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Jovic HD

Più rispetto per Luka Jovic: un goal ogni 131 minuti, solo Ibrahimovic meglio di lui al Milan negli ultimi 15 anni

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Fenomeno. Anzi no, sopravvalutato come pochi. Una carriera di alti e bassi, caratterizzata da trasferimenti clamorosi, nelle cifre e nelle modalità, esperienze altalenanti e numeri di difficile lettura, critiche spesso eccessivamente impietose. Ma anche stavolta Luka Jovic ha lasciato che sia il campo a rispondere per lui.

Due goal nelle ultime due presenze hanno inaspettatamente rilanciato le sue quotazioni in casa Milan, sottolineando come il trattamento ricevuto negli ultimi mesi sia stato quanto meno immeritato. Ultima scelta in attacco, dietro ai vari Morata, Abraham, Gimenez, Joao Felix, persino a Camarda; fuori dalla lista UEFA senza fare alcun rumore, come se fosse qualcosa di assolutamente scontato.

Eppure, da esubero, Jovic si è rivelato all’improvviso una risorsa preziosa per Conceiçao, che sabato sera, a una settimana dal goal messo a segno nel finale contro il Napoli, ha dato fiducia al serbo nel momento in cui bisognava dare una sterzata al match, preferendolo stavolta a Gimenez o Joao Felix. E la risposta del 9 rossonero è stata ancora una volta convincente.

  • SOLO IBRA MEGLIO DI JOVIC

    Con la rete realizzata contro la Fiorentina Luka è arrivato a quota 11 in 39 presenze con il Milan, un goal ogni 131 minuti: una media clamorosa, se si considera che negli ultimi 15 anni soltanto Zlatan Ibrahimovic è riuscito a viaggiare a ritmi superiori con la maglia rossonera (un goal ogni 128 minuti). Ma Jovic, in questo biennio, è sempre stato visto come la mossa della disperazione, l’alternativa quando non hai più alternative.

    Criticato oltremodo per le prestazioni scialbe, quasi mai soffermandosi sui motivi delle sue performance negative.

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  • 9? NO, NOVE E MEZZO

    Alla base di tutto l’enorme equivoco tattico che ha condizionato la carriera del serbo, che ha dimostrato, nel Milan ma soprattutto nell’Eintracht Francoforte, di non essere un 9 puro, ma di esprimere il meglio di sé giocando da seconda punta, in coppia con un centravanti.

    È così che riesce a sparire dai radar per poi colpire le difese con movimenti come quello che gli ha permesso di infilare la difesa viola sul 2-2; è gravitando intorno a un attaccante fisico che può mettere in mostra le sue doti tecniche anche in fase di rifinitura. Non a caso 7 degli 8 goal segnati da Luka con la maglia rossonera in campionato sono arrivati condividendo l’area di rigore con un’altra punta: con Giroud lo scorso anno, con Abraham a Napoli e con Gimenez contro la Fiorentina.

    E nella sua miglior stagione in carriera, quella che spinse il Real Madrid ad investire oltre 65 milioni di euro il suo cartellino, fece le fortune dell’Eintracht Francoforte giocando in coppia con Seb Haller, arrivando a firmare 27 goal tra Bundesliga ed Europa League, giocando da ‘9 e mezzo’.

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  • "NON SONO QUEL TIPO DI GIOCATORE"

    Un tema, quello del ruolo, che lo stesso Jovic ha analizzato recentemente in un’intervista a ‘Mozzart’:

    “Sono molto consapevole che sono un giocatore specifico e riesco a mostrare le mie migliori qualità in una formazione con due attaccanti. Al Milan ogni volta che giochiamo con due attaccanti e ne ho la possibilità sembra che vada molto meglio che quando sono da solo. All'Eintracht giocavamo con due attaccanti e ho avuto una stagione fantastica. Poi sono andato al Real Madrid”.

    “Mi piace di più giocare con due attaccanti, così posso aver più libertà, posso muovermi, perché non ho il fisico per poter giocare da solo in attacco, per poter giocar in quel modo in maniera continua, semplicemente non sono quel tipo di giocatore. Posso attaccare lo spazio cinque volte a partita, ma non riesco a farlo venticinque volte”.

  • UN FUTURO DA SCRIVERE

    A 27 anni Jovic ha bisogno di trovare una squadra in grado di valorizzarlo per ciò che è: un centravanti di manovra con grande senso del goal, di certo non una boa o l’unico terminale offensivo. I prossimi due mesi ci diranno se potrà esserlo al Milan o se il contratto in scadenza lo porterà a cercare la sua dimensione altrove, per ottenere finalmente il rispetto che merita.

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