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Milan NapoliGetty

Primo grande esame superato: perché il Milan di Allegri può giocarsi la vittoria dello Scudetto

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Il primo grande ostacolo è stato scavalcato nel migliore dei modi: il Milan ha risposto presente nel big match, al cospetto di un Napoli che le ha provate tutte  in una ripresa condizionata dall'espulsione di Estupinan.

Agganciati in vetta alla classifica proprio gli azzurri e la Roma di Gasperini: un segnale forte e chiaro al campionato sulle 'cattive' intenzioni di una squadra rinnovata non solo negli effettivi ma anche nello spirito.

Con queste promesse nessun traguardo è precluso: nemmeno lo Scudetto, tornato prepotentemente un discorso in auge dopo il k.o. al debutto che aveva fatto storcere parecchi nasi.

  • L'ASSENZA DELLE COPPE

    Proprio come era accaduto un anno fa per il Napoli, anche il Milan affronterà una intera stagione coi pensieri completamente rivolti al campionato e, parallelamente, all'impegno della Coppa Italia che però non porterà via grosse energie.

    Può sembrare in paradosso, ma il k.o. col Bologna dello scorso 14 maggio rischia di rivelarsi un crocevia fondamentale nell'economia della stagione attuale: per la serie 'non tutti i mali vengono per nuocere', e anche Conte ne sa qualcosa.

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  • QUADRA TROVATA CON UN UNDICI DI RIFERIMENTO

    La sconfitta all'esordio contro la Cremonese ha causato l'effetto di accelerare i discorsi col Marsiglia per Rabiot, diventato subito titolare imprescindibile in un trio di centrocampo completato dall'eterno Modric e da Fofana.

    Allegri ha trovato la quadra anche sulle corsie esterne: Saelemaekers jolly attualmente impiegato a destra, con Estupinan sull'out opposto. In difesa ha giuadagnato credito e fiducia Pavlovic, a protezione della porta di Maignan con Tomori e Gabbia.

    Un po' più 'fluida' la situazione relativa al reparto avanzato: Pulisic è l'unico intoccabile, poi ben tre opzioni per l'altro posto accanto allo statunitense. A partire da Leao, frenato da un infortunio al polpaccio, senza dimenticare Gimenez e il nuovo arrivo Nkunku. Per Allegri, insomma, tanta carne al fuoco.

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  • LEAO 'NUOVO ACQUISTO'

    Debutto stagionale molto agro e poco dolce per Leao che, pochi minuti dopo aver realizzato l'1-0 contro il Bari in Coppa Italia, si è fermato e ha chiesto la sostituzione.

    Il problema al polpaccio si è rivelato essere una lesione, tale da tenerlo ai box per le successive cinque partite: fatta eccezione per lo scivolone alla prima giornata, il Milan non ha più risentito dell'assenza del portoghese.

    Il rientro è avvenuto proprio nel big match: 21 minuti più lauto recupero per riprendere confidenza con le dinamiche del prato verde, dando un contributo con le sue preziose accelerazioni in fase di ripartenza. Una sorta di 'nuovo acquisto': ad Allegri il compito di trovargli un posto, esercizio che immaginiamo non sarà affatto complicato.

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  • L'ESPERIENZA DI MODRIC E ALLEGRI

    La scelta del Milan di puntare sull'usato sicuro si sta rivelando vincente: prima col ritorno di una 'volpe' della panchina come Massimiliano Allegri, poi col tesseramento di una leggenda del calcio mondiale come Luka Modric.

    Scudetti, Champions League e anche un Pallone d'Oro: esperienza a livelli altissimi, ciò che serviva per mettere ordine in uno spogliatoio reduce da un'annata turbolenta sia dentro che fuori dal campo.

    Il tutto al netto di qualche grosso sacrificio (le cessioni di Hernandez e Reijnders), tassa da pagare per conquistare nuovamente quel posto al sole che manca da troppo tempo sulla sponda rossonera dei Navigli.

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