“Io sono stato molto chiaro col presidente: prima di parlare di aspetti economici ho voluto una sola rassicurazione, ovvero che avrei deciso io chi sarebbe rimasto e chi poteva prendere altre strade. Su questo sono stato categorico. Se parliamo di ricostruzione e diamo via i giocatori migliori, è un controsenso. Su questo ho trovato grandissima condivisione. Ho chiamato tutti i ragazzi, avevo voglia di conoscerli e di far capire loro le mie idee, e ho sentito cosa avevano loro da dirmi. Se hanno dei problemi li risolvano: la alla fine la decisione è sempre mia. I giocatori che fanno parte del progetto saranno al 200% del Napoli, questo deve essere chiaro a tutti. A Napoli non c'è confusione: c'è chiarezza di idee. Sappiamo cosa fare”.
Qui è intervenuto Aurelio De Laurentiis:
"Io posso capire che Di Lorenzo si sia infastidito, come tutti noi, nelle ultime partite. Che si sia sentito abbandonato. I giocatori sono dei ragazzi giovanissimi, spesso sono carichi e altre volte si possono scaricare. Speriamo che con l'Europeo possa aver ristabilito in quell'ambiente una certa serenità. Con Kvara invece non ci sono problemi, abbiamo un contratto e gli faremo una proposta di cambiamento contrattuale: non vedo problemi con lui. Ci può essere anche chi 'contra legem' fa contatti e offerte ai giocatori senza autorizzazione dei club di appartenenza. Poi si può richiamare all'ordine, anche perché in quel club c'è pure il presidente dell'ECA... (Al Khelifi, ndr). Ma oramai nei miei 75 anni non mi meraviglio più di chi è corretto o scorretto. Io cerco sempre di essere corretto, così come mi hanno sempre insegnato".
E di nuovo Conte:
“Di Lorenzo, oltre a essere un giocatore top, lo considero una persona molto perbene e molto importante nello spogliatoio. E lo stesso dicasi per Kvara. Io penso che l'anno scorso la frustrazione abbia portato a situazioni non limpide. Ma ci stanno le difficoltà, siamo tutti uomini, bisogna rimboccarsi le maniche tutti insieme".