lu-La'. Ma non esiste comunque paragone con il Lautaro di quest'anno, arrivato (forse) al livello più alto della sua maturazione calcistica. Leader tecnico e carismatico, mostruosamente concreto ed incisivo.

  • Conte InzaghiGetty

    CONTE VS INZAGHI

    Confronto ancora difficile da poter fare. Conte è da anni uno dei migliori allenatori al mondo, checché se ne dica dei suoi metodi alla lunga troppo duri da mandar giù per i giocatori. Inzaghi lo sta diventando: ha sfiorato una clamorosa Champions e si è preso finalmente uno Scudetto che meritava. Riaggiorniamoci tra qualche anno.

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  • Inter 2024Getty

    INTER 2021 O INTER 2024?

    Il confronto ruolo per ruolo è stato equlibratissimo e si è concluso con 6-5 a favore dell'Inter di Inzaghi.

    Parliamo del resto di due squadre parecchio simili, sia negli uomini in campo che nell'impronta di gioco. Tuttavia possiamo considerare l'Inter scudettata di Inzaghi per certi versi un'evoluzione di quella di Conte. Forse meno travolgente ma più matura e strutturata.

    Ha perso Lukaku e Hakimi (forse l'unico realmente non rimpiazzato), ma ha trovato una solidità ancor maggiore con tutti gli uomini giusto al posto giusto. Con Inzaghi che ha trasformato quelli che sulla carta sembravano dei downgrade in clamorosi upgrade. Thuram ne è l'esempio lampante. Meno prime donne, un livello di gioco europeo e una netta superiorità tecnica sugli avversari che non si vedeva da tempo.

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