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Belotti ComoGetty

Perché Belotti non gioca al Como: da uomo mercato a riserva in una neopromossa

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Andrea Belotti è diventato un caso, ancora una volta: il 'Gallo' è ormai da considerare una riserva in seno al Como dove, dopo un avvio di stagione da titolare, sta trovando spazio soltanto dalla panchina.

Il classe 1993 è stato inserito da Fabregas nel finale della sfida persa contro il Torino, proprio la squadra di cui ha indossato per anni la fascia da capitano prima dell'addio, avvenuto nell'estate del 2022.

Sono lontanissimi, insomma, i tempi in cui Belotti era considerato 'mister 100 milioni' e il suo nome era sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori: da un passato patinato a un presente complicato e in cui nulla è scontato.

  • DA TITOLARE A RISERVA

    Belotti scelto nell'undici di partenza del Como in tutte le prime quattro gare stagionali: dopo l'esordio in Coppa Italia col k.o. rimediato ai calci di rigore contro la Sampdoria, l'ex Roma ha fatto parte del tandem offensivo con Cutrone nelle prime tre uscite di campionato.

    In seguito ha racimolato altre quattro apparizioni, ma da subentrato e senza chance di mettersi in mostra dal primo minuto, come Belotti sperava.

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  • PERCHÉ BELOTTI NON GIOCA AL COMO

    A partire dalla quarta giornata e dal 2-2 casalingo al cospetto del Bologna, Fabregas ha conferito una nuova veste tattica al suo Como: dal 4-4-2 è passato al 4-2-3-1, lasciando di fatto fuori Belotti.

    Cutrone è diventato la figura offensiva di riferimento, sostenuto dall'estro di un trio che ormai si conosce a memoria: Strefezza e Fadera sulle corsie esterne, con Nico Paz in posizione centrale. Una mossa che ha contribuito a rendere il Como meno prevedibile e più sfavillante negli ultimi metri, nonostante la presenza di un solo attaccante centrale.

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  • I FISCHI DI TORINO

    Per Belotti, dunque, soltanto le briciole in termini di minutaggio: a Torino ha giocato gli ultimi sette minuti più recupero, ricevendo un'accoglienza tutt'altro che tenera da parte dei suoi ex tifosi che lo hanno ricoperto di fischi assordanti.

    Nella mente c'è ancora il divorzio maturato due anni fa, quando Belotti si è separato dai colori granata dopo sette stagioni e senza un indennizzo in favore della società piemontese, che lo ha perso a parametro zero.

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  • 'MISTER 100 MILIONI'

    È lontanissimo il 2016, ossia l'anno che consacrò Belotti in qualità di 'mister 100 milioni', con chiaro riferimento alla clausola monstre (valida solo per l'estero) contenuta nel nuovo contratto firmato col Torino nel dicembre di quell'anno.

    "La mia famiglia ha sempre cercato di alleggerirmi i momenti: belli o brutti che fossero - le parole di Belotti, in una lettera scritta per 'Cronache di Spogliatoio' nel 2023 -. L’estate dei 100 milioni, il mio nome era da tutte le parti. Si leggeva Belotti ovunque.

    Probabilmente, all’inizio sono stato consigliato nel modo sbagliato. Ho avuto la forza di lasciar correre. Si diceva che era fatta con il Milan per 58 milioni, che dovevo andare a giocare la Champions League. Si parlava ovunque della mia valutazione, di quanto valesse Belotti, di cosa dovesse fare Belotti, di quale fosse l’opzione migliore per Belotti...".

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