Pubblicità
Pubblicità
Bayern Munich FC Hollywood GFXGOAL

Il ritorno dell'FC Hollywood? Il Bayern Monaco è in un pasticcio tutto suo

Pubblicità

Al culmine delle speculazioni sul futuro di David Alaba a Monaco nel 2020, a Thomas Müller venne chiesto se le lunghe trattative contrattuali influissero sulle prestazioni dell'austriaco.

"David non è affatto influenzato da questo - dichiarò a 'Sky Sport' - E' interessante anche per il pubblico: è bello quando nel club c'è un po' di dramma. Mi piaceva leggere quella roba sull'FC Hollywood, ora posso ammirarla dal vivo!".

Quel particolare episodio, alla fine, non ha avuto un esito felice per il Bayern, poiché Alaba si è trasferito al Real Madrid a parametro zero. Di certo, però, nulla era in confronto al caos attuale che ha inghiottito il club.

Da inizio anno ci sono stati licenziamenti, liti nello spogliatoio e tristi sconfitte che hanno fatto parlare di un ritorno dell'FC Hollywood dopo periodi di relativa stabilità. Di conseguenza, da quelle parti ora c'è il timore reale che la stagione, partita con speranze di 'Triplete', si concluda senza neanche la vittoria della Bundesliga per la prima volta dal 2012.

  • Lothar Matthaus Bayern Munich 1992Getty

    FC Hollywood: le origini della storia

    Il soprannome di FC Hollywood venne coniato negli anni '90, probabilmente il periodo più turbolento nella storia del Bayern, un'epoca in cui grandi campioni come Lothar Matthäus, Jürgen Klinsmann, Stefan Effenberg e Mario Basler facevano notizia dentro e fuori dal campo, e la società divenne una giostra di allenatori.

    Tuttavia, il potere dei giocatori è stato a lungo una caratteristica del club.

    Alla fine della prima era d'oro del Bayern negli anni '70, un 'golpe' nello spogliatoio portò all'esonero dell'allenatore Gyula Lorant. I giocatori volevano che il suo assistente, Pal Csernai, subentrasse in maniera definitiva, ma il presidente Wilhelm Neudecker alla fine scelse Max Merkel.

    I giocatori si ribellarono ancora, votando all'unanimità (16 a 0) contro la nomina dell'austriaco. Neudecker si dimise e il suo posto venne preso da Willi O. Hoffmann. Csernai continuò ad allenare, anche se a dettare legge furono Paul Breitner, Karl-Heinz Rummenigge e Uli Hoeness.

    "Per la prima volta nella storia del calcio tedesco, alcuni giocatori hanno sostituito un intero club", ha scritto Thomas Huetlin nel suo libro 'Gute Freunde'.

    Da allora una squadra non ha mai esercitato lo stesso livello di potere, ma rimane la convinzione che l'allenatore sia l'anello più debole in casa Bayern. E gli eventi recenti hanno fatto ben poco per modificare questa percezione.

  • Pubblicità
  • Julian Nagelsmann Bayern 2022-23Getty Images

    L'addio di Nagelsmann

    La tempistica del licenziamento di Julian Nagelsmann ha scioccato il mondo del calcio, con l'annuncio arrivato nella tarda serata di un giovedì durante la recente pausa internazionale.

    Certo, il rendimento del Bayern Monaco in Bundesliga era traballante a causa del secondo posto in classifica dietro al Borussia Dortmund, ma i bavaresi avevano comunque ottenuto otto vittorie su otto incontri in Champions League, battendo il PSG sia all'andata che al ritorno agli ottavi di finale.

    A coloro che seguivano da vicino la squadra, però, era chiaro che qualcosa dietro le quinte non funzionasse.

    Nagelsmann non aveva mai nascosto il suo desiderio di allenare il Bayern. Anche durante la sua permanenza all'Hoffenheim, aveva ammesso che questo fosse il lavoro dei suoi sogni.

    Tuttavia, al Bayern, alcuni personaggi avevano la sensazione che Nagelsmann si godesse un po' troppo i riflettori, che credesse di essere la 'star' dello spettacolo: secondo i rumors, alcuni giocatori pensavano che fosse pronto ad attribuirsi tutti i meriti, tralasciando quelli della squadra.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • neuer-nagelsmann(C)Getty Images

    "La cosa più brutale vissuta nella mia carriera"

    Le origini delle tensioni sono da ricercare nel licenziamento, voluto da Nagelsmann, di Toni Tapalovic, allenatore dei portieri: una scelta accolta malissimo da Manuel Neuer.

    La 'Bild' ha riportato tutta la delusione dell'estremo difensore, convinto come questo episodio fosse "la cosa più brutale vissuta in carriera": una decisione forte, legata alla convinzione che alcuni aspetti privati uscissero al di fuori dell'ambiente di lavoro.

