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Man Utd Hojlund HIC 2-1GOAL

Perché Hojlund (al prezzo giusto) sarebbe il colpo dell'estate per Napoli, Milan o Atalanta

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Giudicare Rasmus Hojlund dal biennio al Manchester United aiuta le squadre italiane nella bagarre per il suo acquisto, a prezzi decisamente inferiori rispetto a quello pagato dai Red Devils nel 2023. L'affare tra Atalanta e team britannico arrivò fino a 85 milioni di euro, rendendolo di fatto il più remunerativo nella storia del club lombardo. Ora potrebbe tornare in Italia per un prestito oneroso conveniente (si parla di 6-10 milioni) e un eventuale riscatto, non per forza obbligatorio, a circa 40 milioni. Un affare che a queste cifre potrebbe rappresentare il colpo dell'estate.

Da quando Amorim è arrivato al Manchester United Hojlund è stato bocciato, divenendo una semplice riserva messa alla porta in vista dell'estate 2025. Il momento è arrivato, ma a due settimane dalla fine delle trattative il giovane danese non si è ancora mosso. Questo perchè in teoria l'ex Atalanta vorrebbe essere ceduto solamente a titolo definitivo, evitando così di non conoscere il suo futuro nel breve periodo di un anno. Ora però, con il possibile ritorno in Serie A, si sta lavorando anche alla cessione con obbligo di riscatto che porterebbe Hojlund ad accettare un campionato che conosce bene

Hojlund non ha avuto seconde chances al Manchester United, entrando nell'infinita lista di giocatori che da stelle del proprio club sono sembrati semi-professionisti con la maglia del club inglese. Hojlund, però, è quello pre-Inghilterra ed è pronto a dimostrarlo. Ed è per questo che Atalanta, Milan e Napoli, le squadre interessate al suo acquisto, farebbero bene a puntare su di lui come assoluta priorità in questi ultimi caldi giorni di mercato estivo.

  • hojlund manchester united Getty Images

    1Hojlund ha 22 anni

    Probabilmente a qualcuno del Manchester United, così come ai detrattori di Hojlund e alle squadre europee che non sembrano avere il minimo interesse nei confronti del danese è sfuggita l'età di Rasmus: 22 anni.

    Certo, in Premier a 22 anni non si è più un giovane assoluto (eh vabbè), ma Hojlund ha praticamente quindici anni di carriera davanti a sè. Una carriera che con il giusto ambiente potrebbe essere entusiasmante, già nel breve periodo.

    Hojlund è un campioncino che ha dimostrato di saper segnare in tutti modi, di saper dominare l'area e di prendersi le responsabilità da giocatore navigato già a vent'anni, prima del suo acquisto da parte del Manchester United.

    Da tempo immemore lo United non è l'ambiente giusto per far crescere i giovani o giudicare un giocatore. Altrove Hojlund può essere un attaccante di prima fascia, perché da Under ha messo in mostra qualità eccelse sia in campionato sia in Europa.

    No, non è stata solo la presenza di Gasperini a far esplodere Hojlund. Il ragazzo ci sa fare a prescindere da un mister big assoluto come l'attuale tecnico della Roma.

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  • Rasmus Hojlund Manchester United 2025Getty

    2Il Manchester United è un buco nero

    Quanti campionati ha vinto il Manchester United da quando Ferguson ha lasciato il club nel 2013? Nessuno. Quante Champions League? Al massimo è arrivato ai quarti. Sono dodici anni che uno dei più grandi club del mondo è diventata una squadra ben lontana dal titolo di big. Non lo dicono solo i trofei e i risultati in campo, ma anche la lunghissima serie di calciatori bollati troppo presto come flop dopo spese da record e ceduti in fretta e furia a prezzi inferiori per puntare su altri giocatori. E altri ancora. E così via.

    Attualmente il Manchester United è un buco nero che assorbe tutta la luce mostrata dai giocatori in Premier e negli altri campionati. Da idoli diventano ombre, il loro talento viene assorbito e rilasciato solamente dopo aver lasciato il club.

    Hojlund è solamente l'ultimo di una lunghissima serie di giocatori che hanno deluso al Manchester United nell'ultimo decennio. 

    Perché? Il club cambia squadra ogni anno senza avere la pazienza di costruire una squadra con i giocatori delle giovanili e con selettivi acquisti estate dopo estate. I tifosi e la società vorrebbero tutto e subito, ma in questo modo si genera l'effetto contrario. La rivoluzione ha bisogno di tempo, non può risolvere le cose con una diversa ogni anno.

