Ronaldo e gli altri: tutti i portoghesi della storia della Juventus

Nell'estate 1988 sbarca a Torino un 23enne trequartista proveniente dal Porto, Rui Barros: pressochè sconosciuto ai più, colpisce soprattutto per la taglia S, essendo alto intorno al metro e 60.

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Velocissimo e dotato di ottima tecnica, nella prima stagione sfrutta l'effetto sorpresa segnando 12 goal in campionato; l'anno successivo, nonostante appena 2 segnature in campionato, contribuisce alla vittoria in Coppa Italia e Coppa UEFA per poi proseguire in Francia una buona carriera.

Centrocampista elegante ma di sostanza, è insieme a Didier Deschamps il primo acquisto del nuovo corso della Juventus targato Lippi & Moggi. La prima stagione è eccellente: segna un goal nella sfida scudetto contro il Parma a gennaio, e in generale si dimostra il miglior acquisto dall'estero dell'estate 1994.

La stagione successiva, nonostante la vittoria della Champions League (e un goal in semifinale a Nantes), guai fisici e incomprensioni con Marcello Lippi ne determinano la separazione, non del tutto amichevole, destinazione Borussia Dortmund.

Nel 2007 la Juventus torna in Serie A dopo Calciopoli e si regala il centrocampista del Lione - con un passato al Chelsea e un soprannome che dovrebbe essere una garanzia: "La lavatrice", che prende palloni "sporchi" e li restituisce "puliti".

La realtà sarà ben diversa: lento e impacciato, resterà alla Juventus per tre anonime stagioni, senza incidere nè fare breccia nel cuore dei tifosi. Riuscirà a riscattarsi una volta passato all'Atletico Madrid.

Sempre nell'estate 2007, arriva a Torino anche Jorge Andrade: esperto difensore centrale, colonna della Nazionale portoghese, punto di forza di un Deportivo La Coruna che si sta facendo largo in Europa.

Le condizioni fisiche di Andrade si compromettono pesantemente già il 23 settembre 2007, quando alla 4^ presenza contro la Roma si infortuna gravemente alla rotula del ginocchio destro. Nonostante interventi chirurgici e consulti a ripetizione, la sua carriera si conclude con quella partita.

L'arrivo di Joao Cancelo alla Juventus nell'estate 2018 ha preceduto di qualche giorno quello del suo connazionale Ronaldo: dettaglio non casuale, come si è poi capito. Entrambi infatti sono assistiti dal potente procuratore Jorge Mendes, deus ex machina dell'operazione che ha permesso a CR7 di liberarsi dal Real Madrid.

I 40 milioni pagari al Valencia per Cancelo, che non era stato riscattato dall'Inter dopo la buona stagione disputata in prestito, hanno rappresentato insomma un doppio investimento: sul terzino titolare designato per la fascia destra e su una clamorosa opportunità di mercato trasformatasi poi in realtà.