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Comuzzo NapoliGetty/GOAL

Perché il Napoli vuole Comuzzo: Rafa Marin, la stima di Conte e parametri in linea col progetto De Laurentiis

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Erede di Kvara a parte, nel tam tam di mercato del Napoli il nome caldo corrisponde a quello di Pietro Comuzzo.

Il gioiellino friulano della Fiorentina, lanciato in pianta stabile da Palladino tra i titolari, è diventato l'oggetto dei desideri del club di Aurelio De Laurentiis per rinforzare la difesa.

Ma perché il Napoli vuole Comuzzo? Da dove nasce la necessità di imbastire la trattativa con i viola?

  • PERCHÉ IL NAPOLI VUOLE COMUZZO?

    Gli azzurri hanno messo gli occhi su Comuzzo, già sondato nelle prime battute della finestra di gennaio, accelerando l'affondo dopo che Danilo ha scelto di tornare in Brasile.

    L'ormai ex capitano della Juve ha declinato la chance di indossare la maglia del Napoli, dicendo sì al Flamengo: una scelta derivante principalmente da ragioni di carattere familiare, che ora costringono i partenopei a guardarsi attorno nel tentativo di regalare ad Antonio Conte un nuovo tassello da inserire in retroguardia.

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  • LA CESSIONE DI RAFA MARIN

    L'affondo per Comuzzo è correlato alla mancata esplosione di Rafa Marin: il centrale spagnolo, acquistato in estate dal Real Madrid, non è mai entrato nelle grazie del tecnico salentino che lo ha utilizzato in appena 2 occasioni (entrambe in Coppa Italia contro Palermo e Lazio) senza mai rimanerne convinto quando mandato in campo.

    Le negoziazioni col Villarreal per quanto riguarda il futuro di Marin rappresentano la pista più calda, col 22enne in uscita dal Napoli ed il cui posto - qualora si concretizzasse la cessione in prestito dell'iberico - potrebbe essere appunto preso da Comuzzo.

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  • Pietro Comuzzo FiorentinaGetty Images

    COMUZZO-NAPOLI: CIFRE E FORMULA DELLA TRATTATIVA

    Il direttore sportivo Giovanni Manna in queste ore ci sta provando in maniera concreta, tessendo la tela con l'entourage del classe 2005 e mettendo sul piatto 30 milioni complessivi: prestito biennale oneroso a 5 con obbligo di riscatto a 25.

    La Fiorentina - per privarsi del pezzo pregiato, dal 2018 formatosi nel proprio vivaio e diventato in pochi mesi certezza viola e new entry della Nazionale - come riferisce 'Sky' ne chiede 35 totali, ma la forbice è minima e c'è fiducia nel giungere all'accordo.

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  • LA STIMA DI CONTE

    Uno sponsor decisamente da non sottovalutare, che rappresenta anzi uno dei fattori principali nell'assalto del Napoli a Comuzzo, è l'apprezzamento nutrito da Conte nei confronti del ragazzo.

    L'allenatore leccese vede in lui un calciatore forte e dal futuro assicurato, che per DNA calcistico potrebbe ripercorrere le orme di un pupillo dell'attuale timoniere azzurro come Giorgio Chiellini.

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  • COMUZZO GIOVANE, DI TALENTO E IN LINEA COL PROGETTO

    Età (compirà 20 anni il 20 febbraio), potenziale sotto gli occhi di tutti e parametri economici legati all'ingaggio, rendono Comuzzo un eventuale colpo in pieno stile De Laurentiis: il difensore gigliato guadagna 500mila euro a stagione e dunque, nel caso in cui dovesse essere messo sotto contratto dal Napoli, rientrerebbe perfettamente nel tetto salariale stabilito dalla società campana.

  • Ismajli EmpoliGetty Images

    ISMAJLI E PONGRACIC: GLI ALTRI NOMI IN ORBITA NAPOLI

    La cessione di Rafa Marin aprirebbe una falla numerica nell'organico partenopeo, con un centrale da acquistare obbligatoriamente entro il 3 febbraio - deadline del mercato invernale - e da affiancare a Rrahmani (di cui sulla carta Comuzzo potrebbe essere il successore), Buongiorno e Juan Jesus nel roster arretrato a disposizione di Conte: l'udinese figura in pole e ha sorpassato il compagno di squadra Marin Pongracic, chiesto dal Napoli in prestito ma che la Fiorentina non intende lasciar partire a titolo temporaneo.

    Un altro profilo caldo, monitorato da mesi, è infine quello di Ardian Ismajli: per il kosovaro naturalizzato albanese, in scadenza a giugno con l'Empoli, servirebbero 8 milioni.

    A 4 giorni dal gong, la difesa azzurra è più che mai work in progress.

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