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  • Rasmus Hojlund Manchester United 2024-25Getty

    3Gli infortuni non hanno aiutato

    Hojlund ha subito diversi infortuni da quando è approdato al Manchester United. Una volta tornato in campo dopo i vari stop, sia nel 2023/2024 che nel 2024/2025, ha avuto periodi di magra, dovuti sia a una condizione non perfetta, sia per il già citato ed essenziale punto che vede i Red Devils ampiamente squadra di metà, 'bassa-alta classifica' nell'ultimo decennio.

    Quando Hojlund è tornato è stato spesso utilizzato come capro espiatorio utile a nascondere come in realtà il Manchester United abbia semplicemente bisogno di tempo per ricostruire una squadra capace di vincere i maggiori trofei. 

    Avere tutto e subito non si può fare, forse lo United lo ha capito nell'estate 2025 con pochi acquisti e mirati. Certo, la spesa è risultata essere oltre ogni umano pensiero, ma questo è un altro discorso.

    Prima di giocare a Manchester Hojlund aveva saltato appena due partite per infortunio. I risultati quando è stato libero da problemi fisici? 27 goal nelle prime tre annate professionistiche, dai 17 ai 20 anni. 

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  • Hojlund key to Man Utd revivalGetty

    4Le tre contendenti saprebbero come servirlo

    "Hojlund è un centravanti giovane, che ha già assaggiato la Serie A e questo è un bene. Poi ogni attaccante ha peculiarità importanti, ma molti non tengono conto quanto sul rendimento di una punta sia importante il lavoro collettivo della squadra. 

    Ecco, Hojlund mi sembra proprio il classico giocatore che finalizza la manovra dei compagni, con caratteristiche ben definite. Non è il tipo che si crea occasioni da solo, magari partendo in solitaria e dribblando gli avversari".

    A parlare è l'ex giocatore del Milan ed allenatore Roberto Donadoni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Sì, Hojlund ha bisogno di una squadra alle sue spalle, ma rispetto al Manchester United in Italia troverebbe squadre che sanno come si gioca per una punta e per il bene del collettivo.

    Nel corso della sua giovane carriera Hojlund ha segnato con il destro e con il mancino, di testa, in contropiede, da rapace d'area, su calcio da fermo. Sa come muoversi per trovare la rete, sa ricevere dalle fasce (dunque Atalanta e Napoli sarebbero perfette per lui) e dialogare con una punta più mobile al suo fianco (nel 3-5-2 del Milan). In appena cinque anni di carriera il 22enne ha dimostrato di sapersi adattare e inserire negli schemi. Ha bisogno di fiducia, questo è indubbio.

    Quella che occorre a tutti, senza la quale crollerebbe l'intero sistema.

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  • راسموس هويلوندGetty Images

    5191 cm in Serie A

    Forse Hojlund ha faticato in Premier non solo per essere approdato nell'attuale peggior club in termini di fiducia e pazienza, ma probabilmente anche per aver fatto i conti con un campionato più fisico rispetto a quello italiano? In parte, ma c'è da dire che il primo campionato della sua carriera è stato quello danese, in cui l'altezza media non è certo di 180 cm.

    Hojlund in Serie A sarebbe nuovamente devastante in virtù dei suoi 191 e della fisicità che sa unire a tecnica ed agilità. Non sono molti i difensori che possono avere la meglio sul danese dal punto di vista del mero duello spalla contro spalla e questo, unita all'esperienza ulteriore accumulata tra Premier e Danimarca potrebbero aiutare ulteriormente la sua causa.

    Da quando è approdato in Premier Hojlund, che ha segnato 26 goal in 95 partite ufficiali con lo United, è calato anche con la propria rappresentativa, vista la fiducia in sè stesso sempre più a terra. Nessuno vuole dare esclusivamente giustificazioni al biennio inglese, considerando che parte della '''colpa''' è ovviamente anche del giocatore, ma di base non sono stati pochi i motivi dietro agli 80 goal che si sarebbero aspettati i tifosi del Manchester.

    Ora Hojlund può dimostrare a tutti come il problema sia solo l'aura di negatività (termine usato bene) attorno all'Old Trafford. Chiedere ad Antony, McTominay, Greenwood, Elanga e Van de Beek tra gli altri.

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