Pubblicità
Pubblicità
Acquisti Milan HDGOAL

Pulisic, Loftus-Cheek e Reijnders: com'è cambiato il Milan rispetto all'ultimo Derby

Pubblicità

Possono tre giocatori cambiare, profondamente, una squadra? Ovviamente sì: il calcio è anche questo. Un gioco di "equilibri" sottili che, però, necessitano di interpreti per essere regolati a dovere.

Andiamo dritti al punto: il Milan che si presenta al Derby d'inizio stagione contro l'Inter è un gruppo, in termini tecnici, ben diverso rispetto a quello che è stato eliminato in semifinale di Champions League nella passata annata.

Questo, chiaramente, va ben al di là del possibile risultato: è bene precisarlo. In breve, però, Stefano Pioli ha visto cambiare sia la formazione titolare che lo spirito dei suoi, grazie a tre nomi: Pulisic, Loftus-Cheek e Reijnders. E non solo.

  • IL MILAN NELL'ULTIMO DERBY

    Riavvolgiamo il nastro e ritorniamo a maggio. Il Milan ha l'obbligo di rimontare lo 0-2 dell'andata per eliminare l'Inter e accedere alla finale di Champions League in programma a Istanbul.

    Pioli, dopo diverse settimane complicate, ritrova Rafael Leao: un vero e proprio tormentone, il suo. C'è, non c'è: forse sì, forse no. Alla fine il portoghese scende in campo, smaltendo l'elongazione.

    In porta c'è Maignan, in difesa linea a quattro con Calabria, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez. In mediana Tonali e Krunic fanno da schermo davanti a Messias, Brahim Diaz e Leao. Giroud è l'unica punta.

  • Pubblicità
  • Rafael Leao AC Milan Inter 2022-23 Champions LeagueGetty

    COSA MANCAVA AL MILAN DELL'ANNO SCORSO?

    Ora: non è tanto la formazione titolare a incidere su questo discorso, quanto la visione generale di un Milan quasi incompleto, anche volgendo lo sguardo alla panchina.

    Quella di Stefano Pioli era una formazione con poche alternative di valore: l'alter ego di Giroud era Origi, al massimo Rebic. Per intenderci.

    Sulla trequarti, Brahim Diaz e Messias potevano essere sostituiti da Saelemaekers e De Ketelaere: non certo il De Ketelaere attuale, anzi.

    Pure in mediana la situazione era difficile: con Bennacer infortunato, Pioli poteva contare su Pobega. Troppo poco.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • PULISIC, LOFTUS-CHEEK E REIJNDERS HANNO CAMBIATO IL MILAN?

    Eccoci al presente, quindi, e al post-rivoluzione estiva del Milan: guardando alla formazione titolare, serve tempo per capire se Ruben Loftus-Cheek possa riuscire o meno a sostituire Sandro Tonali.

    Per il resto, però, Christian Pulisic e Tijjani Reijnders, complice il cambio di modulo e il ritorno al 4-3-3, non hanno rimpiangere Brahim Diaz e Junior Messias. Anzi.

    Proprio l'utilizzo del tridente aiuta a esprimere un gioco più tecnico ed equilibrato: meno altalenante, con giocatori più qualitativi rispetto a un anno fa. In questo senso sì, il Milan è cambiato tantissimo.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • Samuel Chukwueze Milan 2023Getty

    ALTERNATIVE VALIDE

    Ed è cambiato anche grazie alla profondità di una panchina che non è più priva di ricambi all'altezza: a Pobega si è aggiunto Yunus Musah, corsa e imprevedibilità.

    Sulla trequarti, Pioli può puntare su Samuel Chukwueze e, all'occorrenza, su Noah Okafor: che ricordiamo, non è solo un attaccante, ma può giocare anche largo, come ala (senza dimenticare Luka Romero).

    Poi, quest'anno, sono due le alternative a Giroud. L'ultima il Milan l'ha ingaggiata proprio nel finale di mercato: Luka Jovic, che si aggiunge allo stesso Okafor, ha esperienza.

    Certo, concretamente nel Derby d'inizio stagione contro l'Inter mancherà Tomori, squalificato, ma il Milan è cambiato tantissimo. E questo grazie alla rivoluzione estiva e a una visione solida.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0