Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Lecce v AS Roma - Serie AGetty Images Sport

Ranieri crede ancora in Dovbyk: il rendimento dell'ucraino, il paragone con Dzeko e le voci sul ritorno al Girona

Pubblicità

Artem, o non Artem. Questo è il dilemma sorto nelle stanze di Trigoria nelle ultime settimane. La fine del campionato si avvicina e con questa anche le riflessioni da fare sul futuro.

Il mercato estivo è dietro l'angolo e in attesa di sciogliere i nodi relativi al prossimo allenatore, la Roma si interroga su chi dovrà far parte di questa rosa il prossimo anno.

Tra questi, in bilico sembra esserci finito anche Artem Dovbyk, che meno di un anno fa era stato accolto con un carico di entusiasmo ben superiore al rendimento dell'ucraino in giallorosso.

  • L'ACQUISTO PIÙ COSTOSO

    Per prelevarlo dal Girona dopo una stagione da 27 goal messi a segno, la Roma ha sborsato 30 milioni di euro di base fissa, più bonus legati a presenze e traguardi che fanno lievitare la spesa fino a 38.5 milioni.

  • Pubblicità
  • IL RENDIMENTO IN GIALLOROSSO

    Fin qui Dovbyk ha messo a segno 16 reti stagionali tra Serie A e coppe, molte delle quali decisive per sbloccare il risultato nelle partite o ottenere la vittoria finale per la Roma.

    Numeri che però non sempre restituiscono una fotografia fedele della situazione. Il rendimento dell'ucraino non sembra in linea con le aspettative di una parte della piazza e lo stesso Claudio Ranieri ha più volte sottolineato la necessità del numero 11 di fare di più.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • "CI CREDO ANCORA" E IL PARAGONE CON DZEKO

    Proprio il tecnico romanista ha risposto su una domanda relativa al suo attaccante.

    "Ancora ci credo, ha fatto notevoli progressi e ha ancora tanto da migliorare. Non è un acquisto sbagliato, quando tu prendi il capocannoniere del campionato spagnolo significa tanto. Poi c'è chi si adatta prima e chi dopo, spesso ricordate Dzeko del primo anno, so che ci ha portato tanti punti importanti perciò credo che come primo anno sia positivo. Deve migliorare, ha i mezzi e le capacità per farlo".

    Ecco, proprio il paragone con Dzeko è molto in voga nella Capitale, con i tifosi speranzosi che, come le ebbe il bosniaco, anche le difficoltà dell'ucraino siano solamente relative alla sua prima in stagione in giallorosso.

    C'è da ricordare infatti che prima di diventare il miglior marcatore straniero della storia della Roma, Dzeko ebbe serie difficoltà di adattamento al nostro calcio, chiudendo la sua prima stagione con appena 10 goal segnati in tutta l'annata.

  • RITORNO AL GIRONA: SAREBBE LA SCELTA GIUSTA?

    Dalla Spagna è voce recente quella della possibilità di un suo ritorno proprio al Girona già nella prossima sessione di mercato. Una scelta suggestiva, ma sarebbe veramente quella giusta per le parti in causa?

    Il Girona ricomprerebbe un calciatore di 28 anni che ha già avuto, spendendo una cifra comunque non inferiore ai 25 milioni di euro, dato che la Roma non può permettersi una minusvalenza così corposa dopo i quasi 40 milioni investiti meno di un anno fa.

    Dal lato calciatore invece, tornare al Girona rappresenterebbe comunque un passo indietro a livello di carriera e inoltre, anche qualora andasse come la prima volta, chi avrebbe voglia di investire di nuovo su un calciatore che avrebbe dimostrato di far bene solo in un determinato contesto?

    Riflessioni che rendono difficile l'ffare. Ma nel calcio, soprattutto lato mercato, è vietato porsi limiti di qualsiasi sorta.

  • Pubblicità
    Pubblicità