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Manchester United v Chelsea FC - Premier LeagueGetty Images Sport

Perché Sancho non è arrivato alla Roma, il retroscena di Ranieri: "I Friedkin avrebbero accontentato Gasperini"

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Jadon Sancho è rimasto solo un sogno di mezza (o meglio, fine) estate per la Roma. Che sì, ha provato concretamente a strapparlo al Manchester United e a portarlo in Serie A, ma senza riuscire nell'impresa.

I giallorossi ci hanno provato quasi fino all'ultimo giorno, scontrandosi spesso e volentieri con le titubanze del calciatore inglese nonostante il suo status di esubero allo United. Nulla di fatto: Sancho ha preso altre strade e la Roma pure.

Ma perché, alla fine, l'operazione non è andata a buon fine? A svelarlo è stato Claudio Ranieriin un'intervista a Sky: a far saltare tutto non è stato solo il rifiuto dell'ex giocatore di Borussia Dortmund e Chelsea.

  • "DOVEVA USCIRE UN PEZZO PREGIATO"

    Secondo Ranieri, l'arrivo di Sancho era subordinato alla partenza di un altro elemento della rosa della Roma. Elemento pesante, possibilmente. Anche e soprattutto per la necessità di tenere i conti in ordine e non sforare i parametri del Fair Play Finanziario.

    “Economicamente era molto, molto pesante - ha detto l'ex allenatore giallorosso dell'operazione Sancho - però i Friedkin pur di accontentare l’allenatore l’avrebbero fatta. Certo, ci sarebbe stato da vendere qualcuno: finché non fosse uscito un pezzo pregiato non avremmo potuto farla".

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  • "I GIOCATORI DI VALORE VOGLIAMO TENERCELI"

    L'affare a un certo punto è divenuto impossibile da realizzare perché, come spiegato ancora da Ranieri, "quel pezzo pregiato non credo che si sarebbe mai venduto, perché i giocatori di valore noi vogliamo tenerceli. Più in generale, abbiamo inserito dei giovani, sperando che con il nuovo allenatore vengano valorizzati al massimo. Perché se fosse necessario dovremmo eventualmente vendere e rientrare nei parametri di questo Fair Play Finanziario”.

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  • LE RESISTENZE DEL CALCIATORE

    Ranieri non ne ha parlato nel corso dell'intervista a Sky, ma a rendere molto complicata l'operazione con il Manchester United è stato anche lo stesso Sancho. Senza spazio nella rosa di Ruben Amorim, sì, ma allo stesso modo poco convinto - eufemismo - di venire a giocare nella Roma.

    "Non bisogna pregare mai nessuno - ha detto Gian Piero Gasperini durante una conferenza stampa negli ultimi giorni, confermando in pratica tutto quanto - Sancho come altri giocatori. Sono giocatori bravi che possono darci un valore aggiunto, ma è anche una grande opportunità per loro. Ma enorme. E se entrano in questo tipo di pensiero le cose si sposano, altrimenti non è che puoi mettere insieme due mentalità così opposte. Se lo capisce ha senso, se non lo capisce starà dov'è, non è un problema".

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  • ZERO BOTTI FINALI

    La Roma, alla fine, non è riuscita a portare a casa nessun nuovo giocatore nelle ultimissime ore di mercato. Così come non ha ceduto grossi calibri, indebolendo la rosa di Gasperini. Il mercato, in pratica, si è concluso con l'arrivo del greco Tsimikas dal Liverpool.

    Quanto a Sancho, l'inglese alla fine se n'è andato veramente dal Manchester United. Ma per indossare la maglia dell'Aston Villa, che lo ha portato a Birmingham con la formula del prestito secco fino alla conclusione della stagione.

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