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Paulo Dybala RomaGetty

Perché Dybala resta alla Roma: una scelta di cuore e la voglia di competere

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Paulo Dybala se queda. O se preferite, più semplicemente, resta. Alla Roma. Per la Roma.

Quando sembrava arrivato il momento dei saluti tra fiumi di lacrime e qualche rimpianto, ecco la svolta a sorpresa.

La Joya giovedì sera annuncia con un breve post su Instagram la decisione di rifiutare la ricchissima offerta ricevuta dall'Arabia.

Dybala 'se queda', appunto: ma perché? Cosa c'è dietro la scelta dell'argentino?

  • UNA SCELTA DI CUORE

    Impossibile non pensare che sulla scelta finale di Dybala abbiano pesato i tanti attestati di stima ed affetto ricevuti negli ultimi giorni.

    L'argentino è stato sommerso letteralmente dall'amore dei tifosi giallorossi, che lo hanno accolto da eroe già dal giorno della sua presentazione e non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno.

    Dybala li ha ripagati sul campo regalando goal e magie, spesso decisive. E così quello che sembrava l'ultimo saluto a Trigoria è diventato uno dei motivi che hanno spinto l'argentino a restare.

    Anche i dubbi di moglie e mamma hanno certamente influito sulla scelta di Dybala, che peraltro a inizio agosto aveva già rifiutato la prima offerta araba.

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  • AL CENTRO DEL CALCIO

    E poi c'è lui, il pallone. Ovvero il giocattolo preferito da sempre di Dybala, che in Arabia sarebbe di fatto uscito dal 'calcio che conta' forse un po' troppo presto.

    31 anni da compiere a novembre, Dybala sente probabilmente di avere ancora qualcosa da dare ad altissimi livelli. E ha deciso di continuare a farlo con la maglia della Roma, ovvero la società che ha puntato su di lui il doloroso divorzio con la Juventus un paio di stagioni fa quando nessuno sembrava più disposto a scommettere sul suo talento troppo spesso intervallato da infortuni.

    Dybala insomma ha ancora 'voglia' ed è pronto pure a giocarsi il posto. Un bel segnale per la Roma e i romanisti.

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  • I SOLDI NON SONO TUTTO

    Qualcuno dirà che anche a Roma l'argentino guadagna bene, anzi benissimo. Vero.

    Allo stesso tempo rinunciare a 75 milioni di euro in tre anni è una scelta decisamente controcorrente nel calcio di oggi.

    Dybala ha riflettuto, ha tentennato com'è umano che sia, ma alla fine ha declinato una di quelle offerte che per molti sarebbero irrinunciabili.

    Non per la Joya, che vuole continuare a brillare all'ombra del Colosseo.

    La Roma, che avrebbe ceduto Dybala soprattutto per questioni di bilancio, ha preso atto della sua decisione ed ora De Rossi dovrà trovare il modo di farlo convivere tatticamente con l'amico e connazionale Soulé.

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  • L'AVVENTURA CAPITALE CONTINUA

    E così l'avventura di Dybala nella Capitale continua.

    I picchi più alti, sia la Roma che Dybala, li hanno toccati finora in Europa. Nel primo anno, Paulo ha trascinato la squadra in Europa League: indimenticabile in particolare la rete in finale contro il Siviglia (poi persa ai rigori).

    Nell'ultima stagione Paulo ha messo a segno il goal meraviglioso nel ritorno all'Olimpico contro il Milan. Una notte che ha fatto credere in molti che la Roma potesse nuovamente andare fino in fondo.

    Dybala ha fin qui messo a referto 34 goal in 78 presenze con la Roma, a cui vanno aggiunti 18 assist.

    Esiste una Roma con Joya e una senza, insomma. Nella stagione 2022/2023, con Paulo in campo, la media punti nelle partite casalinghe era di 2,26, ma crollava a 1,13 in sua assenza.

    L'anno scorso nelle 9 partite totali senza di lui in campionato, il club giallorosso ha raccolto solo 10 punti su 27 disponibili.

    I numeri non dicono tutto, si sa, ma dicono molto. Ecco perché la permanenza di Dybala, almeno a livello sportivo, non può che essere una buona notizia.

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