Perché Bodo/Glimt-Juventus si gioca alle 21 sotto la neve in Norvegia: i motivi dietro la scelta, niente anticipo

Il motivo del mancato anticipo di Bodo-Juventus si spiega con le regole UEFA sul calendario della Champions League.

La squadra norvegese, infatti, ha già giocato alle 18.45 contro il Galatasaray e Istanbul e rigiocherà allo stesso orario alla penultima giornata contro il Manchester City.

In quel caso la partita è in programma di nuovo a Bodo, a gennaio, quando le condizioni meteo potrebbero essere ancora più proibitive rispetto a quelle che hanno accolto la Juventus in Norvegia.

Dietro la scelta di non anticipare Bodo/Glimt-Juventus alle 18.45 ci sono però anche altre ragioni.

Il regolamento UEFA infatti prevede che una singola squadra non possa giocare più di due partite in quell'orario. L'unica eccezione è rappresentata dai kazaki del Kairat Almaty, ma solo per motivi di fuso orario.

Da non trascurare infine il fattore diritti TV, con quelle italiane che preferiscono l'orario serale rispetto a quello pomeridiano.

Alla vigilia della gara era sorto qualche dubbio sulla reale possibilità di giocare regolarmente Bodo/Glimt-Juventus proprio a causa delle previsioni meteo.

In realtà la partita non è a rischio, anche perché il campo sintetico dovrebbe evitare particolari problemi.

Di certo le condizioni saranno quasi proibitive dato che, oltre alla temperatura sottozero, su Bodo è prevista un'abbondante nevicata.

Durante la conferenza della viglia sia Luciano Spalletti che Andrea Cambiaso hanno sottolineato le insidie climatiche.

"Su questi campi io ho avuto la possibilità e il piacere di averci a che fare con chi è abituato al freddo, a queste temperature, ed è differente l'abitudine a respirare quest'aria così fredda che ti batte negli occhi. A volte, in base al vento che tira, non riesci neppure a tenerli aperti" ha dichiarato l'allenatore della Juventus.

Mentre l'esterno bianconero ha aggiunto: "La differenza è a livello fisico perchè adesso siamo a -6 e cambierà il respiro, la forza nelle gambe, le scarpe. Non gioco su un sintetico da quando avevo 17 anni ".