Perché Zaccagni non gioca Israele-Italia: infortunio, scelta tecnica o squalifica?

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Barella, Locatelli, Tonali; Politano, Retegui, Kean. Ct. Gattuso.

Due cambi rispetto a tre giorni fa per Gattuso: Mancini al posto di Calafiori in difesa, con Locatelli in cabina di regia in sostituzione di Zaccagni, schierato sulla fascia sinistra contro l'Estonia.

La prima Italia di Gattuso era scesa in campo con un 4-4-2 di stampo profondamente offensivo: sugli esterni, ai lati della coppia d'attacco composta da Kean e Retegui, erano stati impiegati Politano sulla destra e Zaccagni sull'out mancino.

Sebbene non sia riuscito a entrare nel tabellino dei marcatori, l'attaccante della Lazio si è fatto notare con una prova da 7 in pagella per l'impegno profuso e la qualità offerta alle azioni offensive della Nazionale, capace di prendere il largo nella ripresa dopo lo 0-0 del primo tempo.

A differenza del match di tre giorni fa, Zaccagni non sarà in campo e nemmeno in panchina: l'ex Verona guarderà infatti i suoi compagni direttamente dalla tribuna dello stadio di Debrecen, sede in campo neutro scelta per ovviare all'impossibilità di giocare in Israele per i motivi legati alla guerra.

Oltre a Zaccagni, Gattuso ha escluso anche Fabbian, Leoni e Carnesecchi: nessuno di loro avrà l'opportunità di scendere in campo. 

Ma dunque perché Zaccagni è da considerarsi indisponibile? Colpa dei postumi di una botta ricevuta contro l'Estonia, che gli hanno impedito di allenarsi in gruppo.

Nulla di particolarmente grave, tanto che Zaccagni non dovrebbe avere problemi al rientro in Italia: dove ad attenderlo ci sarà Maurizio Sarri, pronto a puntare su di lui già a partire dalla prossima sfida di campionato che domenica vedrà la Lazio fare visita al Sassuolo.