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Manu Koné RomaGetty Images

Perché l'Inter vuole Manu Koné: Chivu pronto a confermare il 3-5-2, gli attaccanti attuali offrono garanzie

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La notizia è di quelle che non ti aspetti, soprattutto dopo settimane trascorse a fare il countdown per l'arrivo di Lookman: l'Inter fa sul serio per Manu Koné.

La società milanese è pronta a investire 40 milioni più bonus per il centrocampista, in uscita dalla Roma che riceverebbe la cifra precedentemente stanziata da Marotta per l'attaccante nigeriano.

Lo stallo della trattativa con l'Atalanta ha però indotto gli uomini di mercato nerazzurri a cambiare rotta: ma perché l'Inter vuole Koné? I motivi sono di natura tattica e legati alle risposte offerte dai nuovi attaccanti.

  • CENTROCAMPO FOLTO

    Attualmente, tra mediani e mezzali, sono ben sette i centrocampisti a disposizione di Chivu: Calhanoglu, Sucic, Asllani, Barella, Frattesi, Zielinski e Mkhitaryan. Senza dimenticare Zalewski, di professione esterno ma capace all'occorrenza anche di agire in mezzo al campo.

    L'arrivo di Koné alimenterebbe ulteriormente il traffico nella zona nevralgica e spingerebbe verso la porta d'uscita più di un elemento: ogni riferimento è alla situazione di Asllani, messo ufficialmente sul mercato dal direttore sportivo Ausilio in un'intervista di qualche tempo fa.

    In forte bilico anche la posizione di Zielinski, la cui fragilità fisica è diventata un tema scottante in casa nerazzurra: dal polacco ci si aspettava un apporto decisamente diverso e soprattutto più continuo, un qualcosa che gli infortuni non hanno reso possibile.

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  • VERSO LA CONFERMA DEL 3-5-2

    L'improvvisa virata su Koné è dunque da intendere anche come una più che possibile conferma del 3-5-2, schieramento che peraltro ha visto all'opera l'Inter nelle prime tre uscite amichevoli.

    Il francese porterebbe in dote una grande fisicità e una buona dose di tecnica, di certo inferiore a quella che avrebbe garantito Lookman, individuato da Chivu come il profilo giusto per lo switch al 3-4-2-1, dall'inizio oppure in corso d'opera.

    Modulo che peraltro è stato sperimentato dal tecnico rumeno all'ultimo Mondiale per Club, salvo poi tornare a insistere su quel 3-5-2 con cui l'Inter è stata plasmata dal suo predecessore (e, ancor prima, da Conte) negli ultimi anni.

    3-4-2-1 che sarebbe comunque fattibile anche con la presenza di Koné, magari con l'avanzamento di qualche mezzala (Frattesi, Sucic e Mkhitaryan) alle spalle dell'unica punta: un'opzione aggiuntiva da tenere in considerazione all'interno di una stagione che vivrà tanti momenti diversi tra loro.

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  • MEDIANO O MEZZALA, NON CAMBIA

    Il profilo di Koné appare perfetto per il perseguimento del primo scenario, essendo il francese molto duttile e in grado di ricoprire più di un ruolo a centrocampo.

    Che si tratti di agire da mediano più bloccato o da mezzala libera di scombussolare i piani degli avversari con qualche incursione offensiva, fa poca differenza: Koné ha dimostrato di rendere a livelli ottimi in ognuna delle due evenienze.

    Nel suo bagaglio tattico c'è addirittura la possibilità di agire qualche metro più avanti, in veste di trequartista 'atipico' e più dedito al rientro per dare manforte alla mediana: 'dettaglio' che avvalora la tesi di un'Inter che punterà nuovamente sul modulo che tante soddisfazioni ha regalato dal 2019 in poi.

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  • NIENTE LOOKMAN: GLI ATTACCANTI DANNO GARANZIE

    Koné finisce inevitabilmente per escludere Lookman, ormai separato in casa all'Atalanta e in attesa di buone notizie che, al momento, stentano ad arrivare in merito a un suo sbarco a Milano.

    Evidentemente in casa Inter si è deciso di dare fiducia all'attuale parco attaccanti, che presto perderà il partente Taremi: capitan Lautaro, Thuram, Bonny e Pio Esposito.

    Chivu ha ricevuto indicazioni più che positive dai due nuovi innesti: sia Bonny che Esposito stanno infatti facendo vedere di che pasta sono fatti, in particolare il classe 2005 italiano.

    L'ultima gemma contro il Monza ha strappato applausi e confermato, qualora ce ne fosse il bisogno, un talento pronto a essere messo al servizio dell'Inter in Italia e in Europa. Per la serie: in attacco stiamo bene così. Con buona pace di Lookman e della sua voglia immane di vestire un altro nerazzurro dopo quello della 'Dea'.

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