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"Pigro, riluttante": l'avventura di Benzema all'Al-Ittihad tra crisi e polemiche

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Il trasferimento di Karim Benzema in Arabia Saudita, ovviamente, non ha riguardato solo il calcio. Anche se l'ex attaccante del Real Madrid ha insistito sul fatto che che non si è trattato nemmeno solo di una questione di soldi, spiegando di essere innamorato dell'idea di vivere in un "paese musulmano", ma anche incuriosito dalla prospettiva di una "nuova sfida" e di un "nuovo progetto".

"Voglio davvero aiutare il calcio saudita a crescere - dichiarava l'attaccante dell'Al-Ittihad poco più di due settimane fa - Voglio far parte della storia. Questo è il motivo per cui sono venuto qui".

Nonostante l'intenzione di trasformare la Saudi Pro League, Benzema ha affermato anche che "la cosa più importante per me sarà vincere trofei alla fine della stagione". Solo che, in questo momento, raggiungere un simile obiettivo sembra molto più difficile del previsto.

  • Karim Benzema, Al IttihadGetty

    "UNA PIETRA MILIARE"

    Quando l'accordo con Benzema è stato ufficializzato a giugno, il presidente dell'Al-Ittihad, Anmar Bin Abdullah Alhailae, ha giustamente definito l'arrivo dell'attaccante "una pietra miliare storica per questo club". Ma è stato anche un colpo colossale per il calcio saudita, probabilmente ancora più significativo di quello di Cristiano Ronaldo, preso dall’Al-Nassr sei mesi prima.

    Perché? Perché Benzema era ancora all'apice della propria carriera. Mentre lo stesso non si poteva dire di Ronaldo, evitato da tutta l'élite europea dopo aver forzato la rottura col Manchester United per essere uscito dall'undici titolare. Un Mondiale catastrofico in Qatar ha offuscato il presente di CR7, senza far nulla per sfidare la convinzione che questi fosse diventato ormai molto più problematico rispetto al proprio valore.

    Benzema, al contrario, era il detentore in carica del Pallone d'Oro. E nonostante tutti i suoi crescenti problemi fisici, nel 2022/23 aveva comunque segnato 31 goal in 43 presenze in tutte le competizioni. Non è un caso che Carlo Ancelotti volesse disperatamente trattenerlo al Real Madrid.

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  • Karim Benzema Al-Ittihad Saudi Pro League 2023-24Getty

    "TUTTI GLI OCCHI SU KARIM"

    L'Al-Ittihad ha ulteriormente rafforzato la rosa vincitrice del campionato nel 2022/23 con Fabinho e N'Golo Kante. Ma Benzema era ovviamente la grande attrazione. Come ha detto il patron del club, "tutti gli occhi saranno puntati su Karim", e così è stato il giorno del suo debutto, il 27 luglio nella Champions araba. L'ex Real peraltro non ha deluso, segnando il goal del definitivo 2-1 contro l'Esperance Tunisi.

    Benzema si è rivelato ancora una volta decisivo nelle due successive partite dell'Al-Ittihad nei gironi, contro il Club Sfaxien e l'Al-Shorta. La squadra di Nuno Espirito Santo sarebbe stata poi eliminata nei quarti di finale, ma Karim sembrava essersi ambientato rapidamente nel suo nuovo ambiente in vista dell'inizio del nuovo campionato, a metà agosto.

    Se l'Al-Ittihad ha vinto le prime due partite senza subire alcun goal, tuttavia, Benzema non è riuscito a segnare in nessuna delle due gare. Con i media sauditi che, prima della sfida all'Al-Riyadh del 24 agosto, già parlavano di tensione dietro le quinte.

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  • "CAZZATE"

    Secondo Al-Sharq Al-Awsat, l'allenatore Nuno Espirito Santo non sarebbe stato consultato prima dell'arrivo di Benzema e avrebbe ritenuto l'attaccante incompatibile con il suo pensiero tattico. Si è così iniziato a parlare di un Benzema "non a proprio agio" per non essere "trattato in modo professionale". Secondo le voci, i due si sono scontrati anche per la questione fascia di capitano.

    Il giorno successivo, però, Benzema ha indossato la fascia contro l'Al-Riyadh. E ha aperto il proprio score in Saudi Pro League andando a segno in una vittoria per 4-0.

    Benzema ha dovuto inoltre smentire le voci di un litigio con il compagno di squadra Abderrazak Hamdallah, capocannoniere dell'Al-Ittihad nella scorsa stagione, consegnandogli la palla dopo essersi guadagnato un rigore nel primo tempo.

    "Voglio chiarire una cosa - ha detto Nuno in conferenza stampa dopo la partita - Ho letto sulla stampa che il mio rapporto con Karim non sarebbe buono. Chi mi conosce sa, ovviamente, che si tratta di cazzate. Il mio rapporto con tutti i giocatori è buono. Abbiamo un forte rapporto di gruppo e sono contento di tutti i giocatori. Siamo contenti che Karim sia qui con noi. È felice, come potete vedere in campo. Si sta divertendo".

  • Karim Benzema - Ittihad 2023Getty

    UNA CRESCENTE PRESSIONE

    Può essere, ma intanto nelle ultime settimane si sono manifestati crescenti segnali di debolezza. Le prime crepe sono apparse all'inizio di novembre, quando l'Al-Ittihad si è portato sul 3-1 contro i suoi più grandi rivali, l'Al-Hilal, perdendo alla fine per 4-3.

