Una società con più di due extracomunitari già registrati può tesserarne fino ad un massimo di due nuovi: uno senza alcun vincolo di sostituzione con un altro calciatore (se non per le convocazioni con la propria nazionale nell'anno precedente), un altro invece a patto che uno degli extracomunitari già presenti venga ceduto all'estero (o il contratto sia scaduto) o venga in possesso della cittadinanza europea.
Ecco cosa dice la norma: "le società in possesso del titolo per la partecipazione al Campionato di Serie A nella stagione sportiva 2022/2023 che, alla data del 30 giugno 2022, avranno più di due calciatori professionisti cittadini di paesi non aderenti alla U.E. o alla E.E.E., tesserati per esse a titolo definitivo, potranno tesserare un numero massimo di due calciatori professionisti cittadini di paesi non aderenti alla U.E. o alla E.E.E., provenienti dall’estero, a condizione che:
1. uno vada a sostituire altro loro calciatore di paese non aderente alla U.E. o alla E.E.E. che (i) si trasferisca all’estero, sottoscrivendo contratto con società estera, o (ii) il cui contratto sia scaduto al 30 giugno 2022, o (iii) che acquisisca, a qualunque titolo, la cittadinanza di paese aderente alla U.E. o alla E.E.E. o che l’abbia acquisita dal 31 gennaio 2022 alla data di pubblicazione del presente provvedimento;
2. uno, senza alcun vincolo di sostituzione di altro calciatore, che al momento della richiesta di tesseramento sia stato convocato, con inserimento nella lista gara, per almeno due gare ufficiali della propria Nazionale di categoria nei 12 mesi antecedenti la data di richiesta di tesseramento, o per cinque gare ufficiali della propria Nazionale di categoria in carriera".