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Sempre e comunque nel segno di Lautaro Martinez. L'argentino in maglia numero 10 scrive una pagina di storia del calcio italiano all'Arechi.
Il numero 10 entra in campo nel secondo tempo e trascina l'Inter in vetta alla classifica travolgendo la Salernitana con un poker d'autore che proietta i nerazzurri al primo posto a braccetto con il Milan. Per il Toro è già doppia cifra in questa stagione: 9 goal in Serie A e uno in Champions League. A coronamento di un momento di forma semplicemente straordinario.
A pochi giorni dalla sfida contro il Benfica, di fatto già importantissima per le sorti dell'Inter in Champions League, Simone Inzaghi effettua diverse rotazioni all'interno dell'undici titolare nerazzurro per gestire in maniera oculata le forze: dal primo minuto, infatti, giocano Carlos Augusto, Sanchez e Klaassen, con Lautaro Martinez a guardare i compagni dalla panchina. Quantomeno inizialmente.
A guidare l'attacco meneghino c'è l'inedita coppia formata da Thuram e dal Niño Maravilla che, in avvio, fanno subito vacillare la retroguardia campana: il colpo di testa del numero 9 viene smanacciato in corner da Ochoa, mentre il tentativo del cileno a colpo sicuro si spegne incredibilmente alto. Un minuto più tardi altro blitz aereo di Thuram e sfera a lato di pochissimo.
Il primo segmento di gara dell'Inter è giocato su altissime frequenze, ma la Salernitana rimane in piedi e inizia a risalire gradualmente la china, presentandosi per due volte dalle parti di Sommer: il piazzato di Kastanos sfuma a lato per una questione di centimetri, mentre il mancino di Jovane Cabral ha potenza ma non precisione.
Nella ripresa Inzaghi aspetta soltanto otto minuti prima di rivoluzionare il proprio assetto: fuori Sanchez, Calhanoglu e Klassen. Dentro Lautaro Martinez, Asslani e Mkhitaryan.
Il tecnico piacentino si gioca dunque l'artiglieria pesante e la mossa paga subito: dieci minuti dopo il suo ingresso in campo, Lautaro si avventa sul preciso scarico di Thuram e infila Ochoa griffando il vantaggio interista.
La Salernitana, dal canto suo, reagisce subito e trova l'immediato pari con Legowski, poi vanificato dalla posizione di offside. E così l'Inter conserva il vantaggio sino all'imbocco dell'ultimo quarto d'ora quando la splendida triangolazione tra Lautaro e Barella culmina nel secondo sigillo di giornata del 10 argentino.
Eppure non finisce qui, perché Thuram, nel finale, viene agganciato in area da Lovato e si procura il calcio di rigore che permette a Lautaro Martinez di portarsi a casa il pallone. A pochi secondi dal novantesimo, il capocannoniere del campionato colpisce per la quarta volta, convertendo il cross basso di Carlos Augusto. Finisce 0-4.