    I gialloneri si sono ripresi battendo di misura l'Al-Okhdood (Benzema decisivo) e l'Al-Fateh. Ma nelle ultime quattro partite di campionato non hanno mai vinto, crollando così dal primo al sesto posto in classifica, otto punti dietro l'Al-Hilal, avendo inoltre bisogno dei rigori per battere l'Al-Kholood, squadra di seconda divisione, nella King's Cup.

    La buona notizia è la qualificazione ai quarti di finale della Champions asiatica. Intanto, però, la pressione sta aumentando sia su Nuno che su Benzema.

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  • Nuno Espirito Santo Al-Ittihad 2023-24Getty Images

    NUNO VICINO ALL'ESONERO?

    Le tattiche e le formazioni di Nuno sono diventate uno dei principali argomenti di dibattito tra i tifosi. Nella scorsa stagione l'ex allenatore degli Spurs è stato elogiato non solo per l'efficacia e la solidità difensiva del suo 4-3-3, ma anche per la sua versatilità, con tanto di passaggio alla difesa a tre.

    In questa stagione, però, il portoghese si è ostinatamente limitato a giocare con le due punte nel disperato tentativo di far coesistere Benzema e l'altrettanto egocentrico Hamdallah. L'Al-Ittihad ha quindi perso l'equilibrio e la coesione che erano stati la chiave del suo trionfo in campionato, tanto che i suoi due centrocampisti offensivi creativi, l'ex Trapani e Palermo Igor Coronado e Romarinho, sembrano due pesci fuor d'acqua sulle fasce.

    Santo ha utilizzato un coraggioso 4-2-4 contro l'Al-Ahli, che però si è ritorto contro. E anche se è chiaro come gli infortuni dei difensori centrali Ahmed Hegazi e Ahmed Sharahili, oltre alla scarsa forma di Fabinho, non aiutino, le voci di un esonero dell'ex Tottenham si stanno rincorrendo da tempo.

    Un cambio di allenatore non sembra imminente semplicemente perché la dirigenza è riluttante a intraprendere un'azione così drastica in vista del Mondiale per Club di dicembre, che si giocherà proprio in Arabia Saudita e a cui parteciperà anche l'Al-Ittihad. Bene sottolineare anche che Nuno è passato al 4-3-3 nella partita di King's Cup vinta contro l'Al-Feiha, con Romarinho e Benzema ai lati di Hamdallah.

    Sia il marocchino che il francese hanno segnato, e l'Al-Ittihad si è imposto per 3-0, ma persistono i dubbi sulla possibilità di far coesistere i due numeri 9 nella formazione titolare senza compromettere l'assetto tattico complessivo.

  • Mohamed Salah Liverpool 2023-24Getty

    I CASI SALAH E DIOGO JOTA

    Vale la pena sottolineare anche che l'Al-Ittihad ci ha provato pure per Mohamed Salah: se l'offerta fosse arrivata all'inizio dell'estate, forse sarebbe stata accettata. Mentre aspettare la chiusura della finestra di mercato della Premier League ha fatto sì che i Reds si siano rifiutati di lasciar partire la stella egiziana.

    Benzema non è stato, però, l'unico attaccante arrivato dall'Europa nel pre-campionato. A luglio è stato preso dal Celtic Diogo Jota, uno dei giocatori più giovani ad arrivare nella Pro League, considerato da molti l'uomo in grado di fornire a Benzema assist su assist. Ma l'avventura del portoghese si è trasformato in un incubo: una manciata di presenze, quindi l'esclusione della rosa per il campionato, con possibilità di giocare solo nelle coppe fino a dicembre.

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  • "PIGRO E RILUTTANTE"

    Se una stella dovrà andarsene, non sarà certamente Benzema, il cui contratto durerà fino all'estate del 2026. Il suo rapporto qualità-prezzo, però, al momento non è considerato positivo all'Al-Ittihad.

    Karim andato a segno nelle sue ultime due partite di campionato, ma nonostante abbia sbloccato la partita contro l'Al-Taawoun, si è anche reso protagonista dell'autorete del pareggio avversario.

    Contro l'Al-Hazem ha segnato e fornito un assist, ma i suoi numeri complessivi non sono il massimo per uno con un simile stipendio. Finora ha segnato solo otto goal in campionato - 11 in meno rispetto a Ronaldo - e nella classifica marcatori è preceduto da giocatori come Georges-Kevin Nkoudou, Malcom, Moussa Dembélé e Mourad Batna.

    Anche quando ha trovato la rete, come ad esempio contro l'Al-Okhdood, i suoi stessi tifosi lo hanno accusato di essere "pigro" e "riluttante" a partecipare alla costruzione del gioco. Un cambio di allenatore, quindi, potrebbe non risolvere tutti i problemi dell'Al-Ittihad. A meno che, naturalmente, non venga allo scoperto il miglior Benzema.

    Non tutto è perduto, ovviamente. L'Al-Ittihad ha una serie di partite favorevoli in arrivo e può tornare in corsa per il titolo, in attesa della sfida all'Al-Nassr di Ronaldo del 26 dicembre. E poi, Benzema ha affermato di volere una nuova sfida al momento dell'addio al Real Madrid. A Jeddah ne ha trovata una non semplice da vincere.