Sulla stagione 2024/25 di Hernandez pesa in particolare l'episodio avvenuto nel ritorno del playoff di Champions League quando, già ammonito, si beccò il secondo giallo per simulazione da Marciniak nell'incontro pareggiato a San Siro contro il Feyenoord. Un'ingenuità che permise agli olandesi di riequilibrare il punteggio grazie al colpo di testa di Carranza, frutto della superiorità numerica in campo.
Degna di menzione è anche la serata del 6 ottobre: Milan sconfitto al 'Franchi' dalla Fiorentina, con Hernandez alle prese con l'ennesima orribile serata. Rigore causato nel primo tempo per fallo su Dodò, prima dell'assist per il momentaneo 1-1 di Pulisic e della follia maturata dopo il triplice fischio: gli insulti all'arbitro gli valsero una squalifica di due giornate, peraltro con la fascia da capitano al braccio.
Allora il tecnico rossonero era Paulo Fonseca, così come in occasione della terza giornata quando arrivò il pareggio sul campo della Lazio: quella gara è però ricordata per un motivo diverso, ovvero il cooling break da 'esclusi' rispetto al resto della squadra di Hernandez e Leao, entrati da pochi minuti e rimasti in disparte rispetto al resto dei compagni, lontani dalla panchina e dunque impossibilitati a ricevere indicazioni dallo staff tecnico.