Psg in finale di Coppa di Francia: decisivo Mbappé tra le polemiche

Tutto, come sempre, è iniziato in campo. Titolare nella semifinale di Coppa, Mbappé al minuto 35' punta e salta Omari dall'out di sinistra, venendo trattenuto e atterrato in area dal difensore del Rennes: per l'arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso numero 7 che sceglie di incrociare forte, ma trova sulla sua strada la manona di Mandanda che respinge la conclusione. Poco male per il francese, che si rifà tre minuti più tardi ancora puntando Omari, stavolta superandolo rientrando sul destro e beffando il portiere anche grazie a una deviazione. Il goal di Mbappé regge fino alla fine ed è decisivo ai fini della qualificazione del Paris alla finale di Coppa nazionale, dove contenderà il titolo al Lione il prossimo 25 maggio allo Stade Pierre Mauroy.

Subito dopo aver segnato, Mbappé ha esultato con le braccia al cielo e i palmi delle mani aperte, come a chiedere scusa a tutto il popolo parigino. Le polemiche risalgono a pochi giorni fa: nel match contro il Marsiglia, Mbappé era stato sostituito al minuto 65' e era stato ripreso dalle telecamere mentre rivolgeva presunti insulti contro l'allenatore Luis Enrique. Nel post gara era stato Luis Enrique stesso a minimizzare l'accaduto: "Nessun insulto, da un'invenzione sono partite speculazioni", aveva detto. Ora le scuse pubbliche di Mbappé, anche dopo il penalty sbagliato, per riportare serenità in tutto l'ambiente.

Alla fine del match Mbappé e Omari si sono trovati ancora di fronte, ma stavolta senza pallone tra i piedi. Ed è scoppiata una grande rissa: Mbappè avrebbe provato Omari, che nonostante la giovane età, a quanto pare, non si è lasciato intimidire e avrebbe voluto dare battaglia alla stella parigina.

Per placare gli animi e riportare le cose alla normalità è stato necessario l'intervento di diversi calciatori, che hanno evitato che la situazione degenerasse. Alcuni calciatori del Rennes avrebbero anche inseguito Mbappé nella pancia stadio prima di tornare nel proprio spogliatoio. Cosa i due si sono detti resta un mistero, ma si può immaginare che non fossero parole amichevoli. L'episodio finale, da condannare, ha rovinato un po' la partita, che nel complesso, nonostante la posta in gioco, si è svolta in un clima agonistico ma non guerrigliero.