Perché Radonjic non gioca nel Torino: cosa sta succedendo con il serbo

Anche di lui aveva parlato il tecnico Juric al termine dell'anticipo di Lecce, vinto per 1-0 dai granata grazie a una rete messa a segno nel primo tempo da Alessandro Buongiorno.

"Cosa deve succedere per rivedere in campo un giocatore come Radonjic, se c'è questa ipotesi per il futuro?", si è sentito chiedere l'allenatore croato a DAZN.

"In questo momento stiamo facendo scelte diverse", è stata la sua risposta, piuttosto lapidaria.

Nessun problema fisico, dunque: tant'è che Radonjic era regolarmente in panchina al Via del Mare, come nelle precedenti giornate di campionato. Pura scelta tecnica, secondo Juric. Di certo c'è però che la relazione tra allenatore e giocatore vive da tempo su una sorta di altalena emotiva, esemplificata da quel che è accaduto nei giorni del derby.

Alla vigilia della partita contro la Juventus dell'8 ottobre, poi persa per 2-0 dal Torino, Juric diceva in conferenza stampa di Radonjic che "non è la sua partita. Qui con lui siamo saliti, poi siamo andati su, poi giù. A volte questa cosa ti stanca".

Radonjic non è stato poi nemmeno convocato per la stracittadina, dando così vita a una situazione che ha scatenato voci e illazioni. Anche se lo stesso Juric ha successivamente giustificato l'assenza del trequartista serbo con "un piccolo problema muscolare".

Radonjic è rimasto al Torino in estate nonostante a febbraio, dopo un altro Derby della Mole perso per 4-2 contro la Juventus, fosse stato duramente criticato da un Juric talmente furioso da richiamarlo in panchina un quarto d'ora dopo averlo inserito in campo.

"Ci sono cose che fatico a capire, secondo me manca di rispetto al gioco - diceva l'allenatore del Toro al termine di quella gara - Hai cose da fare e fai cose diverse, vuol dire che non ci sei dentro. Lui ha degli spunti, ma in questi 6 mesi forse non sono riuscito a farlo diventare un giocatore".

Sui calci d'angolo a favore devi fare una cosa, in difesa altro: devi essere presente. Puoi fare bene, fare male, ma devono esserci presenza e concentrazione. E spesso succede che ci mancano".

All'83' di Torino-Sassuolo, Juric ha concesso qualche minuto a Radonjic inserendolo al posto di Tameze, per dare maggiore imprevedibilità in avanti ai suoi nella parte finale dell'incontro.

Per il serbo pochissime occasioni di mettersi in mostra: interrotta, quantomeno, la lunga assenza dai campi che aveva dato adito a più di qualche punto interrogativo sul rapporto con Juric.

Bella domanda. Le qualità di Radonjic sono indiscutibili, come dimostrato dalla doppietta in casa della Salernitana a metà settembre e, ancor prima, dalla prodezza individuale con cui aveva scardinato la resistenza del Genoa e regalato al Torino tre punti fondamentali in extremis.

Il problema è proprio il rapporto pieno di alti e bassi con Juric, che dopo aver puntato su di lui all'inizio del campionato non gli ha concesso un solo minuto per un mese intero. Il fatto che in assenza di Vlasic il tecnico, dichiaratamente non amante delle due punte, abbia schierato insieme Pellegri e Sanabria è un indizio chiaro: per Radonjic potrebbero prospettarsi tempi piuttosto duri, al netto dei pochi minuti disputati contro il Sassuolo. Con conseguenze inevitabili anche al Fantacalcio.