Dopo aver perso 5-1 nella partita disputata a febbraio contro un Arsenal più debole di questo, si può perdonare il City per essere tornato a Londra con un pareggio. Se avessero subito un'altra sconfitta così pesante, avrebbero potuto già dire addio al sogno di vincere la Premier League.
Per evitare che ciò accadesse, Guardiola ha schierato una formazione molto più conservativa del solito. In realtà anche Mikel Arteta aveva scelto una formazione titolare che mostrava un po' troppo rispetto nei confronti degli avversari, così il City ha effettivamente meritato il vantaggio per 1-0 alla fine del primo tempo, colpendo i Gunners con un contropiede micidiale che è stato abilmente finalizzato da Erling Haaland.
Quella sortita al nono minuto ha però segnato la fine delle loro ambizioni, dato che da quel momento in poi hanno creato solo un'altra occasione degna di nota. Nessuno in maglia blu ha quindi potuto lamentarsi quando le loro barricate sono state scavalcate da un pallone lanciato in profondità e da un delizioso tocco di Gabriel Martinelli.
Ciò solleva la domanda su dove stia andando il City. È davvero un serio contendente per il titolo o è ancora molto indietro nella sua ricostruzione? Guardiola riuscirà a reinventarsi per stare al passo con i nuovi allenatori?








