Pesante tonfo del Napoli in Champions League. Al Philips Stadion di Eindhoven, la squadra di Antonio Conte si fa rimontare del PSV eviene travolta con un clamoroso 6-2. Si tratta della seconda sconfitta in tre gare nella League Phase della massima rassegna continentale per la formazione campione d'Italia in carica.
Nella prima frazione di gioco sono proprio gli azzurri a a partire con il piede premuto sull'acceleratore e dopo aver scollinato la mezz'ora arriva l'illusorio vantaggio: Spinazzola attacca la corsia di sinistra e crossa al centro premiando lo stacco vincente di McTominay che torna a segnare e firma lo 0-1. Un'illusione, appunto, e nulla più, destinata a durare soltanto una manciata di minuti. Sette per la precisione: al 35' la clamorosa quanto goffa autorete di testa di Buongiorno, su cross di Perisic, fa da preambolo al letale contropiede del minuto 38', finalizzato in goal con grande freddezza da Saibari.
Nella ripresa ci si aspetta una reazione veemente da parte di De Bruyne e compagni, ma il sipario sulla notte olandese cala per mano di Dennis Man: l'ex Parma si avventa sul cross dell'indisturbato Mario Junior e insacca il 3-1. Da quel momento il Napoli esce completamente dalla partita e va in totale sofferenza nei confronti di un PSV che attacca a pieno organico e nel segmento conclusivo affonda a ripetizione.
Il poker arriva a dieci dal traguardo quando Man fa doppietta con un piazzato dal limite che coglie letteralmente di sorpresa Milinkovic-Savic. Ma i guai per il Napoli non finiscono qui: Lucca si fa espellere per eccesso di proteste, e il PSV dilaga: Pepi e Driouech colpiscono con un goal e un assist a testa. Nel mezzo c'è spazio anche per il secondo guizzo di McTominay, ma è una rete ininfluente, buona soltanto per le statistiche. Finisce dunque 6-2 e per il Napoli l'allarme suona fortissimo: quattro sconfitte nelle ultime sette tra Serie A e Champions League. Parlare di crisi è tutt'altro che azzardato.




