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Jesper Karlsson BolognaGetty

Perché Karlsson non gioca nel Bologna: la situazione dello svedese

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Jesper Karlsson, in estate, è stato pagato 11 milioni di euro. Il che, per il Bologna, è una cifra piuttosto consistente. E se si pensa che lo svedese ha compiuto 25 anni a luglio, e che fino alla scorsa stagione era una delle stelle dell'AZ, si comprende come i felsinei abbiano puntato su un giocatore nel pieno della maturità calcistica.

Eppure Karlsson, che peraltro sulle spalle porta la maglia numero 10 che fu di Roberto Baggio e Beppe Signori, praticamente non sta giocando. Ultimamente Thiago Motta ha operato altre scelte, preferendo puntare sui vari Orsolini, Saelemaekers e Ndoye per coprire le proprie fasce offensive.

Non è una bocciatura, ancora no, soprattutto perché sono passati appena tre mesi dall'inizio della stagione. Ma la domanda, specialmente di coloro che lo hanno visto all'opera in Eredivisie e pure in Conference League contro la Lazio, sorge spontanea: perché Karlsson non gioca nel Bologna?

  • Karlsson BolognaGetty Images

    UN BUON INIZIO, POI...

    E dire che Karlsson era entrato immediatamente nelle grazie di Thiago Motta. Tanto che l'allenatore del Bologna lo schierava immediatamente titolare nell'esordio in campionato contro il Cagliari, ricavandone una prestazione più che buona con tanto di palo colpito nel primo tempo.

    Bene anche al Bentegodi al terzo turno, di nuovo in campo dal primo minuto dopo la panchina iniziale contro la Juventus: era proprio Karlsson lo spauracchio del Verona, minacciato da un paio di insidiosissime conclusioni da fuori dello svedese e salvato da altrettanti interventi del proprio portiere Montipò.

    Poi il rendimento ha cominciato a calare. Così così contro il Napoli, così così anche contro il Monza. E proprio quella dello U-Power Stadium dello scorso 28 settembre rimane l'ultima presenza in Serie A dell'ex AZ, prima di una sfilza di panchine durata per tutto il mese di ottobre e pure nella prima partita di novembre, contro la Lazio.

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  • MOTTA: "PERCHÉ NON MI CHIEDETE DEGLI ALTRI?"

    Dell'argomento ha parlato anche Thiago Motta dopo la partita del Mapei Stadium contro il Sassuolo. Visibilmente stizzito in conferenza stampa, l'allenatore rossoblù ha nuovamente risposto a una domanda sul mancato utilizzo di Karlsson, come già aveva dovuto fare nel corso delle ultime settimane.

    "Jesper deve continuare a lavorare e ad allenarsi - ha detto Motta - quando arriverà il suo momento, potrà aiutare la squadra. Chiedermi di lui ogni settimana non lo aiuta. Si sta allenando bene e sta provando a inserirsi in un campionato diverso. Deve crescere, va aiutato su tutto. Altri non giocano, ma sempre di lui mi chiedete. Perché non mi chiedete degli altri giocatori?".

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  • "DEVE FARSI TROVARE PRONTO"

    Una posizione netta, quella assunta da Motta, ribadita - seppur con apertura verso un impiego sul fronte opposto - alla vigilia di Bologna-Lazio di venerdì 3 novembre.

    "Karlsson deve farsi trovare pronto: può giocare anche a destra".

    Lo svedese, peraltro, aveva giocato dal primo minuto nella partita infrasettimanale di Coppa Italia contro il Verona, vinta per 2-0 dai felsinei, venendo sostituito da Urbanski al 64'.

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  • Karlsson BolognaGetty Images

    FUORI PER SCELTA TECNICA

    A mettersi in mezzo, poi, sono i guai fisici. A due giorni da Fiorentina-Bologna, gara in programma domenica 12 novembre, Thiago Motta ha rivelato che Karlsson è in dubbio per la trasferta del Franchi a causa di un colpo a un ginocchio rimediato in allenamento.

    In generale, però, la scelta di Thiago Motta ha un'origine prettamente tecnica, come trasparso in in maniera chiara dalle parole del tecnico: ecco perché Karlsson non gioca. L'ex nerazzurro, semplicemente, ha deciso di puntare su elementi considerati più pronti per la Serie A. Jesper arriva da un campionato diverso, magari più spettacolare ma evidentemente meno tattico rispetto a quello italiano, e deve inserirsi compiutamente in un contesto nel quale non si era mai trovato prima.

    In una rosa con tanti esterni offensivi di valore come quella del Bologna, poi, è uno scenario che ci può stare. All'inizio Motta aveva dato fiducia principalmente a Karlsson e Ndoye, quindi è esploso Orsolini, mentre ora Saelemaekers sta acquisendo sempre più ritmo.

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  • COSA FARE AL FANTACALCIO?

    Pochi dubbi: Karlsson va tenuto. Perché ha qualità, perché ha tutte le possibilità per riemergere, perché il pacchetto esterni del Bologna è così qualitativo che tutti possono essere considerati potenziali titolari. Ma anche perché i precedenti di giocatori ieri poco utilizzati, e oggi intoccabili, non mancano.

    Il riferimento va proprio a Riccardo Orsolini, l'uomo copertina di un Bologna che ha perso solo alla prima di campionato. Sembrava un incompiuto, ex ascolano. Uno che non valeva la pena tenere in rosa. E invece ora eccolo lì, a puntare l'uomo e a sfornare assist e reti. Proprio da lui dovrà prendere esempio Karlsson per giustificare quel numero 10 stampato sulla propria maglietta.

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