Primo tentativo della Juventus per Antonio Silva: il Benfica rifiuta l'offerta

La trattativa tra Juventus e Benfica per Antonio Silva è ufficialmente iniziata.

Come riportato da Sky Sport, infatti, i bianconeri hanno avanzato la prima offerta sulla base di un prestito oneroso di 5 milioni, con un diritto di riscatto fissato a 30 milioni, per un'operazione totale dal valore di 35 milioni.

Il club portoghese ha subito rifiutato l'offerta, convinta che non sia sufficientemente alta per il classe 2003.

Il procuratore di Antonio Silva è Jorge Mendes, già in ottimi rapporti con i bianconeri anche grazie al trasferimento estivo di Francisco Conceição, qualche giorno fa aveva aperto al trasfertimento: "La Juve lo vuole e Antonio Silva chiede di andare alla Juve. Ma la verità è che il Benfica ha l’ultima parola, perciò serve avere un po’ di pazienza e vedere cosa succederà. Ad Antonio Silva piacerebbe molto andare alla Juve. Quanto bisognerà aspettare? Le cose nel calcio cambiano in 5 minuti, quindi per ora non si possono stabilire delle tempistiche. Ora il mercato è chiuso, a breve aprirà e vedremo cosa accadrà. Parliamo di un giocatore importante, con grandi qualità: lo scorso anno i migliori club del mondo erano interessati a lui, alla fine però non si è concretizzato nessun trasferimento. Adesso vedremo cosa succederà”.

In risposta alle parole di Jorge Mendes, sono arrivate quelle di Bruno Lage, allenatore del Benfica: "Il giocatore oggi è completamente concentrato sulla partita e sull'obiettivo finale, che è la conquista del campionato. E anche noi siamo tranquillissimi: c'è un contratto, c'è una clausola e bisogna rispettarla. Chi vuole i calciatori del Benfica deve presentarsi a Lisbona con il portafoglio gonfio di denaro. L'unica cosa che qui non è in vendita è il nostro centro tecnico: per il resto, quando arrivano le grandi squadre, i giocatori possono andare. Purché si paghino le clausole...".

La clausola citata dal tecnico dei portoghesi, e presente nel contratto del classe 2003, sfiora la cifra di 100 milioni di euro, spesa che la Juventus al momento non prende in considerazione.

La volontà di Thiago Motta è chiara: dopo l'infortunio di Gleison Bremer, la retroguardia bianconera ha dimostrato in diverse occasioni una certa fragilità.

Il difensore brasiliano offriva garanzie e stava dimostrando di aver raggiunto il culmine della sua carriera, per poi essere fermato dal grave infortunio al crociato.

Ecco allora che la dirigenza della Vecchia Signora vuole accontentare il proprio allenatore, inserendo volti nuovi nella retroguardia: il profilo di Antonio Silva rispecchia a pieno le caratteristiche richieste dall'ex tecnico del Bologna, vista la giovane età e l'elevata qualità palla al piede, utile per partire con un fraseggio basso ad inizio azione.