    Nagelsmann ha così dato il via ad una vera e propria caccia alla 'talpa': "Tutto questo mi dà molto fastidio. La persona che fa trapelare cose del genere danneggia ogni singolo calciatore. Cosa sta cercando la persona che sta facendo questo? Cosa si aspetta? Non vedo quale possa essere la sua motivazione, se non quella di rendere le cose più facili all'avversario.

    Le talpe sono una specie protetta. Ogni volta che guidi in campagna ne vedi 80.000 e non riesci a sbarazzartene. È molto complicato trovarle. Sto cercando di scoprire qual è il motivo. Per me è sempre importante potermi guardare allo specchio di notte, trattare bene i miei giocatori e i miei colleghi allenatori. Spero che questa persona non possa guardarsi allo specchio perché non è giusto".

    A quel punto era lampante che Nagelsmann sentisse addosso la tensione.

  • Nagelsmann(C)Getty Images

    Il prezzo pagato da Nagelsmann

    Dopo la sconfitta per 3-2 in casa del Borussia Moenchengladbach a febbraio, Nagelsmann è letteralmente sbottato contro gli ufficiali di gara, sotto gli occhi dei giornalisti in attesa nella zona mista.

    Poco più di un mese dopo a Leverkusen, ha accusato i suoi giocatori di essere "pigri" e di avere un "tasso di lavoro pari allo zero per cento".

    Anche il direttore sportivo del Bayern, Hasan Salihamidzic, ha preso di mira la squadra, ammettendo: "Raramente ho sperimentato così poca spinta, così poca mentalità, così poca lotta e così poca assertività".

    Quello che non ha detto in quel momento, però, è che sentiva che la colpa fosse di Nagelsmann. In effetti, la sconfitta contro il Bayer Leverkusen è stata vista come l'ultimo chiodo sulla sua bara, la prova definitiva che l'allenatore non era in grado di motivare i giocatori a esibirsi in modo positivo in Bundesliga come accadeva in Europa.

    Tuttavia, il Bayern ha ricevuto molte critiche per la gestione dell'improvviso divorzio con Nagelsmann. I suoi rappresentanti hanno affermato che il loro assistito ha scoperto di essere stato licenziato solo attraverso i media e hanno sottolineato come non ci fosse stato alcun faccia a faccia, dato che il tecnico si trovava in gita a sciare in quel momento.

    Salihamidzic e Kahn hanno insistito sul fatto che la decisione fosse stata presa solo in base ai risultati, ma l'interesse di Tottenham, Real Madrid e PSG ha accelerato la nomina di Tuchel, obiettivo di lunga data.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Mane-Sane(C)Getty Images

    Mané vs Sané

    Tuchel ha riportato il Bayern in vetta alla Bundesliga grazie al 4-2 inflitto al Borussia Dortmund, ma il suo arrivo ha fatto poco per sedare i disordini nello spogliatoio: la prova è lo scontro tra Sadio Mané e Leroy Sané che ha messo in ombra il pesante k.o. sul campo del Manchester City nell'andata dei quarti di Champions.

    Mané è stato multato e sospeso per aver colpito il compagno di squadra durante una lite post partita e, per quanto riguarda il Bayern, il caso è ora chiuso. Tuttavia, le speculazioni sul futuro dell'ex attaccante del Liverpool continueranno a rimbombare.

    La stagione di Mané non è affatto semplice da decifrare: c'è chi sostiene la difficoltà ad ambientarsi e i malumori sorti a causa di prestazioni non sempre all'altezza, unitamente ad un lauto stipendio.

    Si è parlato anche di un'accesa discussione tra Mané e Nagelsmann prima dell'addio del tecnico, e non è affatto scontato che con Tuchel il senegalese sarà uno dei punti fermi del progetto.

  • Hasan Salihamidzic 2023Getty

    "Esattamente ciò che il Bayern non è!"

    Per una volta, Salihamidzic è stato elogiato per il suo lavoro sul mercato la scorsa estate, ma Matthijs de Ligt è l'unico acquisto estivo a brillare in questo momento, con Ryan Gravenberch che all'Allianz Arena se la sta cavando anche peggio di Mané.

    La posizione del d.s. è per ora sicura, ma da lui e Kahn ci si aspetta una mossa importante per tenere sotto controllo una situazione che potrebbe anche sfuggire di mano.

    Quando Serge Gnabry ha giocato malissimo nell'1-1 contro il Colonia alla fine di gennaio, dopo essere tornato dalla settimana della moda di Parigi, Salihamidzic ha definito il comportamento dell'esterno "dilettantistico".

    "Vagare in giro durante il giorno libero - ha detto Salihamidzic a 'Sport1' - questo è esattamente ciò che il Bayern non rappresenta!".

    Effettivamente sembrava un episodio del vecchio FC Hollywood e, alla luce di tutto ciò, è difficile prevedere cosa accadrà nel prossimo futuro. Di certo sappiamo che mercoledì sera potremo assistere allo svolgimento dal vivo del dramma all'Allianz Arena...

  • Pubblicità
    Pubblicità
0