Fenomeno. Anzi no, sopravvalutato come pochi. Una carriera di alti e bassi, caratterizzata da trasferimenti clamorosi, nelle cifre e nelle modalità, esperienze altalenanti e numeri di difficile lettura, critiche spesso eccessivamente impietose. Ma anche stavolta Luka Jovic ha lasciato che sia il campo a rispondere per lui.
Due goal nelle ultime due presenze hanno inaspettatamente rilanciato le sue quotazioni in casa Milan, sottolineando come il trattamento ricevuto negli ultimi mesi sia stato quanto meno immeritato. Ultima scelta in attacco, dietro ai vari Morata, Abraham, Gimenez, Joao Felix, persino a Camarda; fuori dalla lista UEFA senza fare alcun rumore, come se fosse qualcosa di assolutamente scontato.
Eppure, da esubero, Jovic si è rivelato all’improvviso una risorsa preziosa per Conceiçao, che sabato sera, a una settimana dal goal messo a segno nel finale contro il Napoli, ha dato fiducia al serbo nel momento in cui bisognava dare una sterzata al match, preferendolo stavolta a Gimenez o Joao Felix. E la risposta del 9 rossonero è stata ancora una volta convincente.


