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Daniele Pradè FiorentinaGetty Images

Pradè sul mercato della Fiorentina: "Arrivata un'offerta irrinunciabile per Gosens, con Lindelof una brutta figura"

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Terminata da dieci giorni, la sessione di mercato estivo continua ad essere argomento di discussione non solo tra i media, ma anche tra gli addetti ai lavori in prima linea.

Tra questi c'è anche Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, che nel corso della conferenza stampa di fine mercato tenutasi al Viola Park ha fatto il punto delle trattative che hanno visto coinvolta la squadra gigliata.

Non solo spiegazioni sugli acquisti e sulle cessioni effettuate, ma anche retroscena su colpi mancati e trattative che non si sono tradotte in un trasferimento.

  • RINNOVO KEAN

    Tra i colpi più importanti del mercato viola c'è senza dubbio la conferma di Moise Kean, attaccante che da quando si è trasferito a Firenze ha mostrato grandissimi margini di crescita.

    Il classe 2000 ha rinnovato con la Fiorentina e su questo si è soffermato proprio Pradè: "C’è sempre stata grande trasparenza su questo tema: a Cagliari lui ha incontrato Commisso che gli ha detto che lo avrebbe voluto tenere e da lì siamo ripartiti. Abbiamo lasciato tutto nelle mani di Moise dopo la fine della clausola ma la nostra decisione l’avevamo già presa. Ci è costato fin qui 15 milioni, bonus compresi, e il valore suo oggi lo decide il mercato. Moise ha sposato Firenze e la Fiorentina, si vede che gioca in campo con molta gioia. E quando è felice, gli può riuscire di tutto".

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  • OFFERTA IMPORTANTE PER GOSENS

    Il ds della Fiorentina poi svela di aver ricevuto e rifiutato un'offerta per Robin Gosens: "Abbiamo avuto un’offerta irrinunciabile per un giocatore di 30 anni... ma noi in questo gruppo puntiamo molto sugli uomini e lo abbiamo tenuto".

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  • "BRUTTA FIGURA CON LINDELOF"

    Pradè parla poi del mancato acquisto di Victor Lindelof, difensore svedese in forza all'Aston Villa: "Lindelof era legato alla partenza di Comuzzo e siamo contenti che sia rimasto. Forse abbiamo fatto anche una brutta figura con lo svedese".

  • "HO PENSATO DI FARE UN PASSO INDIETRO"

    Infine Pradè svela di aver pensato di lasciare il proprio incarico, ma di averlo mantenuto grazie alla fiducia riposta in lui dalla piazza: "Abbiamo lavorato tanto, abbiamo fatto tante operazioni. Io conto poco... certo, ci ho pensato a fare un passo indietro... è normale. Ma la critica ci sta, è giusta. Ma mi ha spinto la fiducia di Firenze, la compattezza e la connessione che ho con tutta la società. Questa grande unione non l’ho mai trovata nella mia carriera, e forse non la ritroverò".

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