Recupero lampo per Scalvini dopo l'infortunio al crociato, meno di sei mesi: torna tra i convocati

Sono passati poco meno di sei mesi dal 2 giugno, giorno in cui Scalvini rimediò la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, peraltro in una partita senza alcuna velleità sia per l'Atalanta che per la Fiorentina.

Un incontro disputato addirittura dopo l'ultima giornata, a marzo rinviato per il malore occorso al compianto ex direttore generale viola Joe Barone, poi scomparso a causa dell'aggravarsi delle condizioni.

A Scalvini sono bastati 173 giorni per tornare tra i convocati di Gasperini, il quale può esultare per aver ritrovato una pedina fondamentale.

Ovviamente per la prima presenza stagionale da titolare di Scalvini bisognerà attendere: a Parma si accomoderà in panchina, in modo da riprendere confidenza con le dinamiche del vero e proprio calcio giocato.

Da capire se potranno esserci per lui minuti a gara in corso, anche se su questo aspetto i tifosi dell'Atalanta possono stare tranquilli: l'elevato numero di impegni che attende la 'Dea' strizza l'occhio a Scalvini e alla sua voglia di tornare a risultare decisivo per i colori nerazzurri.

Scalvini risulterà utilissimo nelle rotazioni non solo per il campionato, ma anche per quanto riguarda la Champions League.

Il difensore (che il prossimo 11 dicembre compirà 21 anni) era stato infatti inserito dall'Atalanta all'interno della lista presentata all'UEFA per la fase a campionato della massima competizione continentale per club: alla luce del recupero lampo, una mossa alquanto lungimirante.

Il commissario tecnico azzurro aveva dimostrato di voler puntare su Scalvini prima che la rottura del crociato arrivasse a frapporsi fra i suoi piani e quelli del giocatore: quattro delle otto presenze in Nazionale del difensore sono infatte arrivate durante la gestione di Spalletti.

A parte il subentro in Macedonia del Nord nelle qualificazioni per Euro 2024, Scalvini ha poi collezionato solo gettoni da titolare: contro Ucraina, Inghilterra e Venezuela, quest'ultima affrontata a marzo nella tournée americana.

Il k.o. al crociato gli ha impedito di prendere parte agli Europei che, senza alcun intoppo, sarebbero stati sicuramente suoi: il rimpianto di una ancora giovanissima carriera che può finalmente ripartire.