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Rafinha InterGetty

Rafinha si ritira a 32 anni, l'annuncio dell'ex Inter: dal 'Triplete' col Barcellona al PSG e il Qatar, l'addio al calcio giocato attraverso un video commuovente

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Il Triplete con il Barcellona nel suo palmarès e mezza stagione in Serie A, con la maglia dell'Inter. Rafinha Alcantara ha annunciato il suo ritiro dal calcio professionistico all’età di 32 anni. 

L’ex centrocampista blaugrana e nerazzurro ha comunicato la sua decisione attraverso un video pubblicato sui propri profili social, mettendo così fine a un lungo periodo di incertezza dopo la sua ultima apparizione in una gara ufficiale.

  • FIGLIO D'ARTE E IL PESO DELLE ASPETTATIVE

    La storia di Rafinha è sempre stata intrecciata con un’eredità pesante. Figlio del campione del mondo Mazinho e fratello minore di Thiago Alcantara – il cui percorso lo ha portato ai vertici assoluti del calcio europeo – il brasiliano è cresciuto in un ambiente in cui il paragone era inevitabile. E le aspettative che potesse seguire una traiettoria simile non lo hanno mai realmente abbandonato.

    Mancino naturale, centrocampista dotato di intelligenza tattica e qualità tecniche di primissimo livello, Rafinha sembrava avere tutte le carte in regola per affermarsi stabilmente nell’élite. Tuttavia, la sua crescita è stata continuamente frenata dagli infortuni, che gli hanno negato quella continuità indispensabile nelle fasi cruciali della carriera.

    Il suo debutto in prima squadra con il Barcellona, nel novembre 2011, lasciava presagire un futuro lungo e brillante al Camp Nou. In realtà, i suoi nove anni in blaugrana sono stati caratterizzati da troppe interruzioni, lunghe assenze e ricadute che ne hanno limitato l’impatto. Quando nell’ottobre 2020 ha salutato definitivamente la Catalogna per trasferirsi al Paris Saint-Germain, Rafinha aveva totalizzato appena 90 presenze con la maglia del Barça.

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  • IL COMMUOVENTE MESSAGGIO D'ADDIO

    In un video calmo e riflessivo, Rafinha ha spiegato che il suo fisico non gli consente più di competere ai massimi livelli. L’ultima sua esperienza risale all’Al Arabi, in Qatar. Ora, dopo oltre un anno passato ai box per recuperare dall’ennesimo grave infortunio al ginocchio, la decisione – racconta – è diventata inevitabile.

    «Dopo un po’ di tempo lontano dal campo e una lunga riabilitazione, è arrivato il momento di rendere pubblica una decisione importante. Ho deciso di ritirarmi», ha dichiarato nel video pubblicato questa settimana su Instagram.

    «Poco più di un anno fa ho subito un infortunio al ginocchio che, purtroppo, mi impedisce di tornare a competere ai massimi livelli. È stato difficile accettare di non poter continuare. Grazie alla mia famiglia per esserci sempre stata, grazie a tutti per l’affetto e il supporto. Grazie al calcio per avermi reso quello che sono. Addio.»

    Sebbene siano passati più di sei anni dall’ultima partita di Rafinha con il Barcellona, il club blaugrana ha voluto omaggiarlo con un messaggio pubblico. Su X, la società gli ha dedicato un ringraziamento per aver rappresentato il club «con orgoglio e impegno» e gli ha augurato il meglio per il futuro. 

    L’immagine allegata ritraeva Rafinha con il trofeo della Liga vinto nella stagione 2014-15, l’annata che segnò il suo apice: 36 presenze complessive e un ruolo importante nella squadra di Luis Enrique che firmò uno storico triplete.

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  • GLI INFORTUNI HANNO CAMBIATO TUTTO

    Rafinha era uno dei giocatori di fiducia di Luis Enrique, che lo aveva allenato prima al Barça B e poi lo aveva voluto con sé durante il prestito al Celta Vigo. Sotto la guida dell’asturiano, il centrocampista ha vissuto il periodo più brillante della propria carriera. 

    Ma quella crescita costante si è interrotta bruscamente nel settembre 2015, quando Rafinha subì il primo di tre gravi infortuni al ginocchio durante la sua permanenza in Catalogna. Un problema serio che lo tenne fuori per oltre sei mesi e che segnò l’inizio di un circolo vizioso dal quale non sarebbe mai più riuscito a liberarsi.

    Rafinha riuscì comunque a rientrare in tempo per essere protagonista in una delle notti europee più iconiche della storia del Barcellona: partì titolare nella clamorosa rimonta per 6-1 contro il Paris Saint-Germain negli ottavi di Champions League del 2017. 

    Ma anche quell’apice fu seguito da nuovi problemi fisici. Poco dopo emerse una grave lesione al menisco, cui fece seguito un secondo strappo del legamento crociato anteriore nel novembre 2018, un intervento che di fatto mise la parola fine alla sua carriera in blaugrana.

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    BREVI RINASCITE E L'ULTIMA SFIDA

    Gli ultimi anni della carriera di Rafinha sono stati un continuo inseguimento alla stabilità. I prestiti all’Inter e al Celta Vigo hanno offerto solo brevi lampi della sua qualità naturale, ma il suo fisico ha continuato a tradirlo.

    Il trasferimento a titolo definitivo al Paris Saint-Germain nel 2020 sembrava promettere un nuovo inizio, tuttavia gli infortuni lo hanno seguito anche in Francia e, successivamente, nella sua ultima esperienza con l’Al Arabi in Qatar.

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